lunedì 17 maggio 2010

La fame é brutta !!!!

Stavo a Roma, ero lì per vedere la mostra su Caravaggio, roba da pseudo intellettuali, ovvero come si fa a dire che non hai visto ?? Bene.. ero seduto in un ristorante e guardando fuori vedo un uomo che si siede nella sporgenza di un muro, appoggia lo zainetto ed estrae un buon panino apparentemente ben farcito. Inizia mangiarlo con metodo, lentamente, assaporandolo. Era il suo pranzo di viandante per Roma. Un colombo, sporco, un pò arrugginito, tipo quegli operai della ferrovia che sono sempre un pò color ferro e fuliggine, comicia agiragli attorno mendicando, palesemente affamato, una briciola, Era molto agitato il colombo, un maschio dalla apparente età di 2-3 anni (di colombi me ne intendo) Danzava attorno all'uomo, e a più riprese aveva il coraggio di volargli su un ginocchio tanta era la fame. Cosa strana era solo, nessun altro colombo si era unito a lui. L'uomo si é deciso a dargli qualche briciola, ma poche perché lui doveva mangiarsi il suo panino e il povero colombo, apparentemente abbandonata ogni dignità, spinto dalla fame, continuava incessante a girargli intorno. Io guardavo dall'interno del ristorante e facevo il tifo perché ricevesse qualche briciola che in effetti l'uomo di tanto in tanto gli dava. Ma non bastava. Alla fine del panino l'uomo ha iniziato a far fagotto, e allora io ho preso una fetta di pane, una fetta con molta mollica e sono uscito dal ristorante sotto l'occhio preoccupato del cameriere e sono andato dal colombo elargendogli e briciole tutta la fetta di pane. Credo che il colombo non mi abbia neppure visto tanto era preso dallo strafogarsi del pane, comunque quel giorno ha magiato abbondantemente. Io ho pensato a quanto siamo fortunati, con ristoranti, carte di credito, camerieri e carbonara di primo piatto. Non vorrei mai essere al posto di quel colombo.

2 commenti:

Tereza ha detto...

Questa storia del colombo mi ha ricordato certi momenti di imbarazzo e sensi di colpa all'uscita da una gelateria, davanti alla faccia incantata, implorante e anche un po' timorosa del bambinetto di turno, ancora in fila assieme ad un genitore.
Che siano in piedi sulle loro gambette o distesi nel passeggino come alla prima dell'opera, i bimbetti di turno ti guardano tutti con occhiate struggenti, meglio: guardano il gelato e la tua bocca che lo demolisce come se tu stessi assassinando il cono...
Ti senti in colpa, pure se sai che i bimbetti di turno avranno sicuramente, dopo pochi minuti, il loro tesoro-gelato; ti senti in colpa per come ti guardano, per come guardano il tuo gelato: quasi fosse l'ultimo prodotto su questa terra.
Ecco, i colombi fanno un po' come i bimbetti, però sono più cornutelli: mangiano e beccano all'infinito, mai sazi, e fanno la parte dei bisognosi.
Ai loro sguardi sedotti dalle molliche o dall'intero panino, al loro zampettare pedante e sospettoso insieme, non bisogna concedersi con troppa commozione: hai mia visto come se la prendono con i passeri quando ci sono le molliche da accaparrarsi?
Io, in quei casi, li copro di insulti e faccio lanci privilegiati di molliche, usando la tecnica "diretto-passero".
Certo, chi dovesse passare e vedermi...

Soffio ha detto...

Però i passeri sono più svelti. Ma questo apre un grande argomento, i passeri nella mia città sono quasi tutti spariti e vederne uno é una gioia. Si dice che ciò sia dovuto alle nuove tegole che a differenza dei vecchi "coppi" non consentono più il nido. Ma é anche vero che c'é una vera invasione delle gazze bianche e nere che nella loro narcisistica bellezza sono delle vere sterminatrici. Poi si aggiungono le ghiandaie, molto meno visibili ma non meno feroci. potrei raccontare storie vere sul loro sterminare. Devo dire che quando vedo una gazza incedere saccente e presuntuosa mi vien voglia di imbracciare il fucile. Vorrei tanto vedere i passeri che un tempo erano numerosissimi e innocenti.