domenica 30 maggio 2010

MEGLIO SOLI??? o solo talvolta???

Leggo nel blog di un amico che si é goduto una giornata da solo avendo la famiglia al mare. Roba banale potreste dire, lo dicono in tanti. Poi noi possiamo metterci del nostro. Chi ne approfitta per stare in casa in pigiama e basta, chi magari vede l'amante, chi gozzoviglia con gli amici, chi fa introspezione...insomma c'é di tutto. Quello che mi ha sempre colpito é che in questi casi si ritrova una energia che nei giorni normali pare bloccata, ingessata da altro. Qualcuno mi ha detto più volte che si meraviglia di aver sposato ( e rimanere) con una persona con la quale alla fin fine sta bene ma con la quale ha modesta comunicazione. Comunicazione che si sprigiona con altra persona (ovviamente di sesso opposto) che tanto piace ma che, guarda caso sta con un altro/a che a sua volta non comunica. E allora ?? come sarebbe tutto più facile e più bello dire "bene grazie, ci siamo sbagliati" ma dirlo bonariamente e "scoppiare" le coppie per ricomporle mettendo assieme i due a scarsa comunicazione con i due ad alta comunicazione. Non sarebbe la soluzione più semplice ?? Magari civilmente gestita, senza litigi, traumi o altro, così con semplicità.... Come sarebbe diversa la nostra vita... E' probabile che moltissimi non lo sapranno mai, però possiamo coltivare la favola.

2 commenti:

Susanna ha detto...

Oggi "festeggio" 24 anni di matrimonio i quali, aggiunti ai 5 e mezzo di fidanzamento, fanno diventare quasi trent'anni gli anni in cui sto assieme allo stesso uomo. Il quale, per quanto complementare possa essere non sarà mai perfetto.
A chi a chi si lamenta di avere un compagno/a con cui non comunica, mentre con un'amante (o l'amica/o) dialoga moltissimo mi verrebbe da chiedere: non è che forse è la quotidianità che va stretta, mentre l'alternativa risulta essere più attraente?
Penso che chi non si scoppia lo fa con la consapevolezza (o forse il solo istinto) che cambianto stabilmente compagna/o dopo un po' la noia e la mancanza di dialogo si ripresenterebbe.
Quello che ci dà energia è fare qualcosa di diverso: come il suo amico che, per un giorno, rimane solo con se stesso o come quella persona che, per qualche ora, un giorno, un weekend cambia interlocutore.
Ritengo che, più che "semplice", si potrebbe definire "onesta" la scelta di scoppiare. Ma se non lo si fa è perchè, probabilmente, chi è senza peccato...

Buona vita.

Susanna

Soffio ha detto...

Grazie Susanna, in effetti c'é molto da dire.....sulle proiezioni che facciamo sugli altri, sulle mamme e i babbi che ci portiamo dietro e ritroviamo in lui o in lei, sulle cambiali che vorremmo lui o lei ci pagassero anche se non sono i debitori...