domenica 27 febbraio 2011

SILENZIO !!!

O almeno un pò di normalità !!! Come é difficile godersi il silenzio o almeno evitare il rumore ! Quanto ne abbiamo attorno. Banale ? forse sì, ma resto sempre colpito da coloro che girano per strada con l'auricolare fisso, quando magari fanno corsette serali o diurne con l'apparecchio alle orecchie. A parte i superimpegnati che hanno l'apparecchio telefonico attaccato all'orecchio. Non so bene come si faccia, a me fanno sempre pensare al Dr. Spok o più semplicemente alle mollette da bucato. Discorso vecchio ? poco interessate ? Forse. Quando entro in un ristorante o pizzeria con amici, la prima cosa che chiedo é il posto più lontano possibile dalla TV, ed é infallibile, il cameriere mi guarda con stupore, magari pensando che sia un eccentrico o un rompiballe. Se poi come a volte mi é capitato, faccio notare che delle poche coppie presenti nessuno la guarda e quindi magari si potrebbe abbassare il volume (spegnere mai, ci mancherebbe), allora sì che mi guardano come un rompiballe. Quando però c'é una coppia che mangia, lui guardando fisso la partita e lei guardando desolata il piatto, allora non intervengo, bisognerà pure che resti potenziale lavoro per gli psicologi o i consulenti familiari. Tempo addietro con un paio di colleghi entro in un modesto ristorante del sud, non c'era nessuno. Il solerte cameriere la prima cosa che fa, prima ancora di darci la lista, accende la TV e quando con garbo gli ho fatto notare che se era per noi poteva chiuderla, lo ha fatto stupito. Ma non ha potuto trattenersi e dopo pochi minuti ha acceso la radio su musica rock, ed ancora ho chiesto di metterla almeno al minimo (non me la sono sentita di confondergli le idee sino a quel punto). A dire il vero a volte, quando ero fuori casa per lavoro sono entrato in locali con 4 TV, una ad ogni angolo e...sono uscito. Meglio una barretta dal frigo dell'albergo. E poi ....perché le TV sono spesso sintonizzate su Italia 1? sarò sfigato io. Quanta paura abbiamo del silenzio!

sabato 26 febbraio 2011

COME SARA' UN BUON MATRIMONIO ?

La signora Maigret che sbucciava piselli in una zona di ombra calda - il blu del grembiule e il verde delle bucce creavano forti macchie di colore - la signora Maigret - le cui mani non erano mai oziose, fossero le due del pomeriggio nella più calda giornata d'un agosto insopportabile - la signora Maigret che sorvegliava il marito come un bambino si inquietò: "scommetto che ti alzi già!".....Senza dubbio abituata com'era, la moglie aveva visto passare un fremito impercettibile sul suo volto bagnato di sudore. Perché era vero che egli stava per alzarsi. Ma per una specie di rispetto umano si costrinse a rimanre seduto..........Maigret per altri cinque minuti guardò attraverso le palpebre socchiuse l'orto che sembrava fumare sotto il sole. Poi vincendo ogni rispetto umano si alzò....."Sono sicuro che le melanzane sono ancora coperte di dorifere" brontolò " E la colpa é delle tue insalate". La piccola guerra delle insalate durava da un mese. Poiché era rimasto dello spazio libero tra le piante delle melanzane, una sera, la signora Maigret vi aveva piantato l'insalata..... E Maigret, dieci volte al giorno, il capo coperto d'un immenso cappello di paglia si chinava sulle foglie di un verde pallido e le girava delicatamente per togliervi le bestioline striate...."Se non avessi piantato le tue insalate..".

Simenon - Maigret se fache

lunedì 21 febbraio 2011

GODERSI IL LIMITE

Si fa presto a dirlo, ma il limite non ci piace molto. Un tempo dell'illimitato ci é parso di conoscerlo, le immagini che ci propongono non hanno limiti al possibile, ma i limiti ci sono. Più passano gli anni e più i limiti si manifestano. Qualcuno cerca di ignorarli, qualcuno di respingerli, qualcuno di esorcizzarli. Chissà...magari, possiamo goderceli, almeno quando non sono grandi limiti. Ho sempre guardato con simpatia e rispetto alle persone che pur colpite da limiti anche pesanti, cercano di condurre una vita piena. Ho guardato con simpatia una ragazza immobilizzata in carrozzina che entra al cinema, un anziano deambulare molto lentamente ma non rinunciare alla camminata in edicola per comprare un quotidiano, ai vecchi amici che ancora si incontrano a cena e si accontentano di un brodo con poco altro ben sapendo che un giorno non lontano anche questo sarà ricordato con nostalgia. Con gli anni si dorme meno. quante volte ho sentito questa frase e, allora, tiravo dritto, roba da vecchi, un pò rompiballe. Poi, pian piano si dorme meno, le giunture cigolano, la minzione consiglia di alzarsi almeno una volta per notte. Certo si può partecipare ancora ad una buona e annaffiata cena serale con amici, poi però il giorno dopo si paga.
Così é.... e allora godersi i limiti, come da bambini si staccava un ghiacciolo di nascosto, d'inverno, e lo si succhiava senza farsi vedere sennò le madri sgridavano, e avevano pure ragione. Oggi i ghiaccioli non ci sono più, la città é calda e allora se proprio ci si sveglia quando fuori é buio, si può stare in poltrona, in silenzio, persino godersi il pungere dell'aria notturna, stare lì a pensare, oppure.....stai a vedere che l'amico é già sveglio anche lui, lo dice sempre. E allora provo a mandargli un messaggio sul telefonino......Risponde !!, possiamo dunque scriverci, in silenzio, al buio, come dei ragazzini, e non importa se per fare la nosra età ci vogliono 4 o 5 ragazzini, godiamoci il limite.

lunedì 14 febbraio 2011

ANCORA SULL'OMBRA

In questo post riporto succintamente alcuni esempi di manifestazioni dell'ombra nei sogni.
1) Uomo, 55 anni, solitamente attento agli altri, anche generoso, disponibile, ma con un carattere forte, deciso, scarsamente incline a ciò che considera perdite di tempo.
In una giornata molto densa di avvenimenti durante la quale si é misurato, quasi scontrato con persone che secondo lui non agivano come lui avrebbe voluto, riporta "Sogno di parlare con Berlusconi, ho verso di lui un atteggiamento accondiscendente, mi vergogno perché tutti sanno il mio orientamento progressista e di sinistra, tuttavia mi comporto in modo quasi servile, mi sveglio turbato"
Il "regista interno" gli ha messo davanti un aspetto del suo agire diurno,paragonabile a ciò che lui pensa di B che preferirebbe non avere ma che a volte il suo carattere forte e persino dominante lascia andare allo scoperto

2) Donna di 55 anni, molto rigida, fisicamente e psicologicamente, con un passato di forti controlli da parte della famiglia. Praticante cattolica, attenta ai doveri pubblici. Per anni si é negata il piacere sotto ogni forma, compreso un buon rapporto sessuale con il marito.
Dopo mesi di lavoro durante il quale ha cercato con crescenti dubbi di difendere le posizioni tenute per anni riporta questo sogno "Sono nella mia camera, entra mia figlia e inizia a masturbarsi dolcemente davanti a me spiegandomi come devo fare. Resto un poco stupita ma non molto, ci provo anch'io e mi piace"
La figlia si assume il ruolo di ombra e invita a riconoscere che in lei é presente la tentazione e la possibilità di vivere l'eros (non solo la sessualità)anche se la logica morale dell'IO lo negherebbe

3) Industriale, vita molto intensa, passati problemi cardiaci di una certa entità causati da superlavoro, stress, viaggi. Da anni si nega le emozioni più normali, fa sempre appello alla logica, alla concretezza, afferma di non avere tempo da perdere. Politicamente conservatore, ha lavorato molto anche per materializzare i suoi risultati.
Sogno " Ero nel cortile della mia casa, da lontanto vedo arrivare una carovana di zingari che ballano, cantano, suonano. Io corro in casa a prendere il fucile ma quando cerco di sparare non spara. Così loro arrivano, ho paura ma non mi fanno nulla, continuano la loro festa e passano oltre."
Le parti ombra, rappresentate dagli zingari, che lui tiene lontani e che rappresentano quanto di più difforme da lui possa immaginare, lo avvicinano, non sono aggressive o pericolose e gli dimostrano che si può vivere diversamente.

4)Giovane studente, famiglia molto ostacolante, arranca negli studi, pensa di lasciare e vive un periodo di sfiducia verso sé stesso.
Sogno " Sono in un'aula universitaria dove devo sostenere un esame difficile. Penso che non riuscirò, due professori mi guardano male, io vacillo, penso di ritirarmi, poi mi giro e vedo lei (lo psicologo) che mi dice - lo sai che puoi farcela da solo - così affronto l'esame e prendo 28"
In realtà lo psicologo lo supportava facendo leva sulla parte profonda e capace di reagire dello studente, e nel sogno é la sua ombra-guida che lo aiuta ad avere fiducia e ad affrontare

venerdì 11 febbraio 2011

a CINZIA ed EMANUELA

Grazie per i commenti, rispondo con un post, ma non basterà, troppo lunghe considerazioni si potrebbero fare. Parto quindi da una esposizione "didattica" . Quando si parla di IO intendiamo il "centro" della coscienza, soggetto di atti volontari e appunto coscienti o presunti tali. Presunti perché anche quando nel discorrere comune riempiamo il nostro dire di "concretamente" o "oggettivamente" o "effettivamente" ecc, se ascoltiamo attentamente, cogliamo quanta soggettività invece di oggettività. L'IO é dotato di continuità e identità con sé stesso, e se posso usare una immagine é un pò come la crosta terrestre sulla quale abitiamo, difficile che ci soffermiamo a pensare a quanto magma c'é sotto. L'Io nella nostra storia si struttura rapidamente grazie alla differenziazione con il non-Io, ciò che rimandiamo nell'inconscio. L'IO si struttura, si consolida come parte autonoma, che costruisce una identità capace di aiutarci a muoverci nel mondo, a sapere cosa fare e come farlo adattandosi alla realtà. Nella nostra crescita ci viene detto, la famiglia, la società ci dice ciò che é bene, giusto, sbagliato e quanto altro ci fa diventare esseri sociali. Noi siamo presi dal "reale quotidiano" e crediamo di governare e influenzare tutto con la nostra volontà cosciente. Così facendo mettiamo in "Ombra" ciò che non va bene o crediamo non sia accettabile, mettiamo nel cassetto di sotto, mettiamo polvere sotto il tappeto e cerchiamo di dimenticarci di averla messa. L'Ombra si configura e prende corpo come il lato oscuro di noi, manifesta tratti incompatibili con la coscienza, ed é relativamente autonoma, sfugge alla volontà controllante dell'IO. Utilizziamo i sogni perché é ad essi che guardiamo per cominciare a riconoscerla. Quando nel sogno compaiono figure dello stesso sesso del sognatore dobbiamo chiederci quale aspetto della persona vuole porre all'attenzione, quale parte non riconosciuta vuol farci considerare. Ecco che sovente appaiono personaggi di pelle nera, o zingari, o malfattori, personaggi ben lontani dalla nostra quotidianità. E' sintomatico come spesso nei sogni si abbia la sensazione che ci rincorrano, vogliano farci del male. Ma ad un valido esame del sogno in realtà non fanno nulla di male, non ci colpiscono, non ci uccidono. Ecco che dobbiamo semmai cercare di riconoscere quali parti oscure di noi, rincorrendoci, cercano solo di entrare in contatto, di parlarci. L'Ombra ci può risultare ripugnante, disgustosa, ma il suo compito é quello di ricordarci che noi siamo anche quello, e solo accettandolo e integrando l'ombra possiamo ampliare la nostra personalità e il migliorare il nostro equilibrio interiore e di conseguenza anche la nostra vita pubblica. Si può anche parlare di Ombra collettiva, che avvolge un intero popolo. Gli ebrei erano Ombra per i nazisti e forse oggi gli extracomunitari sono Ombra per molti. L'Ombra collettiva può dunque essere anche molto pericolosa, perché nel collettivo ci permettiamo ciò che individualmente non faremmo. L'Ombra può anche essere considerata positiva se ci rappresenta parti di noi che se fossero veramente integrate nella personalità, non escluse, ci consentirebbero un arricchimento complessivo. L'Ombra contiene anche valori che possiamo aver rifiutato non perché negativi in sé ma semplicemente non accettati dal collettivo nel quale siamo inseriti. Per ora mi fermo quì, meriterebbe semmai portare tanti esempi di manifestazione dell'Ombra nei sogni, giacché il primo passo di un lavoro analitico é appunto iniziare a riconoscere le proprie Ombre. Grazie a Cinzia ed Emanuela

martedì 8 febbraio 2011

SOGNO /4

Il "padrone" del sogno é un uomo di circa 50 anni che dopo alcumi mesi di ragionamenti su di sé, sul suo passato, sugli intrecci familiari ai quali attribuiva con lucide riflessioni la causa dei suoi disagi,(aveva letto vari libri di psicologia) iniziò a manifestare qualche dubbio. Dopo aver ascoltato alla radio una trasmissione che definì "quasi psicologica", in ciò prendendone le distanze, confidò di essere però rimasto sorpreso dal racconto di una persona che ammetteva di aver scoperto aspetti di sé che non voleva riconoscere. Il concetto di "ombra" era già stato esaminato nella nostra relazione, ma si era sempre mostrato scettico, sostanzialmente in difesa.
Un giorno si presentò turbato, a differenza del consueto atteggiamento pseudo scanzonato e raccontò " Sono in piedi e mi esce dalla bocca un filo che io tiro. E' lunghissimo e ne faccio una matassa. Mi accorgo che é gelatinoso e penso subito alla tenia come mi raccontavano da bambino, mi spavento e lo butto via anche se mi rendo conto che una parte piccola é rimasta in gola. Mi ricordo che da bambino mi dicevano che occorre prendere la testa sennò si riproduce. Mi sveglio spaventato, debbo fare qualcosa"
Aggiunge che nella stessa notte ha fatto altro sogno " Sono stato ferito assieme ad altri da un uomo che ha sparato. Mi rialzo, forse sono stato ferito al braccio"

Di colpo la sua parte Ombra decise di farsi sentire. La tenia che esce dal profondo della persona deve essere estirpata del tutto, altrimenti assorbirà le energie vitali, mentre nel secondo sogno l'Ombra inizia a sentirsi scoperta e spara, ma é imprecisa. L'Io può reagire, come da allora fece il sognatore, concedendosi di abbassare le difese, accogliere l'esplorazione dell'Ombra e procedere più convintamente nel suo percorso