martedì 30 agosto 2011

EDIMBURGO

Sono stato indeciso se scrivere questo post, in particolare sono stato indeciso se mettere immagini.
Siete abituati a fotografi di alto livello.
Sono stato a Edimburgo e dintorni per 4 giorni, ho colto una occasione per rinverdire un viaggio di tanti anni addietro quando percorremmo 9000 km da sotto a sopra per tutta la Gran Bretagna.
Che dire di Edimburgo ?? una bella città?? difficile dirlo per noi latini abituati al bello, bello veramente.
Brutta??? certo no, direi caratteristica, con quel sentore di plumbeo, di scuro sempre, anche nei pochi giorni di vero sole.
Non che io lo abbia visto nei quettro giorni.
In ogni caso qualche immagine



Vista dall'alto



Vista dal basso



Vista sotto la pioggia.
Tutti i giorni nel primo pomeriggio per una buona mezz'ora almeno pioggia, o pioggerellina, o pioggia abbastanza seria.
Mentre noi tutti imbacuccati per una temperatura media di 12-13 gradi (partiti dai 38-39 di Modena) aprivamo subito l'ombrellino, gli indigeni locali solo in parte aprono l'ombrellino, solo se piove davvero, mentre gli altri non lo aprono neppure, forse non lo hanno neppure portato.
Altri si alzano il cappuccio e non accelerano neppure il passo, altri continuano a camminare tranquilli come se non piovesse.
Altri, mentre piove, innaffiano i giardini.

Siamo andati a vedere i Royal Botanic Garden, piante diverse tra loro, bellissime, in un tripudio di verde e di varietà che solo un clima del genere può consentire



Con questo tempo anche gli animali feroci si fanno di foglia, mentre gli scoiattoloni grigi girano tranquilli





Ci si sposta nelle strade principali, quì impazza il festival delle bande militari e i ragazzi ne approfittano.
E' una città sempre piena di gente, almeno nella parte centrale, tanto che alle 23 o 24 di giorno feriale, pare di essere allo struscio dell'aperitivo.
Tanti tanti giovani.





Ma io sono anche un pò un individuale, mi piace andare per sentieri poco noti....




Ma beccarsi in mezzo al bosco un orrendo monumento all'eroe nazionale Wallace poi...




Molto meglio visitare antiche cattedrali molto britanniche e romanzesche quali quella di Melrose




Vi lascio con l'esterno della Cappella Roslyn ove terminail Codice Da Vinci.
Dentro non si può fotografare ma é un tripudio di simboli, apparentemente molto cristiani ma anche molto massonici.








domenica 28 agosto 2011

VASCO E L'ORECCHIO NERO DELLE VITE SPERICOLATE

Ho postato un clippino sul sito internet per Vasco per conto di una persona che non sa farlo.
E' un anziano di Zocca che non sa usare internet ma si ricorda ....un pò di cose!.
Si chiama Ezio Leonelli, artigiano del cuoio, e lui si ricorda, agli albori (Vasco adolescente) dei tempi della discoteca Punto com presso la piscina comunale di Zocca.
Si ricorda di quei cellulari della polizia di Stato, chiamati (su invito dei genitori) a riportare a casa una sessantina di "vite spericolate" tenendole per un orecchio.
Anzi, lui dice che l'orecchio di Vasco lo teneva di persona (magari per sete di protagonismo) e che arrivati alla porta di casa era nero.
Leonelli considera che a Zocca (e vale in generale) manchi mezza generazione dei coetanei di Vasco e che ci sono famiglie in difficoltà senza il loro appoggio.
Un signore cammina per Zocca come se portasse sulle spalle il mondo: si chiama Riva e suo figlio si chiamava Massimo.
Io penso che un pò di quella insonnia che lo ha portato alla depressione e poi a bere miscele di antidepressivi lui la debba al ricordo di tanti ragazzi dei quali solo per caso non ha condiviso la fine.
Lui é un vecchio comandante che guida (ormai male) una schiera si sopravvissuti.
Stà alla capacità di raziocinio dei fans più giovani di limitare i danni...

Orlando Guidotti un farmacista.

Lettera pubblicata dalla Gazzetta di Modena - riportata senza commenti per chi non leggerà mai la Gazzetta di Modena

lunedì 22 agosto 2011

CHIUSO PER FERIE

A quanti si chiederanno perché il mitico Soffio non scrive post in questi giorni.
A quanti con sguardo inquieto guardando il blog del leggendario Soffio si chiederanno dov^é finito.
A quanti guarderanno il calendario e sembrerà loro che i giorni non scorrano.
A chi avrà la tentazione di ingoiare ansioliti.
A chi incessantemente accenderà il computer alle ore più diverse per scrutarne il blog.
Ai follower che si telefoneranno inquieti per sapere se si hanno notizie.
Alle carissime signorine e signore.
Ai gentili signori.
Agli androgini.
A tutti coloro che hanno la bontà di leggere le asinate che scrivo.

A tutti comunico che resterò assente per alcuni pochi giorni, già domenica sarò, a Dio piacendo, ancora con voi.
Se a lui non piacerà prendetevela con lui e non con me.

Un abbraccio, un bacio, uno sventolio di fazzoletto a tutti.

S O f f i o

sabato 20 agosto 2011

LEI CHIARA LUI BRUNO...ALTRI NON SO

Alle 6 di mattina il mondo é diverso, e in agosto é ancora più diverso.
Alle 6 di mattina entro nel baretto di fronte a casa per il caffé prima di avviarmi verso la campagna.
A quell'pra il mondo é diverso.
Il baretto é proprio un baretto, di quelli con le cartoline appese dietro al banco, il barista serio, la ragazza che aiuta un pò corrucciata.
Lo frequento tutti i giorni, il caffé é discreto e non vale la pena andare oltre, poi ho imparato a conoscere la fauna di quell'ora, quasi sempre gli stessi.
C'é un anziano ex dirigente che ho conosciuto in altri tempi, quando girava con il naso all'insù e guardava dall'alto della sua posizione.
Oggi é più curvo, lo sguardo sempre dall'alto, ma ormai non ci crede più nessuno.
Spesso é seduto a parte, legge il giornale appena arrivato; un giorno ho visto che grattava un gratta e vinci...alle 6 di mattina !!! fa tristezza.
Poi c'é la signora, anziana anche lei, che prende il suo cappuccino e brioche chiacchierando con la corrucciata barista, ma a lei non importa, a lei basta chiacchierare.
Se é lì alle 6 dorme poco e comincia bene la giornata é allegra, porta un golfino sulle spalle, roba da vecchi "un golfino va bene, non si sa mai" diceva mia madre, anche in estate.
Io vorrei farle notare che c'é già caldo, ma....lasciamola così con la sua prudenza.
Per tre mattine é entrato anche un fighetto, vestito in giacca e cravatta, perfetto, spargendo una nuvola di profumo attorno.
Un bancario da come lo hanno trattato, uno che si occupa di grandissima finanza, che non si mescola col popolo malvestito come me.
Sono stato tentato di dirgli che un bancario alle 6 é pericoloso, e che se fossi nella sua direzione manderei gli ispettori per vedere se fa dei pasticci a quell'ora, e se lo dico non é per caso, ma ormai non é più affar mio.
Poi a volte c'é Chiara, una donna dall'età indefinibile, potrebbe avere 35 anni come 50, colpisce la figura snella, i capelli lunghi color sale e pepe, seria, piacevole, vien voglia di conoscerla, nel quartiere si nota con quei suoi capelli.
Ho imparato che si chiama Chiara, si muove in bicicletta, chissà che mestiere fa? impiegata no, alle 6 sarebbe in casa. Infermiera?? forse sì. Un giorno o l'altro la saluto e vediamo che succede.
Mentre si prende il caffè, lentamente, arriva spesso Bruno, un tipo anche lui dall'età indefinibile, vestito sempre con una specie di tuta, piccolo, con la barba mai fatta e due baffoni spioventi giallastri.
Porta un cappellino sgualcito a visiera, non parla, entra e si siede su uno sgabello lontano dal banco e aspetta, la barista prepara il caffè, corretto Vecchia Romagna.
L'aspetto più triste é però dato da un tipo, meridionale, stile operaio edile che aspetta il furgoncino che lo porti al lavoro.
Resta attaccato alle macchinette video poker,tanto che l'altra mattina quando sono entrato stava già giocando, qualcosa ha vinto e ha introdotto una banconota da 20 euro nello scambiatore.
Avevo voglia di chiedere quanto prende di stipendio al mese, ma mi avrebbe mandato al diavolo.
Poi via, verso la campagna.
Alle 6,15-6,20 sorge il sole, una bella palla rossa e mi godo tutto lo spettacolo.
Alla svolta per Carpi carico Karol, un polacco che a stento parla poche parole di italiano e viene a raccogliere con noi.
Lungo la strata incontriamo Erika che pedala furiosamente verso il podere, abita a pochi chilometri e quando arriva in bici é già carica.
I pachistani no, pedalano molto più lentamente, in fila, senza parlare, seri già all'alba, e ne hanno motivo.
A differenza di erika hanno bici vecchie.
Nell'ultimo stradello prima del podere dovremmo incrociare una Panda binca e vecchia guidata di un corpulento signore in canotta che evidentemente va in un altro podere.
Ok anche oggi incontrati tutti quelli che si dovevano incontrare, si può iniziare a raccogliere.
Se alle 8,30 si comincia ad avvertire già il caldo vuol dire che oggi picchia.
Sauna, solarium e doccia abbronzante assicurati e gratis, poi a mezzogiorno mi danno un piatto di pasta, che si vuole di più?.

mercoledì 17 agosto 2011

ITALFRUTTA

Di questi tempi si procede così.
Ieri mattina il mio datore di lavoro, mio genero, mi dice "ci sarebbe da andare all'Italfrutta a far vedere certe macchioline bianche comparse sulle Conference (qualità di pere ora in raccolta) per capire di cosa si tratta".
Così mi consegna una decina di pere e io via, per le strade della bassa padana verso l'Italfrutta, coop di raccolta ove si conferiscono le nostre pere.
Non c'ero mai stato, sapevo si trattava di una cosa grossa, però...
Arrivo con la mia bella camicia sporchissima, i pantaloni un pò infangati, ma di fango vecchio, gli occhiali di riserva, quelli con la montantuta d'osso e mi avvicino deciso agli uffici dribblando un camion di meloni.
Ho frequentato uffici buona parte della vita, mi viene facile.
Una impiegata mi guarda, e , pur abituata al volgo, mi dice subito "devi andare là" e mi indica un ufficetto a circa cento metri, sotto un enorme capannone.
C'é da dire che io già guardavo con occhio dilatato i muti alti metri e metri di cassoni, cassette di plastica, di legno, e altri contenitori.
Migliaia e migliaia, difficle rendere l' idea se non li si vede tutti assieme.
Mentre mi avvicino con la mia decina di pere in mano.
Sfrecciano zigzagando, decine di muletti guidati da solide signore emiliane, tutte in tuta blu, che manovrano i muletti con quintalate di frutta come se guidassero motorini, suonando secche secche per farsi sentire dalle altre.
Butto l'occhio da una parte e vedo un gruppo di 4.5 ragazzi che si buttano angurie enormi come palloni da calcio.
Le angurie uscivano da un rullo che le pesava e prezzava e al termine uno le prendeva con due mani e le lanciava a qualche metro a due, alternativamente, che le prendevano con una mano per depositarle nelle casse da viaggio.
Non ne ho vista cadere una.
Ma voi avete presente una anguria della bassa padana, grande come quasi due palloni da calcio, lanciata e presa al volo con una mano ??
Guardavo lo spettacolo con un momento di soata quando una voce mi dice " Vieni quà!!"
Un signore esperto, quello al quale dovevo rivolgermi, mi aveva già individuato e, non avendo tempo da perdere con un garzone scalcinato come me mi aveva chiamato.
Ma come ?? un "Vieni quà" al Dr. C, psicologo, past President della Associazione..., già Headhunting aziendale,responsabile di centri di formazione, specializzato in... consulente di.....
"allora adesso con il pennarello ti segno quelle che vanno bene e quelle no così capisci" mi dice l'uomo "ti scrivo No e Si e quando arrivi al podere le fai vedere, ok??"
"OK " dico io, ma avrei voluto saperlo dire in afgano o meglio in polacco, così magari gli davo più soddisfazione.
Però non era finita, dovevo anche prendere tre pacchi di carta da fondo e da giro, ossia quella che si mette sul fondo delle cassette di legno e attorno, al fine di non danneggiare le pere.
Mi mandano dalla signora addetta, una tipa spiccia che stava dentro un gabbiotto a vetri e che dava disposizioni alle signore dei muletti che ronzavano attorno come in un alveare.
Mi guarda decisa e alla mia richiesta mi dice "adesso Le chiamo la persona adatta".
Mi ha dato del LEI, un vero gesto femminile.
"ma sarà meglio che venga quì con la macchina sennò non riesce a trasportarla, é pesante !"
Aveva riconosciuto il novellino all'Italfrutta, ma non ha calcato la mano.
In effetti erano pacchi pesanti.

domenica 14 agosto 2011

BUON FERRAGOSTO

Grazie a chi mi ha scritto, buon ferragosto a tutti i visitatori.

Programma della giornata:AGGIORNAMENTO IN TEMPO QUASI REALE

ore 5,30 sveglia, perché ho in testa l'orario antelucano del raccoglitore

ore 5,40 colazione, due uova fritte nell'ancor buio della notte

ore 6 TV, si riguarda un pezzetto della mitica INDIETRO TUTTA

ore 6,30 di nuovo a letto, forse si dorme ancora

7,15 SONO ANCORA VIVO E BISOGNA PUR TESTIMONIARCELO ANCORCHE' IN SOLITUDINE - sacre abluzioni, lavaggi vari

7,30 a letto nuovamente con l'orsetto (le spose padane-non intendasi leghiste- hanno anche questa funzione regressiva)

8-8,15 levata definitiva

9 uscita in bici, acquisto giornali, pedalata nella frescura o quasi del mattino

10,30 caffé in baracchina, cazzeggio, sguardo che vaga, nulla da pensare, solo godersi la compagnia - eventuale posa dello sguardo critico su fanciulle discinte di ritorno dal mare - relativa votazione con paletta simbolica da 1 a 10, tipicamente maschilista della peggior specie, ma é ferragosto e poi che volete - c'é chi ha il pane ma non i denti...e chi ha i denti ma non il pane.

ore 11,30 lettura giornale, momento gustoso della giornata

ore 12,30 pranzo di famiglia con abbondanti lasagne hand made e coniglio ripieno, vino, crostata della nonna, caffé.

ore 14,30 rientro a casa, mezzo toscano in balcone

ore 15 al più tardi, poltrona, ex ante scelta di una video cassetta già vista mille volte, volume bassissimo conciliante il sonno a sua volta favorito dalla lenta digestione

ora imprecisata - faticoso svegliarsi dal meritato e giusto sonno in poltrona stile vecchio bacucco

serata libera, niente cena, biciclettata per la città

ore 22- 22,30 apertura del blog nella speranza di leggere qualcuno di voi.

COSI' PASSA LA GLORIA DEL MONDO
Martedì ore 5,30 sveglia, ore 6,45 inizio bracciantato

venerdì 12 agosto 2011

A SOUN CHE'

Arieccomi, dopo pochi giorni di assenza durante i quali ho capito che sono pervaso da una piccola dipendenza da blog. Come si chiama ?? per la dipendenza da fumo si dice tabagismo, e per il blog ? bloggismo ? o bloggato ??.
Nulla di nuovo comunque, abbiamo finito il William bianco con 1050 quintali, abbiamo finito pure il William rosso con oltre 400 quintali e martedì si inizia con le Conference.
Raccogliendo il William rosso, detto così perché ha la buccia in parte rossastra
Oggi ho pure spigolato perché l'onore del raccoglitore a piedi vuole che si ripassi tra i filari per vedere se si é dimenticato qualcosa di vistoso.
L'onore é salvo, poca roba dimenticata e di taglio piccolo, seconda categoria...
Giornate buone anche dal punto di vista climatico, nell'ultima settimana mi sono limitato a bere un litro e mezzo di acqua al giorno e ho pure fatto la pipi, mentre nelle giornate serie ho bevuto fino a tre litri senza fare la pipi.
Questo della pipi é il vero barometro del caldo, altro che meteo in TV.
Come vedete nulla di particolare, ho mangiato pochissimi moscerini, e il prurito lasciato dalle foglie e dalla pianta in genere non tormenta più di tanto.
Mi sento in forma (toccando ferro) e non mi manca la montagna, meno che meno il mare.
Mi restano una decina di giorni poi mi licenzio e ricomincio a fare il dottore, ma mi mancherà la terra, sostituita dalla poltrona.
Post un pò banalotto, tuttavia in questi giorni é quello che passa il convento.

sabato 6 agosto 2011

LASCIAMOCI COSI' PER BREVE TEMPO






Lasciamoci così, per qualche giorno il computer va in ospedale a farsi curare mentre io continuerò nell'opera di raccoglitore.
Da lunedì e per alcuni giorni non potrò dare ok alla pubblicazione dei vostri commenti, lo farò appena possibile.

Eccovi dunque una splendida icona che vi aiuterà in questi giorni.

Cercate di non soffrire troppo, per tutti viene il tempo della revisione e sono costretto ad assentarmi, gestitevi al meglio l'assenza.
Se proprio non ce la fate, qualche goccia di EN prima di dormire vi aiutera a non svegliarvi di colpo ansiosi, un TAVOR 1 per calmarvi, non andate oltre, conto di tornare a breve.
Soffio

giovedì 4 agosto 2011

A PENSARCI BENE...NON MI HANNO MAI CONVINTO

Mentre si raccoglie si ha molto tempo per rimuginare e dunque oggi pensavo a ciò che neppure da ragazzino mi convinceva.

- come mai nei film storici sulla guerra di Troia le troiane ed Elena erano in genere biondissime?? un giorno ho guardato la cartina geografica e ho visto che Troia di fatto era in Turchia. E allora? turchi e greci biondissimi quando mai si sono visti ?? Una bufala !
- Nei filmetti americani ci sono sempre sergenti, tenenti, qualche volta capitani che risolvono continuamente casi difficilissimi ma non li promuovono mai ! Altro che meritocrazia liberal !!
- Jemes Bond.... tutti i cattivi cercavano mezzi astrusi per ucciderlo, poi se andavano e lui si salvava. Mai nessuno che pensasse di tirargli un colpo secco e finirla lì ! Veri imbecilli i cattivi.
- Gli psichiatri o psicologi americani nei film hanno tutti degli studi stupendi !! e io ?
- In molti film quando gli attori si mettono a tavola capita che poi discutono subito e non mangiano mai !! poi la cosa più orrenda é la famiglia bene o nobile anglosassone, servita da una cameriera che invariabilmente versa nel piatto un mescolo uno di brodo !! che poi non viene bevuto. Chissà che fame poi !!
- Nei film americani i banditi, narcos, terroristi o vari, sparano a raffica contro il buono di turno, migliaia di colpi che devastano tutto e non ci beccano mai, poi il buono spara un colpo e li centra. Inoltre non si sa mai quanti colpi contiene la pistola del buono, una infinità. Sarebbe meglio se i cattivi andassero a lezione di tiro.
- In molti film quando lui la accompagna a casa e magari litigano, lui scende, la segue e non spegne mai le luci, né la chiude. Si vede che da quelle parti i ladri non ci sono e le batterie non si consumano mai.
- Perché gli inglesi nei film dicono sempre "vecchio mio "??? Un pò melenso.
- Monsieur Poirot, quando viaggia porta una normale valigia, poi nelle scene a seguire ha sempre abiti perfetti, compreso lo smoking. Che razza di valigia avrà mai ??

Queste e altre domande devono aver contribuito al mio disincanto di ragazzino, magari togliendomi un pò di beata giovinezza.
Se torno indietro credo a tutto.