sabato 6 ottobre 2012

120 GIORNI

Dagli scritti di Salvatore NATOLI.
La felicità non può essere dimenticata, poiché la nostra coscienza mantiene in sé quel che trapassa……la felicità può dunque essere perduta come condizione di vita, ma non può essere cancellata come esperienza, e a tale titolo può sempre essere ricercata.
La felicità differisce radicalmente dal dolore pur essendo altrettanto radicalmente coinvolgente. Chi soffre infatti non solo si interroga sulle ragioni del proprio soffrire, ma tramite la sofferenza eleva se stesso a problema e per tal via si interroga sul senso dell’esistenza. Chi è felice ignora l’esistenza come problema, perché inerisce e aderisce per intero alla propria condizione e non ha motivo di rifiutarla.
La felicità è quella pienezza che dal momento in cui la si possiede se ne è in effetti posseduti.
…..e per ora basta così, qualche ragnetto si muoverà nella tela della vita, e l’immagine è necessariamente femminile, il femminile è rotondo e sbiscioloso

20 commenti:

Elisena Migiani ha detto...

"Carpe diem" Doctor....carpe diem
E cogli al volo anche questo mio abbraccio!

Paola Tassinari ha detto...

...il femminile è rotondo e sbiscioloso, il maschile è spigoloso e muscoloso.

silvia ha detto...

la foto si riferisce al film "i ponti di madison country"?
bello, il libro anche di più, ma a mio gusto Clint Eastwood è troppo vecchio per la parte.
Lo scritto non mi piace, non lo capisco, è confuso e contradditorio. La protagonista della storia questa cosa chiamata felicità l'ha barattata con l'onestà ... chi può sapere se ne vale la pena? nessuno!

Unknown ha detto...

Vero, certi speciali momenti d'intensa felicità riesco a riviverli,mi ci rivedo.
Quelli tristi cerco di ignorarli.
Cristiana

patrizio spinelli ha detto...

Eh, caro Mister Soffio, Lei , oggi, non mi vuole bene, e ne ha ben donde, visto gli sproloqui, che Le ho assestato ultimamente. Lei, oggi, non scende sul mio piano puerile, ( da Puer, obviously ), che mi è così congeniale per scatenarmi in una mole, macchè che dico mole, in una montagna di schiocchezzuole. Lei, oggi fa sul serio, si barrica dietro la filosofia e mi lascia interdetto o detto fra l’ Inter e il Milan, che quando vincono fanno la felicità dei loro tifosi. Boh, chissà….tanto io non tifo….e sono stufo del tifo, che mi fa pure schifo.
Ma ritorniamo al punto chiave, la Felicità. Già, l’ho appena detto, in un commento, qui sul suo blog. Lo ripeto, ma lo dicono filosofi, economisti fin qui inascoltati. Lo Stato, nel senso della nazione in cui viviamo, oltre che al PIL, dove prevedere anche l’ indicatore della felicità dei suoi cittadini il PIF, ovvero il Prodotto Interno della Felicità. Veda, potrebbe accadere, neppure tanto per assurdo, che lo spread della felicità degli italiani sia inversamente proporzionale, migliore di quello economico tedesco. Certo, con tutta la crisi economica che stringe a tenaglia la nostra economia, i tedeschi se la ridano più di noi, ma non è detto che siano allo stesso tempo più felici di noi.
Pertanto, in base a questa premessa, qualora fosse assunto da parte degli Stati, l’ indicatore PIF, come indicatore della qualità della vita, potrebbe bilanciare in modo favorevole quello negativo della nostra economia. Le principali Borse mondiali ne dovrebbero prendere atto, e gli investitori economici sarebbero sicuramente rassicurati dal nostro oltre quoziente di felicità acquistando con fiducia il nostro debito, ovvero i nostri bond. Ma forse non ci crederebbe neppure James Bond, l’ agente 007. Scusi, il mio era solo un sogno, caro Mister Soffio. Suvvia, si affretti a istituire la Repubblica Pneumatica ( da pneuma, soffio vitale ), così almeno Lei potrà mettere il PIF, per legge.
La saluto, aspettando il PIF…..sì, certo, col piffero….

fulvio ha detto...

Arrivo in ritardo,ma porto auguri sinceri,Buon Compleanno e tanta felicita.
Fulvio

Renata_ontanoverde ha detto...

La Felicità è bella, ma com'è difficile farla riverberare nel nostro quotidiano.

A me riesce sempre quando mi addormento con Mucia sulla spalla, mentre mi ficca le vibrisse dentro al naso e scuote l'orecchio vigorosamente contro la mia palpebra, ma tutti questi disagi si annullano nel suo ron-ron ritmico, profondo e sereno mentre si addormenta e mi addormento.
Un momento di felicità, di serenità: scivoliamo in una pausa di felicità senza ragione, senza tempo, senza remore.
Vuoi mettere ??
Buona domenica Soffio
P.S. grazie per gli interventi, le tue parole sono sempre un'ispirazione, per favore continua !

Anonimo ha detto...

Servono sia il dolore che la felicità, il primo per far apprezzare meglio la seconda.
Tutti demonizzano la sofferenza, invece come è riportato benissimo in questa riflessione, essa ci porta ad interrogarci, ad analizzarci, mentre la felicità ci ingloba nella sua leggerezza sollevandoci un po' dalle questioni esistenziali (anche se non sempre)
Felice domenica! :)

Loredana ha detto...

Verrebbe quasi da pensare che sia molto più utile il dolore della felicità, che viviamo ,anzi che ci vive , spesso inconsapevolmente.
Banalmente scopriamo di essere stati felici qundo non lo siamo più.
Come dice Pennac: "La felicità non cita le proprie fonti", questo è il punto chiave.

Per quanto riguarda la "rotondità" del femminile, direi che siamo su un piano simbolico molto forte che mi riempie di orgolio per l'appartenenza al genere.

Felice domenica

loredana

Ambra ha detto...

Già, ma la felicità ha una durata sempre di attimi, mentre il dolore si allunga molto di più, al centro ci sta la vita di tutti i giorni vagamente catatonica.

Edoardoprimo ha detto...

Scusami Soffio per il ritardo nel farti i miei auguri.
Auguri pieni di "S":
Salute, Soldi, Serenità, Sogni, Successo... non ho scritto "Sesso" perché faccio solo auguri non miracoli!!!!
Un abbraccio, Edo

Anonimo ha detto...

Non avevo capito che era il tuo compleanno: AUGURI!!! :)

Tiziano ha detto...

I momenti felici e sempre bello ricordarli
ciao Soffio.

Stefano ha detto...

Ti auguro in ritardo tanta felicità, caro ''nonno'' Soffio.
Grazie per essere passato dal mio blog. Ciao

Unknown ha detto...

Che bello post!
Me piace molto tuo blog.

Buona Settimana a te!

Bacio

http://couturetrend.blogspot.it/

nonno enio ha detto...

la felicità per mè è uno stato di vita e siccome, come l'infelicità non dura spesso non ne resta traccia nel tempo che inesorabilmente passa e tutto appiattisce...

Sandra M. ha detto...

Vero.Piccoli , magari. Attimi, forse. Ma una volta vissuti( i momenti felici, intendo) sono tuoi per sempre alla faccia di tutto e tutti.

Ivana ha detto...

La felicità dura pochi attimi ed e bello assaporarla , il dolore ha tempi più lunghi e richiede impegno per accettarlo e poi allontanarlo.

Loris Zuttion ha detto...

....felicità... amore... cosa sono?... parole che da quando è nato l'uomo ...poeti...filosofi... religiosi.. scienziati... plebei... schiavi... astronomi... scrittori... pittori... matematici... hanno cercato di dare loro un significato....e siamo ancora qui a chiederci cosa siano queste parole......

Paola Tassinari ha detto...

...ti riporto anche da te la mia risposta a cosa rimarrà di noi.
Nooooooooo, rimarranno anche i nostri "pensieri" come energia fluttuante :)
Ciao, non mi so spiegare bene ma Nikola Tesla e William Reich e l'energia orgonica ne sono un esempio :)
Ciao.