martedì 8 febbraio 2011

SOGNO /4

Il "padrone" del sogno é un uomo di circa 50 anni che dopo alcumi mesi di ragionamenti su di sé, sul suo passato, sugli intrecci familiari ai quali attribuiva con lucide riflessioni la causa dei suoi disagi,(aveva letto vari libri di psicologia) iniziò a manifestare qualche dubbio. Dopo aver ascoltato alla radio una trasmissione che definì "quasi psicologica", in ciò prendendone le distanze, confidò di essere però rimasto sorpreso dal racconto di una persona che ammetteva di aver scoperto aspetti di sé che non voleva riconoscere. Il concetto di "ombra" era già stato esaminato nella nostra relazione, ma si era sempre mostrato scettico, sostanzialmente in difesa.
Un giorno si presentò turbato, a differenza del consueto atteggiamento pseudo scanzonato e raccontò " Sono in piedi e mi esce dalla bocca un filo che io tiro. E' lunghissimo e ne faccio una matassa. Mi accorgo che é gelatinoso e penso subito alla tenia come mi raccontavano da bambino, mi spavento e lo butto via anche se mi rendo conto che una parte piccola é rimasta in gola. Mi ricordo che da bambino mi dicevano che occorre prendere la testa sennò si riproduce. Mi sveglio spaventato, debbo fare qualcosa"
Aggiunge che nella stessa notte ha fatto altro sogno " Sono stato ferito assieme ad altri da un uomo che ha sparato. Mi rialzo, forse sono stato ferito al braccio"

Di colpo la sua parte Ombra decise di farsi sentire. La tenia che esce dal profondo della persona deve essere estirpata del tutto, altrimenti assorbirà le energie vitali, mentre nel secondo sogno l'Ombra inizia a sentirsi scoperta e spara, ma é imprecisa. L'Io può reagire, come da allora fece il sognatore, concedendosi di abbassare le difese, accogliere l'esplorazione dell'Ombra e procedere più convintamente nel suo percorso

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