martedì 7 giugno 2011

ACQUA PUBBLICA ???

Il cielo (il Cielo?) ha già votato per l'acqua pubblica: sono quattro giorni che piove

Adesso tocca a tutti noi fare la nostra parte...

domenica mattina !!!

Dai 18 anni di età non ho mai mancato una votazione, anche rientrando da lontano o spostando date di viaggetti, non mancherò neppure questa.
Anzi la domenica mattina vado sempre tra i primi.
Sarà perché ho una età che mi fa ricordare quello che dicevano i genitori quando raccontavano degli anni bui, quando non si votava affatto, men che meno le donne.
Sarà perché non credo affatto che il non voto o il voto bianco serva.
Non votare serve solo a far decidere agli altri, chiunque essi siano.
Oggi il clima é più avvelenato ma le elezioni per me cittadino erano una festa.
Qualche volta sono andato a fare lo scrutatore e una volta il segretario non appartenendo a nessun schieramento.
Erano tempi non lontani da Don Camillo e Peppone.
I rappresentanti di lista, PCI, DC e qualche raro socialista si presentavano disciplinati e stavano alla porta dei seggi.
Quelli del PCI, che allora conosceva il territorio palmo a palmo, annotavano i votanti, e la domenica pomeriggio segnalavano quelli dei loro che non si erano ancora presentati al seggio per sollecitarli.
I bravi democristiani, strutturati ma meno, andavano a prendere a casa le vecchiette per accompagnarle al seggio.
All'ora di pranzo arrivavano i messi del PCI con il pasto per i loro rappresentanti, roba da leccarsi i baffi, ho visto lasagne a sfare e altro.
In genere erano pietosi e finivano per offrirne anche agli altri.
I democristiani andavano più a panini senza scialare.
Alle prime elezioni regionali nel 70 ero a soldato e mi mandarono da solo a sorvegliare, ovviamente armato di una sola baionetta senza fucile, una sezione elettorale nella bassa padana.
Quasi non dormii per tre giorni perché ovviamente di giorno si era di servizio e la notte si doveva vegliare, erano gli inizi degli anni di piombo.
Io mi chiedevo cosa avrei fatto se arrivavano i bolscevichi, gli avrei tirato una sedia in testa.
Verso il terzo giorno mandarono un finanziere a darmi man forte e ricordo che mi sdraiai davanti alla tv accesa a tutto volume che lui guardava e dormii per ore.
Però ero l'unico soldatino e tutti mi coccolavano, comunisti e democristiani.
Mi corteggiò persino una giovane rappresentante del Partito ma io fermo nella consegna non mi allontanai mai dal posto di combattimento anche se lei la seconda sera ci provò a distrarmi.
Era roba da essere fucilato per diserzione o per intesa con il nemico.
In fondo era terra veramente da Don Camillo.
Allora credevamo fossero tempi duri, qualcuno se la prendeva con Nenni, o Moro, o Berlinguer, c'erano persino Piccoli e Donat Cattin, e Saragat e invece.......magari li avessimo oggi.

9 commenti:

Cirano ha detto...

io invece manco dalle urne da anni....ma stavolta ci sarò!!!! Il referendum è l'unica elezione per la quale vale la pena di votare ed impegnarsi!!!

Ambra ha detto...

Un'Italia sparita quella di Don Camillo e Peppone e anche quella di Donat Cattin e Saragat.

Greis ha detto...

Magari, davvero !

Paola Tassinari ha detto...

Bel racconto e siccome ho fatto la scrutatrice anch'io in un paesino sperduto della Romagna, quello che hai raccontato vale anche per me...evidentemente PCI, DC e tutti gli altri sono inquadrati e come polli d' allevamento in ogni dove.
Io per la prima volta nella mia vita non ho votato questo anno...mi sono finalmente sentita libera e ribelle.
Au revoir.

Krilù ha detto...

Io sono diventata maggiorenne a 21 anni e da allora, sia che fossero elezioni politiche, amministrative o referendum, non ho mai rinunciato nemmeno una volta al mio diritto di esprimere la mia opinione attraverso il voto. Un diritto che è stato conquistato per noi da gente che in un ventennio di dittatura lo ha pagato col confino, col carcere e anche con la vita.
Krilù


Per poter commentare in questo blog ho dovuto fare i salti mortali...

Adriano Maini ha detto...

E questa e' storia vera!

Black&WhiteAccademy ha detto...

...sei proprio un bravo ragazzo!!!

anche io puntuale sarò lì, l'appuntamento è troppo importante per essere disertato...

un abbraccio mon ami...

Unknown ha detto...

Già...magari.

Itsas ha detto...

votare è un onore a cui non rinuncio, domenica sarò tra i primi anch'io!

un racconto bellissimo! e la tua onestà e senso di responsabilità ti fanno onore!