giovedì 30 giugno 2011

GUARDARE NEL BUIO

Sono rimasto al balcone al buio fissando un puntino luminoso, una stella piccola piccola, era una sera poco stellata, ma in città non si può pretendere di vedere molto.
Fissavo e a poco a poco, a fianco ne é comparsa una seconda, molto più fioca, un baluginio intermittente, una luce che si stabilizzava solo osservando con decisione, senza staccare gli occhi.
Girando lo sguardo occorreva riposizionarsi, rifissare parecchi secondi per ottenere la visione della stellina.
In quel momento ho pensato che é così anche per noi.
Per vedere qualcosa di noi o degli altri, che solitamente non vediamo, che ci sfugge al primo sguardo, dobbiamo fissare, non distrarci, insistere, solo in quel modo possiamo vedere nel buio

6 commenti:

ASTRONAUTA ha detto...

Conndivido pienamente.
Un saluto.

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ciao Soffio...:)
Bellissima riflessione.
Tu l'hai fatto con le stelle..io con una candela.
Osservare e concentrarsi solo su quello che gli occhi vogliono è difficile...la mente si ostina a farci cambiare visuale...Dobbiamo sforzarci di guardare con la mente...con il terz'occhio...
Il "terzo occhio" è il presupposto dell'"intuito" e della "chiaroveggenza". Esso è situato nel centro della fronte leggermente sopra le sopracciglia. E' collegato al sesto chakra e alla ghiandola pituitaria o ipofisi, anche se è comune credere che la ghiandola pineale o epifisi sia la ghiandola del terzo occhio. Attualmente possiamo dire che la pineale è una ghiandola in letargo, dovuto al suo inutilizzo negli ultimi millenni da parte dell'uomo.
L'attivazione del sesto chakra comporta l'emancipazione dell'intuito personale. L'intuizione è la capacità di captare una verità senza l'uso della logica mentale. Essa fa parte della sfera irrazionale dell'uomo. Una forte intuizione porta alla "divinazione", della quale la più comune e popolare pratica è la cartomanzia.
Un essere in evoluzione passa dall'iniziale intuizione alla piena attivazione del terzo occhio e così alla veggenza. Divinazione, terzo occhio e veggenza rientrano sempre nella sfera dei talenti personali.
Quando il terzo occhio è totalmente aperto è possibile vedere e fare molte cose. E' possibile vedere dentro ad un corpo umano sia nel macro (organi, ghiandole, ecc.), sia nel micro (sangue, cellule, ecc.), tanto da poterne fare dei check-up particolareggiati. E' possibile vedere anche altre realtà, oltre a quella fisica, come ad esempio le entità disincarnate, l'aura, i chakra. Tramite di esso è possibile rivivere in pieno una propria vita passata, ma anche vedere quella di altri. E' possibile sapere e vedere che cosa fanno, pensano e dicono le altre persone, restando però nella più completa discrezione. E' possibile fare un "volo astrale".
Guardare quel puntino...di quella stella ti ha aiutato alla concentrazione ottica e interiore...Questa è pura consapevolezza!
Un sorriso.:)

Waterwitch (Marina Lucchese) ha detto...

E' una di quelle cose che ti fa dire: "Oh cazzo! E' vero!"

Unknown ha detto...

Caro Soffio è una bellissima riflessione la tua. A volte basta così poco per guardare dentro all'anima.

Luigi ha detto...

quante cose non vediamo perchè semplicemente non ci fermiamo a guardare...

TeZ ha detto...

Guardare per poter vedere.
Voler vedere soprattutto. In noi e negli altri.
Credo che la "vista dell'anima" sia un senso attivo solo se viene esercitato, se viene curato, a differenza della "comune" vista, quella in dotazione a tutti i vedenti.
Ciao, Soffio, io mi sto godendo la montagna e tutto il suo fresco-freddo.
Tereza