martedì 21 giugno 2011

Parlare al maschile parlare al femminile

Questo é un remake - ho voglia di riproporlo perché nel frattempo ho incontrato tanta gente che ha bisogno di ricordarlo, semmai lo sapeva.


Riporto dalla rivista 3D edita da Ancora um pezzo che mi ha colpito per sintesi e autenticità
Si tratta di una rivista 3dimensioni, Psicologia Spiritualità Formazione, appartenente al mondo cattolico, rivista di nicchia ove scrivono religiosi in larga misura e laici, tutti formatori, psicologi.
Rivista quadrimestrale, a mio parere molto coraggiosa e interessante

Gli uomini tendono ad esprimere informazioni, le donne esprimono sentimenti.
Pere esprimere i loro sentimenti le donne di solito utilizzano superlativi, metafore o generalizzazioni che gli uomini erroneamente interpretano come informazioni.
E così, quando lei esprime delle lamentele lui recepisce dei rimproveri.
Le donne dicono " non mi sento ascoltata!".
Gli uyomini recepiscono "mi sta accusndo" e si sentono ingiustamente rimproverati poiché sono convinti di averle ascoltate.
L'esatta traduzione é "quando mi ascolti vorrei anche sentire che sai cogliere i miei veri sentimewnti e ne sei interessato"
Una delle maggiori difficoltà degli uomini sta nel capire e aiutare una donna che parla dei propri stati d'animo (per lui lei sta divagando).
Per la donna, l'ostacolo maggiore sta nel capi e aiutare un uomo che trasmette solo informazioni (il silenzio sui sentimewnti per lei é fonte di equivoci).
La donna cerca condivisione, l'uomo soluzioni.
Quando una donna parla con uomo cerca intimità e vorrebbe che anche lui si lasciasse coinvolgere nella vicinanza. Le piace esternare le sue preoccupazioni all'uomo che ama.
Non vuole soluzioni pratiche a ciò che letteralmente dice. Lui, invece, é attento alle cose che si stanno dicendo e cerca soluzioni pratiche.
Quando un uomo é in silenzio a volte sta dicendo "ancora non so cosa dire, ma ci sto pensando".
Invece per la donna vuol dire "non gli interesso più? quello che avrebbe da dire é troppo doloroso? Il lavoro (lo sport) é più importante di me? "
E incomincia martellare "che cosa c'é? che cosa hai? " il silenzio rende la donna insicura soprattutto quando lui si zittisce di colpo.
Quando un uomo risponde in modo abbrevistao significa che desidera un pò di spazio personale o che lo irritano le conversazioni unilaterali (quelle di chi esterna senza attesa di replica).
Insegnare ad un uomo ad ascoltare una donna é più efficace che insistere perché lui sia apra e dica quello che ha.
Quando avrà provato piacere ad ascoltare parlerà.
Per una donna é più facile aprirsi e mostrare le proprie debolezze che aiutare l'uomo a fare altrettanto.
Quando c'é qualcosa che non va, a coglierlo per primo é l'intuito femminile.
L'uomo arriva dopo, ma sa ridimensionare ciò che la donna ingigantisce.
Negli screzi, né per l'uomo né per la donna viene spontaneo comunicare senza rimproverare.

10 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Un post interessante. Le osservazioni che vengono descritte sono una finestra sulla quotidianità che uomini e donne vivono. Tornerò ancora a leggerti. Mi ha i dato spunti sui quali riflettere.

chaill ha detto...

concordo e sottoscrivo, dalla prima all'ultima parola!
felice serata :)

Paola Tassinari ha detto...

...no comment e generalizzare a volte può far sbagliare.
Au revoir.

Sara ha detto...

"La donna cerca condivisione"... infatti la domanda più comune di lei è: a cosa pensi? la risposta di lui? se volessi fartelo sapere te lo direi! La condivisione e la logica che ci incontrano!!

Belle e vere riflessioni!
Grazie!
:-))

Adriano Maini ha detto...

Ci dovrei riflettere ancora un po' su ...

Waterwitch (Marina Lucchese) ha detto...

Mi ci ritrovo molto, purtroppo!

secondo binario ha detto...

Ciao...grazie per essere passato da me...mi hai dato il pretesto per il riflettere stanotte però e un'insonne cronica non cerca altro, comunque mi sa che hai ragione...

trillina ha detto...

Molto interessante! Riflettendo, mi sono resa conto di essere più maschile che femminile. Ciao

Ambra ha detto...

Condivido in buona parte quello che dici. Tuttavia gli equivoci nella comunicazione non sono prerogativa della coppia uomo-donna. Gli esseri umani hanno uno schema mentale molto diverso gli uni dagli altri ed è per questo che quello che esce da una bocca arriva all'orecchio con un suono differente.
Comunque il tuo post è proprio interessante.

costy ha detto...

Uno spaccato di verità..belle riflessioni e bel blog..complimenti

Costy