martedì 29 marzo 2011

SPLENDIDAMENTE GIULIA

Come rinunciare a Giulia??? E' bello iniziare una giornata con Giulia !!
Si arriva da Giulia e lei é sempre là, sempre pronta ad accogliere, con il suo profumo di zucchero e caffé appena fatto.
Devi solo chiedere, ma non é sempre facile, da lei vorresti tutto, assaporare tutto, ma tutto non é possibile, Giulia offre troppo, é una tentazione continua.
Allora ci si siede, con calma, si apre il giornale, si comincia a chiacchierare, si inizia ad assaporare il caffé.
Non c'é fretta da Giulia, puoi guardarti attorno, ed ora che viene la primavera puoi anche star fuori, nella sua veranda, lei non ti fa fretta.
Quando é ora di andare, quando hai finito il tuo tempo e devi ributtarti nella giornata é sempre con riluttanza che si lascia Giulia, ma domani tornerò, spero di poter tornare.
Certo occorre rubare un poco di tempo ad altro, magari lasciare la moglie a casa con la normale colazione e scappare via un pò furtivi, sapendo che si va a godere di una cosa che la esclude, lei a casa e tu da Giulia, tuttavia é un bell'inizio di giornata.
Da Giulia ci conosciamo un pò tutti, chi la frequenta diventa gentile con gli altri, si sa chi legge il Corriere piuttosto che la Gazzetta e semmai ci si passa il giornale.
Da Giulia viene anche un signore che lì incontra una signorina che non é detto sia sua nipote, ma tutti facciamo finta di crederci.
Arriva un signore, sempre serio e taciturno, che chiede a Giulia sempre la stessa cosa, non cambia mai....che abitudinarietà.
Da Giulia si parla anche di politica, talvolta si cazzeggia, ma da Giulia é consentito.
Quando ci si trova in due tre amici si parla anche di mogli, ma é inteso che Giulia é un confessionale, nulla di quello che si dice uscirà mai da Giulia.
Da Giulia si può commettere peccato lontano dagli occhi della moglie, da Giulia si può prendere un pezzo di gnocco fritto farcito col prosciutto e non lo sapranno mai a casa.
Che gran bar che il Giulia !!!

9 commenti:

Cinzia ha detto...

Che belli questi posti! E, permettimi, a volte evitano alla gente di dover andare dallo psicologo... ;)))
Proprio bello come hai descritto il bar Giulia. Tutti dovrebbero averne uno a portata di mano, purtroppo oggi succede sempre meno. E nelle grandi città è difficile.
Il "mio", di quando ero bambina, si chiamava "la Noemi". Andavo li a prendere i gelati, la birra per la nonna, la domenica pomeggio quando iniziava a fare caldo... la cassata quando era riunita tutta la famiglia...
Saluti carissimi
Cinzia

rosso vermiglio ha detto...

...e io che credevo...! :O))

Paola Tassinari ha detto...

...io lo avevo detto che gli psicologi non mi piacciono, ma perchè credete di capire sempre tutto, sempre gentili, sorridenti, mica tutti i clienti dei bar sono simpatici, ce ne sono che rendono la vita amara e ti prosciugano la tua voglia di vivere, non per averla loro, no, solo perchè non l' abbia più tu, ci sono certe persone a cui da fastidio il sorriso...e bè Freud mi ha rotto proprio le scatole e io sono masochista perchè voglio scoprire l' io di uno psicologo e mi scopro io, se ho la forza non torno più.

Lara ha detto...

Purtroppo mi manca un rifugio così.
Dev'essere impagabile!
Ciao Soffio,
Lara

Krilù ha detto...

Da quando ho lasciato il lavoro ho perso la piacevole abitudine del caffè con brioscina di metà mattina, nel baretto sotto l'ufficio, dove gli avventori si conoscono tutti. Chissà se esiste ancora questa tipolgia di bar: ora andando in giro vedo solo eleganti locali rilucenti di nichel e specchi, serviti da impeccabili barman.
La mia Giulia si chiamava ... Signor Giulio, ed era un bonario signore, un po' sovrappeso e con tanti capelli bianchi, che serviva al banco paludato in un camice nero. Era una sorta di nonno affettuoso, nei confronti miei e del mio moroso e quando ci sposammo ci regalò un servizio da the per 6 in porcellana che, magicamente, è arrivato integro fino ai giorni nostri.
Scusami Soffio se ogni volta ti riverso addosso anche i miei ricordi (anche se, in quanto psicologo ci sei senz'altro abituato), ma i tuoi post sembrano fatti apposta per risvegliare anche i ricordi altrui.

Cinzia ha detto...

Mi aggancio al commento di Krilù: da noi in molti bar hanno installato schermi giganti che trasmettono tutto il giorno assurdi e a volte oscceni video-clip, musica a tutto volume anche durante la pausa pranzo... e tutti, volenti o nolenti, ipnotizzati dalle immagini e con gli occhi incollati agli schermi... che brutto!
Buona giornata
Cinzia

Sandra M. ha detto...

Ah, IL ( e ribadisco "il"!) gnocco fritto al bar...irresistibile. E solo a Modena!

Emanuela ha detto...

Mi sfrigola una gran curiosità di visitare questo luogo ... il bar che ho sempre sognato, dove non si va di fretta, pensavo non potesse esistere, pensavo che per definizione i bar di città fossero tutti frettolosi. E' proprio vero che sono le persone a fare la differenza, in ogni luogo!

La Francese ha detto...

io mi sto da poco affezionando ad un bar da Valentino, lo sento un po' Giulia ^_^