Allora tu sarai l’ultima parola,
l’unica che rimane e non si dimentica mai
Allora quando nella morte tutto tacerà
e io avrò finito di imparare e di soffrire
comincerà il grande silenzio entro il quale
Tu solo, Verbo di eternità in eternità
Allora saranno ammutolite tutte le parole umane
essere e sapere, conoscere e sperimentare
saranno divenuti la stessa cosa
Conoscerò come sono conosciuto
Intuirò quanto Tu mi avrai già detto da sempre
Te stesso
Nessuna parola umana e nessun concetto
starà tra me e te
Tu stesso sarai l’unica parola di giubilo
dell’amore e della vita, che ricolma
tutti gli spazi dell’anima
Questa sera va così.....
martedì 31 agosto 2010
domenica 29 agosto 2010
PARLARE AL MASCHILE PARLARE AL FEMMINILE
Riporto dalla rivista 3D edita da Ancora um pezzo che mi ha colpito per sintesi e autenticità
Si tratta di una rivista 3dimensioni, Psicologia Spiritualità Formazione, appartenente al mondo cattolico, rivista di nicchia ove scrivono religiosi in larga misura e laici, tutti formatori, psicologi.
Rivista quadrimestrale, a mio parere molto coraggiosa e interessante
Gli uomini tendono ad esprimere informazioni, le donne esprimono sentimenti.
Pere esprimere i loro sentimenti le donne di solito utilizzano superlativi, metafore o generalizzazioni che gli uomini erroneamente interpretano come informazioni.
E così, quando lei esprime delle lamentele lui recepisce dei rimproveri.
Le donne dicono " non mi sento ascoltata!".
Gli uyomini recepiscono "mi sta accusndo" e si sentono ingiustamente rimproverati poiché sono convinti di averle ascoltate.
L'esatta traduzione é "quando mi ascolti vorrei anche sentire che sai cogliere i miei veri sentimewnti e ne sei interessato"
Una delle maggiori difficoltà degli uomini sta nel capire e aiutare una donna che parla dei propri stati d'animo (per lui lei sta divagando).
Per la donna, l'ostacolo maggiore sta nel capi e aiutare un uomo che trasmette solo informazioni (il silenzio sui sentimewnti per lei é fonte di equivoci).
La donna cerca condivisione, l'uomo soluzioni.
Quando una donna parla con uomo cerca intimità e vorrebbe che anche lui si lasciasse coinvolgere nella vicinanza. Le piace esternare le sue preoccupazioni all'uomo che ama.
Non vuole soluzioni pratiche a ciò che letteralmente dice. Lui, invece, é attento alle cose che si stanno dicendo e cerca soluzioni pratiche.
Quando un uomo é in silenzio a volte sta dicendo "ancora non so cosa dire, ma ci sto pensando".
Invece per la donna vuol dire "non gli interesso più? quello che avrebbe da dire é troppo doloroso? Il lavoro (lo sport) é più importante di me? "
E incomincia martellare "che cosa c'é? che cosa hai? " il silenzio rende la donna insicura soprattutto quando lui si zittisce di colpo.
Quando un uomo risponde in modo abbrevistao significa che desidera un pò di spazio personale o che lo irritano le conversazioni unilaterali (quelle di chi esterna senza attesa di replica).
Insegnare ad un uomo ad ascoltare una donna é più efficace che insistere perché lui sia apra e dica quello che ha.
Quando avrà provato piacere ad ascoltare parlerà.
Per una donna é più facile aprirsi e mostrare le proprie debolezze che aiutare l'uomo a fare altrettanto.
Quando c'é qualcosa che non va, a coglierlo per primo é l'intuito femminile.
L'uomo arriva dopo, ma sa ridimensionare ciò che la donna ingigantisce.
Negli screzi, né per l'uomo né per la donna viene spontaneo comunicare senza rimproverare.
Si tratta di una rivista 3dimensioni, Psicologia Spiritualità Formazione, appartenente al mondo cattolico, rivista di nicchia ove scrivono religiosi in larga misura e laici, tutti formatori, psicologi.
Rivista quadrimestrale, a mio parere molto coraggiosa e interessante
Gli uomini tendono ad esprimere informazioni, le donne esprimono sentimenti.
Pere esprimere i loro sentimenti le donne di solito utilizzano superlativi, metafore o generalizzazioni che gli uomini erroneamente interpretano come informazioni.
E così, quando lei esprime delle lamentele lui recepisce dei rimproveri.
Le donne dicono " non mi sento ascoltata!".
Gli uyomini recepiscono "mi sta accusndo" e si sentono ingiustamente rimproverati poiché sono convinti di averle ascoltate.
L'esatta traduzione é "quando mi ascolti vorrei anche sentire che sai cogliere i miei veri sentimewnti e ne sei interessato"
Una delle maggiori difficoltà degli uomini sta nel capire e aiutare una donna che parla dei propri stati d'animo (per lui lei sta divagando).
Per la donna, l'ostacolo maggiore sta nel capi e aiutare un uomo che trasmette solo informazioni (il silenzio sui sentimewnti per lei é fonte di equivoci).
La donna cerca condivisione, l'uomo soluzioni.
Quando una donna parla con uomo cerca intimità e vorrebbe che anche lui si lasciasse coinvolgere nella vicinanza. Le piace esternare le sue preoccupazioni all'uomo che ama.
Non vuole soluzioni pratiche a ciò che letteralmente dice. Lui, invece, é attento alle cose che si stanno dicendo e cerca soluzioni pratiche.
Quando un uomo é in silenzio a volte sta dicendo "ancora non so cosa dire, ma ci sto pensando".
Invece per la donna vuol dire "non gli interesso più? quello che avrebbe da dire é troppo doloroso? Il lavoro (lo sport) é più importante di me? "
E incomincia martellare "che cosa c'é? che cosa hai? " il silenzio rende la donna insicura soprattutto quando lui si zittisce di colpo.
Quando un uomo risponde in modo abbrevistao significa che desidera un pò di spazio personale o che lo irritano le conversazioni unilaterali (quelle di chi esterna senza attesa di replica).
Insegnare ad un uomo ad ascoltare una donna é più efficace che insistere perché lui sia apra e dica quello che ha.
Quando avrà provato piacere ad ascoltare parlerà.
Per una donna é più facile aprirsi e mostrare le proprie debolezze che aiutare l'uomo a fare altrettanto.
Quando c'é qualcosa che non va, a coglierlo per primo é l'intuito femminile.
L'uomo arriva dopo, ma sa ridimensionare ciò che la donna ingigantisce.
Negli screzi, né per l'uomo né per la donna viene spontaneo comunicare senza rimproverare.
giovedì 26 agosto 2010
MONDO PICCOLO
Basta alzarsi e mettersi in viaggio per la città e dintorni un'ora e mezza prima del solito, diciamo alle sei, e incroci persone invece di quantità.
Partendo da casa a quell'ora, lo faccio ormai da circa un mese, il primo che incontro, cento metri prima o dopo , ma dipende dal mio minuto di partenza, é un uomo che mi pare ancor giovane, ma con capelli ricci tutti bianchi, il suo zainetto sulle spalle. che caracolla, con l'andatura ondeggiante verso...non lo so, dovrei ogni giorno tardare l'uscita di 5 minuti per vedere lui che svoltate fa. Sospetto che vada verso la stazione ferroviaria provinciale ma non ne ho prove.
Un pò più oltre due donne stanno sedute ai tavolini esterni di un bar e spesso giocano a carte. Vero che é estate e a quell'ora l'aria é già tiepida ma giocare a carte poco dopo le sei...!! Più avanti mi fermo a comprare il giornale ma più volte il giornalaio ha dovuto interrompere la chioaccherata con il fornaio di fronte, un bel fornaio, con faccia gioviale e grembiule bianco. I due pare proprio che la se godano la partita a chiacchere prima che cominci a muoversi il formicaio.
Da quì mi avvio verso la campagna e alla prima svolta della strada incontro , cento metri prima o dopo, il camio del latte, quello che passa dalle varie stalle, e siccome dobbiamo rallentare a passo d'uomo, vista la strada stretta, abbiamo imparato a conoscerci dovendo guardarci attentamente. Ieri mi ha sorriso. Da lì in poi ci si immette sulla statale e le cose cambiano, si torna nella normalità, ma occorre una ultima avvertrenza, stare attenti alle biciclette.
A quell'ora e su quelle strade ci sono solo lavoratori agricoli extracomunitari, quelli che al massimo possiedono una bicicletta e vanno in giro come si faceva nelle nostre campagne come dicevano i genitori e i nonni.
Occorre stare attenti però, non tutti sono uguali. Mi sembra, ma é solo una osservazione di uno in macchina, che i pachistani pedalini composti, molto inglesi, rigidi sulla ciclo, le braccia tese verso il manubio, pedalata uguale e regolare, mentre chi viene dall'Africa manifesta sovente una pedalata più allegra, scomposta, irregolare e certamente meno lineare, e a questi si deve stare molto più attenti.
Poi sono se sette, e il mondo torna a essere il solito, quella parte che conosciamo
Partendo da casa a quell'ora, lo faccio ormai da circa un mese, il primo che incontro, cento metri prima o dopo , ma dipende dal mio minuto di partenza, é un uomo che mi pare ancor giovane, ma con capelli ricci tutti bianchi, il suo zainetto sulle spalle. che caracolla, con l'andatura ondeggiante verso...non lo so, dovrei ogni giorno tardare l'uscita di 5 minuti per vedere lui che svoltate fa. Sospetto che vada verso la stazione ferroviaria provinciale ma non ne ho prove.
Un pò più oltre due donne stanno sedute ai tavolini esterni di un bar e spesso giocano a carte. Vero che é estate e a quell'ora l'aria é già tiepida ma giocare a carte poco dopo le sei...!! Più avanti mi fermo a comprare il giornale ma più volte il giornalaio ha dovuto interrompere la chioaccherata con il fornaio di fronte, un bel fornaio, con faccia gioviale e grembiule bianco. I due pare proprio che la se godano la partita a chiacchere prima che cominci a muoversi il formicaio.
Da quì mi avvio verso la campagna e alla prima svolta della strada incontro , cento metri prima o dopo, il camio del latte, quello che passa dalle varie stalle, e siccome dobbiamo rallentare a passo d'uomo, vista la strada stretta, abbiamo imparato a conoscerci dovendo guardarci attentamente. Ieri mi ha sorriso. Da lì in poi ci si immette sulla statale e le cose cambiano, si torna nella normalità, ma occorre una ultima avvertrenza, stare attenti alle biciclette.
A quell'ora e su quelle strade ci sono solo lavoratori agricoli extracomunitari, quelli che al massimo possiedono una bicicletta e vanno in giro come si faceva nelle nostre campagne come dicevano i genitori e i nonni.
Occorre stare attenti però, non tutti sono uguali. Mi sembra, ma é solo una osservazione di uno in macchina, che i pachistani pedalini composti, molto inglesi, rigidi sulla ciclo, le braccia tese verso il manubio, pedalata uguale e regolare, mentre chi viene dall'Africa manifesta sovente una pedalata più allegra, scomposta, irregolare e certamente meno lineare, e a questi si deve stare molto più attenti.
Poi sono se sette, e il mondo torna a essere il solito, quella parte che conosciamo
domenica 22 agosto 2010
CELLULARE o FACEBOOK l'inconscio sul tavolo
Capisco che sia ormai banale, so che é ormai accaduto una infinità di volte, ma suvvia, almeno impariamo dalla storia.
Anche in questo assolato agosto varie storie di coppie che scoppiano e non dal caldo, ma per cellulari lasciati (apparentemente) incustoditi.
L'altro coniuge sente il trillo, peggio ancora se é un figlio/a, legge e scopre messaggi più o meno espliciti che rivelano la tresca.
E quì si avvia il chiarimento e la tragedia, ovvero l'inconscio del "traditore" ha fatto sino in fondo il suo mestiere facendosi scoprire.
Per non parlare delle note lasciate su Facebook, nella credenza di essere furbescamente letti da chi deve, roba da messaggi mafiosi, ma facilmente beccati da coniugi o, peggio ancora, da figli bem più adusi a tali strumenti.
Restano infine i messaggi notturni, ancorché in regime "silenzioso" che tuttavia vengono ugualmente letti dal coniuge che si é svegliato per esigenze "naturali".
Suvvia...alle 19, massimo alle 20, spegnateli i cellulari !!!
Anche in questo assolato agosto varie storie di coppie che scoppiano e non dal caldo, ma per cellulari lasciati (apparentemente) incustoditi.
L'altro coniuge sente il trillo, peggio ancora se é un figlio/a, legge e scopre messaggi più o meno espliciti che rivelano la tresca.
E quì si avvia il chiarimento e la tragedia, ovvero l'inconscio del "traditore" ha fatto sino in fondo il suo mestiere facendosi scoprire.
Per non parlare delle note lasciate su Facebook, nella credenza di essere furbescamente letti da chi deve, roba da messaggi mafiosi, ma facilmente beccati da coniugi o, peggio ancora, da figli bem più adusi a tali strumenti.
Restano infine i messaggi notturni, ancorché in regime "silenzioso" che tuttavia vengono ugualmente letti dal coniuge che si é svegliato per esigenze "naturali".
Suvvia...alle 19, massimo alle 20, spegnateli i cellulari !!!
venerdì 13 agosto 2010
"GOTT MIT UNS" Anche quando piove ???
Un tempo si diceva "piove governo ladro", oggi non più, lo sappiamo già.
Resta il punto della pioggia in agosto, e quì i pareri si dividono.
Chi é al mare magari é seccato, salvo gli accaniti giocatori di carte che tanto per loro importante é giocare ovunque siano e quindi se piove é meglio, le partite durano un giorno.
Chi é in montagna forse é seccato un pò meno, si sa che in montagna il tempo é variabile e poi si può stare a chiaccherare guardando le nuvole che scavallano le montagne e anticipare commenti autunnali, roba da baita che a chi va in montagna piace sempre.
Chi resta in città può sempre dire che la pioggia fa bene ai giardini, che é anche vero, e poi c' é magari una non dichiarata vena sadica e vendicativa verso chi é via e non se la gode.
Poi ci siamo noi, quelli che in campagna raccolgono frutta e se piove é un guaio, perché finché la pioggerellina é sottile continui, ti inzuppi ugualmente ma continui e si può pure provare una certa soddisfazione nel sentirsi eroici.
Però quando piove devi avere alcune avvertenze, ovvero quando il ramo ti rimbalza in faccia devi sputare subito le gocce d'acqua che ti sbattono in faccia, e devi pure sputare gli insetti, specie le coccinelle che arrivano.
Le coccinelle in sé sono simpatiche, ma se le ingoi inavvertitamente quando sono nello stomaco possono sfarfallare, hanno le ali, e se ingoi troppe poi senti le farfalle nello stomaco e se non ti ricordi del principio di realtà magari credi di essere innamorato e non sai bene di chi.
Però se piove forte ti devi fermare e si fermano pure le macchine, i carri, i muletti, che nel fango sprofondano e mica li puoi spingere.
E il giorno dopo non basta che abbia smesso di piovere, perché sguazzi nel fango ugualmente, fai la doccia da caduta acqua nei primi dieci minuti e condisci tutto con la sauna da umidità che sale dal terreno.
Ma allora quando piove Gott mit uns?? o no ?? o dipende da che parte stai ??
E poi la frutta se ne frega dei tempi prestabiliti, se la gode moltissimo dell'acqua che scende dal cielo
Resta il punto della pioggia in agosto, e quì i pareri si dividono.
Chi é al mare magari é seccato, salvo gli accaniti giocatori di carte che tanto per loro importante é giocare ovunque siano e quindi se piove é meglio, le partite durano un giorno.
Chi é in montagna forse é seccato un pò meno, si sa che in montagna il tempo é variabile e poi si può stare a chiaccherare guardando le nuvole che scavallano le montagne e anticipare commenti autunnali, roba da baita che a chi va in montagna piace sempre.
Chi resta in città può sempre dire che la pioggia fa bene ai giardini, che é anche vero, e poi c' é magari una non dichiarata vena sadica e vendicativa verso chi é via e non se la gode.
Poi ci siamo noi, quelli che in campagna raccolgono frutta e se piove é un guaio, perché finché la pioggerellina é sottile continui, ti inzuppi ugualmente ma continui e si può pure provare una certa soddisfazione nel sentirsi eroici.
Però quando piove devi avere alcune avvertenze, ovvero quando il ramo ti rimbalza in faccia devi sputare subito le gocce d'acqua che ti sbattono in faccia, e devi pure sputare gli insetti, specie le coccinelle che arrivano.
Le coccinelle in sé sono simpatiche, ma se le ingoi inavvertitamente quando sono nello stomaco possono sfarfallare, hanno le ali, e se ingoi troppe poi senti le farfalle nello stomaco e se non ti ricordi del principio di realtà magari credi di essere innamorato e non sai bene di chi.
Però se piove forte ti devi fermare e si fermano pure le macchine, i carri, i muletti, che nel fango sprofondano e mica li puoi spingere.
E il giorno dopo non basta che abbia smesso di piovere, perché sguazzi nel fango ugualmente, fai la doccia da caduta acqua nei primi dieci minuti e condisci tutto con la sauna da umidità che sale dal terreno.
Ma allora quando piove Gott mit uns?? o no ?? o dipende da che parte stai ??
E poi la frutta se ne frega dei tempi prestabiliti, se la gode moltissimo dell'acqua che scende dal cielo
lunedì 9 agosto 2010
FARE COSE SEMPLICI
Scriveva il Dr. Jung sull'importanza di fare cose semplici per cercare di essere semplici "e come é difficile essere semplici". Certo oggi ciò ci é molto difficile. Io in agosto, per un mese, non vado né al mare né ai monti, il ché non mi riposerebbe più di tanto, anzi probabilmente mi annoierebbe e non aggiungerebbe nulla all'anima. E così aiuto in campagna, bracciante agricolo a zero remunerazione. Sceglia alle 6, in campo alle 7, raccolta sino alle 12, poi intervallo sino alle 13.30. Un piatto di pasta come si usava un tempo, quando non c'erano diete, poi via a raccoglire di nuovo sino alle 18. Nessun orologio, basta il campanile, nessuna radio o simile, si gode il silenzio, nessun abito solito, ci si veste di vecchio e quasi quasi vien la voglia di stringere i pantaloni con la corda, e poi non c'é bisogno di cambiarsi il giorno dopo.
Si apprezzano i diversi tipi di verde, a seconda delle qualità, si incontrano tante coccinelle, e alla sera sembra di essere stati al mare ad abbronzarsi. Quando si incrocia qualcun altro che raccoglie, o é polacco e non capisce l'italiano, o é marocchino o pachistano e quindi lavora sodo e in silenzio, senza tante espressioni facciali, o é un giovane italiano che parla però solo di rock e quindi é maglia andare via veloci. L'energia che si ricava é tanta, dalla terra, dall'aria, dal sole, dalle piante. La sera si fatica a dormire tanto si é belli "carichi" e la mattina si può sceglier in quale bar prendere il caffè e vedere quelle facce che vedi solo all'alba. Buona estate a chi legge
Si apprezzano i diversi tipi di verde, a seconda delle qualità, si incontrano tante coccinelle, e alla sera sembra di essere stati al mare ad abbronzarsi. Quando si incrocia qualcun altro che raccoglie, o é polacco e non capisce l'italiano, o é marocchino o pachistano e quindi lavora sodo e in silenzio, senza tante espressioni facciali, o é un giovane italiano che parla però solo di rock e quindi é maglia andare via veloci. L'energia che si ricava é tanta, dalla terra, dall'aria, dal sole, dalle piante. La sera si fatica a dormire tanto si é belli "carichi" e la mattina si può sceglier in quale bar prendere il caffè e vedere quelle facce che vedi solo all'alba. Buona estate a chi legge
domenica 1 agosto 2010
L'AMICIZIA
L'amicizia non é altro che un'intesa sul divino e sull'umano congiunta a un profondo affetto. Eccetto la saggezza, forse é questo il dono più grande degli dei all'uomo. C'é chi preferisce la ricchezza, chi la salute, chi il potere, chi ancora le cariche pubbliche, molti anche il piacere.....Infine tutti gli altri beni presentano un solo lato vantaggioso la ricchezza per spenderla, la potenza per essere riveriti, le cariche per ricevere lodi, i pieceri per goderne. L'amicizia invece comporta moltissimi vantaggi. Dovunque tu vada é a tua disposizione, non é esclusa da nessun luogo, non é mai inoppuirtuna, non é mai un peso....L'amicia dunque comporta moltissimi e grandissimi vantaggi, ma ne presenta uno nettamente superiore agli altri: alimenta buone speranze che rischiarano il futuro e non permette all'animo di deprimersi e di abbattersi Cicerone: La vecchiaia l'amicizia
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