martedì 31 luglio 2012

Egregio Signore sulle 23




Innante desidero farle notare che "Egregio" non é formale, giacché come Lei certamente sa, deriva da " ex grege" ovvero "fuori dal gregge" e così amo pensarla.

Raccolgo dunque la Sua gradita sollecitazione, ma invero ciò non mi é facile giacché il caldo estivo non invita alla scrittura quanto all'ozio.

A questo punto però occorre spremere le modeste meningi e disquisire un momento sul PIACERE, termine abusato e sovente utilizzato per parlare di quella stressante attività sessuale alla quale sovente noi umani ci sottoponiamo un pò per dovere, un pò per luogo comune, un pò per salvaguardare la nostra immagine personale e un pò per la incontrollata attività ormonale che ci caratterizza specie in giovane età.
Per quanto mi riguarda la giovane età é passata da tempo e dunque si può fidare nella comprensione della moglie non andando a cercare guai altrove

Il pensiero corre dunque alla capacità che abbiamo, affidata al corpo e alla psiche, di segnalare in anticipo ciò che é potenzialmente causa di aumento spiacevole dell'eccitazione.
Il principio del piacere detta l'evitamento di ciò che può turbare la quiete interna.
Aristotele nella sua "Etica" scriveva di virtù mediana del saggio.
Tracciamo dunque una linea tra piacere e godimento, quest'ultimo, prodotta la scarica, sempre che scarica ci sia, si esaurisce, magari aumentando battiti cardiaci, accelerazione del respiro ecc.
Tutta roba poco salutare.
Il vero modello é il gatto sul divano.

Orbene, a questo punto non sò bene cosa dirle, se non banale cronaca.

Terminato il pur breve periodo marittimo, sono di nuovo in città, e mai come in estate si resta bene in città, poi...noi, quì in Emilia, con la mania di socializzare, abbiamo tutte le sere una possibilità diversa di spettacoli, concerti e altro.

Resta il piccolo privato....oggi, le faccio una confidenza, dopo essere stato alla annuale visita di controllo dal dentista mi son detto " il dentista dice che va tutto bene, quindi posso concedermi qualcosa"
E così, solo soletto, ho deciso che avrei pranzato in mensa presso una vicina polisportiva.
Sa...quelle ,mense tipo Ungheria anni '70, piene di operai ed extracomunitari, dove si respira il popolo, quelli che non sono al mare e forse non ci andranno.
Quei posti dove ancora si legge L'Unità, e il vino é bianco o rosso, senza etichette particolari.
Poi, un mezzo toscano, ed eccomi quì a dialogare con lei che immagino in casa, fuori dai sentieri consueti.
Tra poco andrò in studio, ancora una settimana di lavoro poi qualche giorno di Ozio, il sano Ozio romano, il contrario di Negozio.

Manca una possibile chicca serale, ossia un film, di quelli in bianco e nero, sulle tv locali, poco interrotte dalla pubblicità...vedremo.

Che dirle di più, se non salutarla con stima ??

A presto caro signore sulle 23

domenica 22 luglio 2012

AL MARE SONO STRANE ANCHE LE FORMICHE







Per chi ama ( o è abituato) alle vacanze al mare, il mare è una fede, quindi “la vacanza al mare non si discute si crede” e, come noto la fede non vuole “ragione” o “analisi”
Io rispetto al mare sono laico.
La prima cosa da fare al mare è di vedere dove sono le zone d’ombra, meglio le pinete e affini, e dove è l’edicola più vicina.
Poi acquistati un paio almeno di quotidiani la prima cosa da fare è leggere le previsioni del tempo, se viene dato mare mosso va bene, si evitano bagni e si può leggere il giornale all’ombra dell’ombrellone.
Si paga pegno al vento ma si può dire di essere stati in spiaggia.
In spiaggia è importante andare con ciabatte solide e piuttosto chiuse, agli infradito non sono mai sceso.
Voi avete mai capito perché all’inizio della spiaggia c’è l’apparato per lavarsi i piedi ossia togliere la fastidiosissima sabbia e poi dopo pochi metri verso gli alberghi c’è ancora sabbia così la portate sicuramente nel vostro alloggio???
Data una prima sgrossata al giornale si può dedicare tempo alla osservazione.
E’ importante tenere alcuni articoli e la rifinitura dei giornali per il pomeriggio, quando le ore non passano mai.
Quanto alla osservazione occorre subito precisare che non si tratta di slumare le fanciulle o le signore, giacché come noto nulla è più brutto dell’umanità semi ignuda al mare, direi anzi che una sola fanciulla in una settimana, meritava un buon voto.
Se qualcuno fosse leggermente in agitazione sessuale...a questo qualcuno non saprei cosa dire, a me piacciono a tinta unita, se devo pensare a una donna che non sai se stai attraversando una striscia pedonale.....
Molte altre sculettavano sulla battigia ma non valeva la pena agitarsi.
In compenso i signori larghi e abbondanti anche in giovane età abbondano, il ché mi fa sentire quasi normale – non è poco – in questa società dove per far felice una persona, incontrandola, gli devi dire “ ma sei dimagrito??” anche se non è vero.
In spiaggia si vedono cose strane:
folle dantesche che camminano avanti e indietro senza tregua
anziani signori che corrono o camminano (secondo loro) svelti e molto impegnati e possono arrivare nel regno dei cieli belli in forma
madri che comprano il “cocco bello” ai figli sfidando la gastroenterite
Poi ci sono i “vicini di ombrellone” che accosti necessariamente per seguire l’ombra, e qui vi sono varie tipologie:
arrostiti, quelli che stanno sempre al sole
donne impossibili, quelle che parlano della nuora o dei nipoti a volume altissimo
le madri che dicono scemenze ai figli, tipo “se ti allontani viene il lupo”
Da non dimenticare quelli che esaltano il ristorante dove "hanno fatto una vera mangiata di pesce favolosa!!!" e guai a ricordare che in questa stagione é in vigore il fermo pesca e quindi quello che hanno mangiato, buono certo ma di certo surgelato.
Vero é che il surgelato del mare non é come quello di città.
Non resta che ritirarsi in buon ordine in pineta, poca gente, fresco, natura per quanto possibile, aspetterà le orde che ciabattando fanno transumanza dalla spiaggia al pasto.
Qui una scoperta che per ora mi resta misteriosa.
Vicino alla panchina un formicaio, piccole, velocissime, si muovono a scatti, e io sono preso da un istinto regressivo infantile e sminuzzo briciole di pane.
Loro che fanno?? Manco le considerano !!
Ma come ? tutte le formiche conosciute si affannerebbero a portarle nel formicaio ben liete di quella manna.
Deluso ma non domo mi sono procurato un sacchetto di zucchero al bar, ho sparso con cura e loro…nulla, come se non avessi dato nulla !!!
AL MARE SONO STRANE ANCHE LE FORMICHE

mercoledì 11 luglio 2012

LE FERIE SONO FINITE - Vado al mare




Cari lettori, le ferie sono finite!!!
Vado al mare per alcuni giorni, vado a godere del caldo, della scomodità delle sedie a sdraio, della sabbia nei piedi che non se ne va via del tutto nemmeno alla seconda doccia.
E te la ritrovi comunque a letto.
Vado a godere della vista dell'umanità quasi ignuda, e nulla di più orrendo si può immaginare.
Vado a vedere quei podisti, magari di una certa età che camminano seri e perfino corrono - ma lentamente - per tenersi in forma e morire atletici.

Vado a vedere quelle - rare - fanciulle che sono talmente, ma talmente da non fare arrapare nessuno.

Vado a godere di quelle torme di bimbi urlanti del soggiorno estivo "figli dei ferrovieri milanesi".....chiamate Erode!!|!

Fortunatamente c'é anche una pineta e una edicola, almeno quelle.

Baci e abbracci, tra non molto tornerò a casa a rilassarmi.

lunedì 9 luglio 2012

RILANCIO per solidarietà

Rilancio su invito di Galardiel un post del quale potrete vedere le foto.
poco da commentare, la notizia mi era nota, come l'ignoranza che nei secoli ha fatto compiere inaudite scempiaggini.
Si può dibattere sulla "fede" e sulla "verità" che si porta dietro, ma sempre crimini contro l'umanità restano.

Per vederne di più


http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/07/timbuctu.html?
> utm_source=BP_recent

Anche i talebani distrussero i Buddha giganti di Bamyan a cannonate. Se non altro , però si trattava dei monumenti di una religione per loro "idolatra" e antecedente all'Islam. Ansar Dyne, i " Difensori della Fede " vicini ad Al Qaeda che stanno contendendo il nord del Mali ai separatisti Tuareg del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (Mnla), hanno invece iniziato a radere al suolo monumenti islamici. Ma la loro è un' ispirazione iconoclasta derivante dal rigore wahabita al potere in Arabia Saudita, per cui anche le forme di venerazione islamica diverse dalla loro sono idolatria pagana.

Il tutto poi a Timbuctù "regina delle sabbie", "perla del deserto", "Firenze del Sahara", "città dei 333 santi".
Un luogo dall'architetura magica e dagli intonaci multicolori che ricorda i tempi medioevali in cui l'impero del Mali era il potente tramite delle rotte carovaniere che portavano nel Magreb ed in Europa l'oro, l'avorio, le spezie e le altre ricchezze dell'Africa Occidentale.

" Oltre alle sue grandi moschee, la città conta anche 16 cimiteri e mausolei che erano componenti essenziali del sistema religioso nella misura in cui, secondo la credenza popolare, erano il rifugio che proteggeva la città da tutti i pericoli" è scritto nel sito dell'Unesco. Di lì si era anche diffuso a sud un Islam inculturato e tollerante che, con sorpresa del " Marco Polo islamico " Ibn Battuta permetteva alle donne di scoprire non solo il viso ma addirittura il seno, e accettava la venerazione dei santi sufi.
Proprio tre dei mausolei sacri all'Islam sufi sarebbero stati già distrutti dai fanatici jihadisti, tra cui quello particolarmente importante di Sidi Mahmoud, risalente al XV secolo, e già profanato dai qaedisti a maggio.
" Oggi, nel momento in cui vi parlo, gli islamisti di Ansar Dine hanno finito di distruggere il mausoleo del Santo Sidi Mahmoud, hanno rotto e fatto cadere il muro" ha raccontato tra le lacrime all'agenzia France Presse un testimone, che ha chiesto di restare anonimo, " E' molto grave" , ha aggiunto. Come un gruppo di fondamentalisti ultraprotestanti che si impadronisse di Assisi e iniziasse a sfasciare tutto ciò che è legato al culto di San Francesco..




Proprio conoscendo la loro mentalità, quando si era saputo che gli Ansar Dine erano diventati i nuovi padroni di Timbuctù l'Unesco aveva iniziato a mandare avvertimenti, che una città dichiarata nel 1988 Patrimonio dell'Umanità non venisse danneggiata. E giovedì avevano dichiarato che proprio per la guerra in corso Timbuctù andava considerata "Patrimonio dell'Umanità in pericolo".
L'effetto è stato esattamente il contrario: i difensori della Fede si sono messi a distruggere i mausolei proprio per dimostrare che loro fanno esattamente come gli pare. Da quello che ha detto il loro portavoce, non è che un assaggio: la loro intenzione, "a Dio piacendo", è di non lasciare pietra su pietra di nessuno dei 16 tra templi, santuari e cimiteri della città. " Gli islamisti hanno detto che , visto che l'Unesco vuole immischiarsi nei fatti loro, mostreranno di cosa sono capaci ", hanno pure riferito i testimoni, i cui racconti riferiscono inoltre di jihadisti che si avventano sui santuari armati di pale e picconi.