Mi ha scritto Maria, Francesco non ancora, ma la cosa non mi stupisce, le donne sono più coraggiose, per loro Eros fa parte della vita, gli uomini combattono più spesso con Logos.
Maria ha letto il post, non so come né da chi lo ha saputo, ma lo ha letto.
Ha confidato di aver fatto un pò fatica a cogliere subito il virgolettato "sa io non ho studiato" ha detto per scusarsi, "però le mando una canzone che credo voglia dire le stesse cose. E' un pò lunga e non so se avrà la pazienza di ascoltarla tutta, o vorrà pubblicarla sul suo blog"
Maria aveva molta voglia di far sapere al mondo cosa prova ora, molta paura ma anche molta voglia.
Io me la immagino dietro al banco del suo negozio, oppure con la sporta della spesa in mano, o anche a stirare o a sgridare le figlie ancora adolescenti, o a discutere sull'ora di rientro.Me la immagino guardare il marito, una brava persona, di quelli che credono che la vita sia tranquillità condita con le solite buone cose e la immancabile TV
Ma la immagino anche ridente...con lui.
Grazie Maria, pubblico certamente e lascerò ai lettori decidere se avranno la pazienza di ascoltarti
venerdì 31 agosto 2012
Mi ha scritto Francesco
Mi ha scritto Francesco
E si sente che ha letto, si sente che va di Logos e di cuore perché nella lunga mail ha citato subito Socrate “Amore è un demone che sta tra i mortali e gli immortali”.
Ha certamente letto e riletto i vostri commenti, lo hanno fatto sentire un poco in colpa ma si è avvalso anche di quelli che gli è parso lo capiscano.
Mi ha fatto notare come l'argomento abbia toccato nel profondo.
Scrive del suo desiderio di non fare male a nessuno, è consapevole che può apparire come uno che “stà in due scarpe”, ha timore che la sua storia emerga, non vorrebbe far saltare tutto.
Più volte ha cercato di immaginarne le conseguenze, gli amici che mai si aspetterebbero un gesto di rottura, il dolore che darebbe alla moglie, lo stupore di chi lo conosce come "volontario" di lungo corso.
Per lui il rapporto con Maria non è “una storia” che come tante “storie” che cominciano e finiscono, cita Rougemont (che confesso di non conoscere) quando scrive che “la fedeltà è assurda almeno quanto la passione ma dalla passione si distingue per un costante rifiuto di subire i suoi estri, per un costante bisogno di agire per l’essere amato, per una costante presa sul reale”.
Ma anche si chiede quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza.
Francesco ha studiato e letto e ricorda quando, parlando con uno psicologo – ironia del mio mestiere è anche andato per un anno da uno psicologo - questi gli disse “ha letto troppo e non sta abbastanza male -.
Non vuole rinunciare a Maria, nella sua giornata la pensa spesso, la vede con sé in tante situazioni, non sa dire se la ama come comunemente si dice, pare anzi che non l’abbia mai detto a lei, sa che gli è necessaria per vivere meglio, per vedere il futuro con occhi e cuore diverso.
"quando la aspetto" scrive, "sento tanta emozione e ansia che svaniscono quando la vedo e guardo i suoi occhi e il sorriso"
In questo periodo sul lavoro lo trovano più sereno, più vivace e propositivo, a casa è più rilassato, protegge la famiglia con animo diverso, ma quando si corica si chiede perché Maria non è lì con lui e parla con lei a lungo prima di addormentarsi.
Cita Gabriella Turnaturi nel libro “Tradimenti” – legge Francesco – “ quando lei o lui iniziano un viaggio fuori dal “noi”, solo per le attese sociali, solo per i precetti religiosi tradiscono, mentre in realtà salvano la loro individualità dall’abbraccio mortale del “noi” che non emancipa, non consente né crescite né arricchimento e neppure parole da scambiare che non siano già dette o già sapute prima che siano pronunciate”, e con questo ricorda i grigi pranzi di famiglia, gli argomenti pre-confezionati che tiene in serbo per quando la conversazione langue.
E quanto invece parla con Maria, un fiume che non ha modo di esaurirsi causa il poco tempo che possono utilizzare, e in quel poco tempo a volte stanno solo abbracciati, non pensa al sesso come prima cosa, anzi confessa con pudore che le prime volte non c’è neppure riuscito, e si è molto vergognato, ma Maria lo ha reso felice quando con calma accogliente gli ha fatto capire che non era quello un problema rivelandogli quella che lui chiama "l'intelligenza della vita" mentre lui teme di aver esercitato solo quella degli studi e delle letture.
Mi ha messo tenerezza pensare a lui, 50 anni, tanti di matrimonio, turbato come un ragazzino, ma un ragazzino che sa, che conosce, che è solido e fragile.
Al termine della lunga mail ha scritto che posso pubblicare di lui e ha voluto mandarmi una canzone, in risposta a Maria.
P.S.
Chi vuole prepari le pietre da scagliare
giovedì 30 agosto 2012
AMORE E DINTORNI
Avevo promesso di scrivere sull’amore e le promesse vanno mantenute.
Sorge però un problema…la definizione di amore, e qui si potrebbe chiudere subito il post giacché se non si vogliono scrivere le solite ovvietà o sdolcinature non si sa bene cosa sia l’amore.
Ho pensato anche che un povero psicologo di provincia è meglio non esponga personali teorie pena far la figura del cioccolataio (modo di dire modenese)
Pertanto mi farò aiutare da Socrate, Platone, Freud, Jung, Craig, Galimberti, Gaber Francesco e Maria.
A parte Francesco e Maria gli altri dovreste conoscerli o averli almeno sentiti nominare.
F) Francesco si é laureato in economia, è un buon impiegato di una grande e nota azienda, ha 50 anni, moglie e due figli, conduce una vita ordinata e normale, si interessa della vita sociale, fa volontariato, ed è quello che generalmente si dice una brava persona e un buon padre di famiglia nonché un bravo marito.
Avrebbe voluto una vita più vivace affettivamente ma ormai si è adattato e tiene per sé i sogni.
M) Maria ha 48 anni, sposata con due figlie, commessa in un vecchio negozio della città e anche lei è quella che si dice una brava moglie e una buona madre, senza grilli per la testa, coltiva piccoli interessi personali e ha fatto del dovere e della fedeltà la sua bandiera, viene additata come moglie modello.
“La scelta del coniuge è di solito guidata da motivazioni inconsce, istintive: La mancanza di consapevolezza produce indifferenziazione, e la conseguenza pratica è che l’uno presume che l’altro abbia una struttura psicologica identica alla sua……..più è vasta la inconsapevolezza più la libertà di scelta in fatto di matrimonio è limitata”
F) Mi scusi signora non volevo passarle davanti, tocca a lei
M) No No non si preoccupi, ho tempo, mi servono solo 4 o 5 cipolle di Tropea, domani è domenica e posso mangiarle
F) Beh…le dia anche a me già che le prende per la signora, magari mia moglie brontola un po’ ma poi……
M) Ma sono così buone, sua moglie non dovrebbe brontolare
F) Non dica così signora sennò le chiedo di sposarmi qui di fronte a tutti
“ l’amore non è tanto un rapporto con l’altro quanto una relazione con l’altra parte di noi stessi, quindi un cedimento dell’Io per liberare in parte la follia che lo abita…..per il solo fatto di esserci accanto l’altro ci concede di perderci nella nostra follia e di riprenderci”
F) – al bar del rione – Signora lei è quella della Tropea, come è andata la cipollata?? Mi permette di offrirle il caffè??
M) Ma no lasci…non sono abituata……chissà cosa pensa la gente… lei mi fa sorridere
Due mesi dopo, e dopo alcuni incontri fortuiti in quartiere F ha osato chiedere a M di bere qualcosa assieme all’uscita di lei dal negozio.
Seriamente titubante M ha accettato, però alle 18, non certo le sera, non potrebbe permetterselo, e poi cosa direbbe a casa???
Anche lui non saprebbe che dire a casa ma l’incontro è stato piacevole, confidenziale, sincero
F) Maria posso darti del TU ???
M) Ma io non riesco, lei ha studiato, figurarsi, io una commessa che è andata poco a scuola, lei è un dottore
F) Ascolta Maria, non neghiamo che almeno ci siamo simpatici, potremmo osare una pizza una sera??qualcosa ci inventeremo, mica voglio sposarla o scappare di casa!!
Il primo bacio era rubato, veloce, adolescenziale, ma entrambi tremavano, poi avevano passeggiato tenendosi sotto braccio e raccontando ognuno di sé.
Per entrambi il rientro a casa era stato pesante, la solita bugia – una pizza con amici –
Poi….poi lei si era abbandonata tra le sue braccia, o meglio si erano abbandonati nelle braccia l’uno dell’altro, in silenzio, ascoltandosi, non avevano neppure pensato di fare all’amore, era altro quello che cercavano, lo cercavano da molti anni, anzi credevano di aver smesso di cercarlo.
“passione vuol dire patire l’altro, soffrire la vertigine che la mia possibilità di trascendermi dipende dalla libertà dell’altro. Per questo la passione si accompagna al turbamento che non è prodotto dal disordine delle passioni ma dal confuso presentimento che l’altro può disporre di me, può accogliere così come può rifiutare il naturale desiderio del mio corpo di trascendersi in altro”
F) Maria come sei bella, come fai a essere così bella??? Così femmina???
M) Ma non è vero, sono brutta, poi per me è normale essere così, tu mi dici delle cose…bada che poi mi monto la testa!
F) Maria è terribile tornare a casa, io le voglio bene, non vorrei mai farle del male, mi ha dedicato tanti anni della sua vita, ma tu…tu sei altro
“ci sono ottime ragioni per cui siamo interessati al degrado dell’amore. La prima ragione è l’impotenza psichica di cui parla Freud a proposito dell’autolimitazione che noi operiamo nella nostra capacità di desiderare e di sostenere il desiderio. Privo di desiderio l’amore garantisce tenerezza, intimità, sicurezza ma non prevede l’avventura, la tensione e il senso del rischio che alimentano la passione. E questo perché l’amore che nasce sotto il segno della stabilità e dell’eternità vuole ciò che il desiderio rifiuta”
F) Maria dobbiamo andare, dobbiamo essere a casa ad un orario decente, fermati, smettila, rivestiti, sei stupenda Maria, perché ti ho incontrato a 50 anni???
M) Ti ricordo però cosa mi hai detto di aver letto??? “l’idealizzazione è terribilmente pericolosa quando ci si innamora, ci impoverisce perché tutto ciò che ha valore è collocato nell’altro”
F) Maria se andassimo a vivere assieme ???
M) Sei pazzo?? E i nostri figli?? Non posso, non posso, lasceremmo dietro di noi una scia di dolore immenso, non potrei essere felice sapendo che altri soffrono
F) Maria ancora 5 minuti, lasciati guardare prima di rivestirti, sei così bella!
M) No dai mi metti in imbarazzo, non è vero che sono bella, ho dei chili in più!
“il pudore è un tentativo di mantenere la propria soggettività in modo da esser segretamente sé stessi in presenza degli altri. E qui l’intimità si coniuga con la discrezione nel senso che “essere in intimità” con un altro significa “essere irrimediabilmente nelle mani dell’altro”
F) Quando potrò rivederti Maria ?? non riesco a pensare che trascorrano una decina di giorni senza toccarti o baciarti, penso ai nostri matrimoni e mi sembrano assurdi, abbiamo finto per anni e non volevamo dircelo e ora…ora che possiamo?? Che vigliaccheria!!
“allora la domanda che sorge è la seguente: il matrimonio ha qualcosa a che fare con il benessere o con la salvezza?? E’ un istituto di salvezza o di benessere? Il matrimonio questo opus contra naturam è un percorso di individuazione o una via verso il benessere?”
M) Francesco ma tu chi sei??? Dove eri sino ad oggi ??? quando faccio l’amore con te non so più dove sono o chi sono
F) non dire nulla Maria, non so ancora se tu sei un sogno o una realtà, so che senza di te non posso stare, so che tu hai materializzato quello che non credevo esistesse….come è dura tornare a casa….sai Maria che ancora mi stupisco di come con
te mi lascio andare, mi lascio guardare e toccare
“il potere individuativo della sessualità appare nell’intenso incontro d’amore tra un uomo e una donna, nella fusione momentanea che si compie con l’atto d’amore. Questa esperienza che ogni volta tocca l’individuo nel profondo, non può essere interpretata esclusivamente come un accoppiamento di tipo biologico. Questo formidabile evento, in cui l’uomo e la donna si uniscono nel corpo e nell’anima, deve essere considerato un simbolo vivente del ‘mysteriun coniunctionis’, la meta del percorso di individuazione”
F) Maria essere dentro di te è un modo per continuare a dirti quello che le parole non riescono, Maria lo capisci riesco a spiegarmi almeno un poco?
M) Amore mio si, tu senti quello che sento io
“nella sessualità infatti il gioco è più alto perché la meta non è il godimento dell’Io ma il suo perdersi in quelle regioni dove la parola è affidata a quell’alterità che abbiamo rimosso quando la costruzione di sé richiedeva contenimento e ordine”
Francesco e Maria vivono quello che possono, gestiscono come sempre i loro figli, i coniugi rispettivi, i parenti, gli amici, lavorano, sono brave persone, come tutti li hanno conosciuti.
Soffrono di non vivere assieme, hanno ancora paura di rischiare di essere felici per la prima volta nella vita.
martedì 28 agosto 2012
Franco Battiato La Stagione dell'amore
Prima o poi cercherò di scriverne, ben sapendo che le parole non sanno dire più di tanto
Prima o poi cercherò di parlarne
Prima o poi cercherò di parlarne
lunedì 20 agosto 2012
DANNATI INGLESI precisi, ironici, gentili, persino puliti
Come vi é noto sono stato a Londra ove non andavo da anni,ma non aspettatevi le solite foto, quelle le conoscete giò.
E i dannati inglesi???
Precisi, arrivi alla metropolitana o ai bus e quelli sono puntuali.
Noi italiani abituati al circa facciamo fatica a credere che quello che si legge sul tabellone é vero.
Gli autobus e i metrò sono tutti uguali, arrivano a minuti l'uno dall'altro e sono precisi, se sul tabellone c'é scritto che il tuo arriva alle 15,03, é inutile prendere quello delle 15,02, anzi sbagliato, devi fidarti che il tuo arriva agli 03, non siamo in Italia.
Mi fanno impazzire i negozi speciali, quello ad esempio delle caramelline di cioccolato M e M's.
Da noi trovi i pacchetti dal tabaccaio, a Londra un palazzo di 4 piani tutto pieno di ogni idea la più stravagante sulle caramelline.
Da divertirsi come dei bimbi.
I dannati inglesi non esibiscono scritte sui muri, forse in periferia, ma in larga parte della città tutto pulito, perfino le panchine, che si permettono di avere braccioli con varie fogge.
Sono pure gentili, ti aiutano, chiedono se hai bisogno, ma sempre in inglese e tu non capisci nulla se non lo sai davvero bene.
Però la guerra l'hanno vinta loro e quindi.....
In metro per ben tre volte qualcuno si é alzato per farci sedere....o si vede che siamo più vecchi di quanto crediamo oppure ancora si usa da quelle parti.
Poi hanno delle idee, tipo far costruire la "scheggia" grandissimo grattacielo modernissimo nella zona del ponte di Londra.
Vecchio e nuovo si fondono molto bene, da noi credo sarebbe impensabile quasi ovunque.
Sono perfino puliti gli inglesi, faticosamente si trova un cestino per il pattume e difficilmente si trova pattume abbandonato.
Sono ironici i dannati inglesi, ma poi con i castelli tipo Windsor e le guardie a cavallo ti fanno capire che sono ancora un pò imperiali, altre che regno d'Albania come si diceva noi un tempo.
Sono anche free gli inglesi....come vorrei avere delle scarpe come quelle che ho visto, da portare con disinvoltura.
Nei grandi magazzini da noi si vende salame, là anche opere d'arte.
E persino nelle antichità che hanno portato dal lontanissimo oriente e dalle ancor più lontane civiltà sono ironici
E i dannati inglesi???
Precisi, arrivi alla metropolitana o ai bus e quelli sono puntuali.
Noi italiani abituati al circa facciamo fatica a credere che quello che si legge sul tabellone é vero.
Gli autobus e i metrò sono tutti uguali, arrivano a minuti l'uno dall'altro e sono precisi, se sul tabellone c'é scritto che il tuo arriva alle 15,03, é inutile prendere quello delle 15,02, anzi sbagliato, devi fidarti che il tuo arriva agli 03, non siamo in Italia.
Mi fanno impazzire i negozi speciali, quello ad esempio delle caramelline di cioccolato M e M's.
Da noi trovi i pacchetti dal tabaccaio, a Londra un palazzo di 4 piani tutto pieno di ogni idea la più stravagante sulle caramelline.
Da divertirsi come dei bimbi.
I dannati inglesi non esibiscono scritte sui muri, forse in periferia, ma in larga parte della città tutto pulito, perfino le panchine, che si permettono di avere braccioli con varie fogge.
Sono pure gentili, ti aiutano, chiedono se hai bisogno, ma sempre in inglese e tu non capisci nulla se non lo sai davvero bene.
Però la guerra l'hanno vinta loro e quindi.....
In metro per ben tre volte qualcuno si é alzato per farci sedere....o si vede che siamo più vecchi di quanto crediamo oppure ancora si usa da quelle parti.
Poi hanno delle idee, tipo far costruire la "scheggia" grandissimo grattacielo modernissimo nella zona del ponte di Londra.
Vecchio e nuovo si fondono molto bene, da noi credo sarebbe impensabile quasi ovunque.
Sono perfino puliti gli inglesi, faticosamente si trova un cestino per il pattume e difficilmente si trova pattume abbandonato.
Sono ironici i dannati inglesi, ma poi con i castelli tipo Windsor e le guardie a cavallo ti fanno capire che sono ancora un pò imperiali, altre che regno d'Albania come si diceva noi un tempo.
Sono anche free gli inglesi....come vorrei avere delle scarpe come quelle che ho visto, da portare con disinvoltura.
Nei grandi magazzini da noi si vende salame, là anche opere d'arte.
E persino nelle antichità che hanno portato dal lontanissimo oriente e dalle ancor più lontane civiltà sono ironici
giovedì 9 agosto 2012
sabato 4 agosto 2012
VEDI CARA
LA MIA ABISSALE INCOMPETENZA INFORMATICA MI IMPEDISCE DI RIPORTARE IL VIDEO CON LA CANZONE DI GUCCINI, QUINDI RIPORTO IL LINK E IL TESTO
Dedicata alle mogli, alle fidanzate, alle compagne, alle amiche, a tutte quelle che usano il cuore e l'Anima
http://www.youtube.com/watch?v=rUAixFKAHew
Testo
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire
è che cambio un po' ogni giorno, è che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo
come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Vedi cara, certe crisi son soltanto
segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara certi giorni sono un anno,
certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara le stagioni ed i sorrisi
son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Non capisci quando cerco in una sera
un mistero d' atmosfera che è difficile afferrare,
quando rido senza muovere il mio viso,
quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare,
quando sogno dietro a frasi di canzoni,
dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà...
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Non rimpiango tutto quello che mi hai dato
che son io che l'ho creato e potrei rifarlo ora,
anche se tutto il mio tempo con te non dimentico perchè
questo tempo dura ancora.
Non cercare in un viso la ragione,
in un nome la passione che lontano ora mi fa.
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Tu sei molto, anche se non sei abbastanza,
e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi,
tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco,
tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora e così non spaventarti
quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua!
Sii contenta della parte che tu hai,
ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento,
per sentir che ciò che cerco non è il nuovo o libertà...
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Tuttavia qualcuna che capisce c'é sempre, non serve aver studiato, basta il cuore
DA QUESTE NON SI FUGGE
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