domenica 26 settembre 2010

AMORE E MATRIMONIO 1

Ho visto ancora una volta il "tradimento", un colpevole e un innocente che non si spiega ciò che é avvenuto.
E spesso non se lo spiega neppure il colpevole.
Due categorie inutili, da superare.
Possiamo cercare di capire, ma certo é difficile quando brucia la passione o la perdita.
Ma nel "tradimento" c'é l'emergere del desiderio, un muoversi verso un punto di perdita, di non ritorno o di ristrutturazione se si é capaci di andare avanti davvero con motivazione forte.
Desiderio che é opposto alla stabilità.
Per questo l'amore matrimoniale tende a spegnere i desideri o a spostarli nell'immaginazione...finché regge.
Tanti chi prima chi dopo, tendono alla difesa del già costruito, limitandosi, se riescono alla "avventura".
Ma in questo occorre essere bravi direi "freddi" e consapevoli che l'inconscio tenderà a farci scoprire se saremo sentimentalmente segretamente coinvolti.
E allora si capirà chi é preparato e chi no.
Riusciamo a conciliare avventura e stabilità?
Sì é possibile ma difficile, occorre conciliare la quotidianità con un mutamento continuo che richiede intelligenza, complicità, capacità di reggere verità esterne e interiori, nulla di facile dunque.
Quanti cambiamenti dell'altro ignoriamo pur di assicurarci o credere di assicurarci un partner stabile ?
Quante volte non vogliamo vedere sperando che "il tappo tenga" ?
Difficile per una coppia, in specie per chi si ritiene dalla parte del giusto accettare l'idea che il tradimento possa avere una sua utilità se riposizionail rapporto su una base diversa.
Inutile dire "vorrei la mia donna/uomo di prima", se così fosse si rimanderebbe solamente una ulteriore probabile deflagrazione o si avvicinerebbe una buona depressione.
Ne parleremo ancora

sabato 25 settembre 2010

Il mitico GIULIO

Chiariamo subito, Giulio é un cane Cow Cow, tutto il quartiere lo conosce da anni.
A un certo punto della mattina lo si trova sdraiato davanti alla macelleria più sontuosa della zona, ma sta lì svagato, come suo solito, incurante, apparentemente, della macelleria, non la guarda, é rivolto verso la strada, non si sa neppure se poi il macellaio gli allunga qualcosa, lui sta lì, una sosta di routine, così come i pensionati sostano nella panchine a guardare chi passa.
Giulio é un pensionato a tutti gli effetti, ne ha l'età, chi lo conosce non saprebbe dire da quanto tempo lo si incontra.
Giulio attraversa la strada con calma. sempre a passo lento, ma prima guarda e non gli é mai capitato nulla.
Alcuni anni fa incontrai la padrona, una buona signora che abita in una villetta e le chiesi come mai lo lasciava andare così tranquillamente in una zona ove le strade sono di scorrimento con tutti i rischi che ciò comporta, e rimasi sorpreso e conpiaciuito alla risposta.
Perché Giulio non lo si può tenere in cortile, lui dopo un pò scava sotto la rete e se ne va a zonzo, salvo tornare quando ne ha voglia.
Passeggia per il quartiere.
Questa mattina ero alla finestra del mio studio, abbastanza lontano dalla macelleria conosciuta e vedo Giulio che passa
La cosa bella é che nelle villette della zona vi sono altri cani che a vederlo si scatenano e abbaiano a più non posso, ma lui nulla, li ignora, passa davanti alla cancellata e neppure gira la testa, non fa neppure la pisciatina di rito, semplicemente fa i fatti suoi.
Oggi ha anche ignorato un gatto che al suo passaggio si era tutto arruffato.
Il mitico Giulio vive la sua vita, passa tranquillo, senza mai accelerare il passo, meditabondo, osservatore distaccato di chi ha già visto tutto e non teme più nulla.
Da tempo non lo incontravo e lo davo per morto, o di vecchiaia o travolto in una delle sua attraversate di strada, invece no Giulio é ancora in giro, tranquillo, distaccato, sapiente, lontano.
Mitico Giulio, c'é da imparare da lui.

martedì 21 settembre 2010

APPUNTI DI VIAGGIO IN SPAGNA

Ci siamo concessi una settimana di vacanza in Spagna, meta Santiago di Compostela. Non un pellegrinaggio quanto il desiderio di vedere un luogo tanto nominato. Santiago é in Galizia, ma quì la prima sorpresa, ossia per una paio di giorni mi sono chiesto se ero in Spagna o in Danimarca. Accostamento forte ?? Non credo, credo piuttosto che la Galizia stia alla Spagna come il Trentino sta all'Italia e, se devo giudicare da quanto si vede, la Spagna, come si dice in linguaggio sportivo....ci da dei punti.
Strade ampie, larghe, scorrevoli, che sino ad una dozzina di anni addietro non erano ancora sulla carta, ottime autostrade gratuite, segnalazioni ovunque e ben calibrate. Se poi siete pedoni e vi affacciate al ciglio della strada nei pressi delle strisce pedonali tutti si fermano, e se tu ti eri solo accostato devi fare ripetuti cenni all'automobilista di turno perché quello si riavvii. Ho noleggiato una macchina e ho percorso quasi 1000 km in giro per Galizia e dintorni, e siccome per godermi il paesaggio andavo lentamente, dietro di me si formava spesso una piccola colonna che avevo cura di smaltire accostando a destra....nessuno ha mai suonato o sfarfallato. Danimarca , Svezia o Spagna ?? Cittadine e paesetti molto ordinati, puliti, ricchi di indicazioni e segnali, ampie zone pedonali,gente pronta ad aiutare con informazioni e persino ad accompagnare per brevi tratti, e infine....strade pulite o largamente pulite, difficile vedere cartacce o mozziconi sparsi nelle strade.
Immagine troppo idilliaca si dirà ?? Io questo ho visto. Solo a Santiago, nella parte centrale della città frequentata da migliaia di pellegrini si vede la bottiglia di plastica a terra. Ma anche quì, a parte alcune strade centrali affollatissime, basta spostarsi di poco che ritorna la calma, talvolta il silenzio.
E la sera i monumenti non sono illuminati a giorno, vorranno risparmiare e probabilmente anche rispettare.

venerdì 10 settembre 2010

NUVOLE

Arrivano
scavalcano le montagne
come un antico esercito
inarrestabile
ma ancora non è tempo
non fumano i camini
pattuglie di pioggia sottile
portate ovunque dal vento
vagano per le valli
colpiscono i muri
precisi, di legna
gli alberi ancora verdi
annusano l’autunno
fugaci alberghi dell’estate
sarà tempo, a breve
di ripiegare
vicino ad una fiamma

Il taglio

Gesti lenti
antichi pensieri
sui rami a terra
cala la roncola
senza durezza
il gesto misurato
dall’esperienza, dall’età
tac tac tac
non si perde il suono
resta vicino
tra il vecchio e l’albero
lento il procedere
ogni qualche ramo
il vecchio siede
aspetta
le forze si ricompongono
non v’è fretta
non incombe l’inverno
attorno fiori
aggiungono splendore
alla nuova primavera
stanchezza
alle braccia del vecchio

lunedì 6 settembre 2010

Baruh Abbà

Baruh abba be Scem Ado nai

(Benedetto chi viene nel nome del Signore)

domenica 5 settembre 2010

Segnalazioni - "I baci non dati"

" I baci non dati " di Ermes Ronchi, edizioni Paoline
Piccolo e inusuale libro scritto da un religioso, ove si affronta il tema dell'amore in termini laici, garbati, densi di affetto trattando il tema dell'amicizia.
Nella prefazione scrive " Chi ti tocca é entrato in te, ormai lo ospiti in casa, traccia solchi, lavora il tuo terreno, estirpa radici, porta semi, sollecita e risveglia le sorgenti della vita.
Soltanto quelli che ti toccano sono in grado di cambiarti la vita.
L'amico é amico perché ti tocca, disarmato e disarmante.
La dove puoi lasciarti toccare dall'altro e toccarlo, lì puoi dire di essere te stesso, avendo lasciato cadere ogni maschera.
Questo é il miracolo da implorare sempre, qualcuno che sappia toccare il cuore"

Dedicato a chi si sente solo....ma non é vero

sabato 4 settembre 2010

AUTUNNO DUE

Nuvole scure
si affacciano dalle montagne
sono tornate

si muovono lente
quasi a controllare
a chiedere alla valle

Scendono lungo i boschi
ancora non osano
ancora non è tempo

lasciano qualche brandello
come giovani che indugiano
nel seguire gli anziani

I monti cambiano le vesti
non hanno fretta
sono amici del tempo

mille volte hanno visto
mille volte hanno fiutato
mille volte si sono imperlati

Dai comignoli fili di fumo
discretamente testimoniano
anche gli uomini preparano

Guardo
e mi lascio guardare
sono ancora al mio posto

venerdì 3 settembre 2010

AUTUNNO UNO

Schegge di pioggia
sottile, delicata
vola, accarezza
sfiora, ricorda
ormai viene autunno
ci si deve preparare