sabato 30 aprile 2011

DOMENICA IN ARRIVO - GIORNO DI TEOLOGIA

Domani é domenica, prepariamoci, e quì mi ricordo una vecchia storiella dei tempi passati.

In una cittadina che potete collocare dove più vi piace si trovano due conventi, uno di modesti fraticelli francescani ed uno di dotti e studiosi gesuiti.
I due gruppi , pur nell'amore cristiano erano un pò distanti mentalmente l'uno dall'altro, e quando qualcuno di loro incrociava l'altro si guardavano un pò in cagnesco.
In particolare un dotto gesuita che amava passeggiare elegantemente per il corso principale con importanti libri sotto al braccio, ironizzava sempre quando incrociava un fraticello cercatore che girava con la bisaccia e l'abito stazzonato.
Battute ironiche e arrabbiature conseguenti del fraticello che, non potendo più sopportare un giorno affrontò il gesuita dicendo in un incerto italiano "cosa credi, solo perché voi studiate sempre!! anche noi sappiamo di teologia!"
Il gesuita colse la palla al balzo e visto che altri cittadini ascoltavano rimandò " Allora ti propongo una pubblica sfida su un argomento teologico, domani, quì sulla via principale di fronte a tutti !"
Il fraticello non poteva tirasi indietro, ma accortosi della gaffe rimediò dicendo " Va bene...però...però...la facciamo muta, mimata, così il vostro latino lo tenete per voi...! "
"bene" acconsentì il gesuita, " ti propongo un argomento basilare per la teologia - il peccato nel mondo - "
Entrambi corsero dai loro superiori.
"Questo però é un peccato di orgoglio" disse il superiore al gesuita " ma dal momento che é fatta dimostreremo a tutti la nostra superiorità teologica"
"Ma sei pazzo " disse il superiore del fraticello "quelli studiano solo e tu a malapena parli italiano e sai leggere...ma ormai é fatta, sia quel che sia"
Puntuali il giorno successivo si incontrarono e il fraticello disse al gesuita "comincia tu"
Questi estrasse dalla tasca una rossa e lucente mela e la mostrò al fraticello.
Il fraticello a sua volta cercò un pezzo di pane vecchio nella tasca e lo mostrò al gesuita che a sua volta alzò l'indice verso il fraticello.
Questi pensò un attimo e mostro al gesuita l'indice e il pollice.
Il gesuita riflettè e mostrò al fraticello indice, pollice e medio assieme, al ché il fraticello rispose con il pugno chiuso e teso verso il gesuita che, sbiancato, scappò via dandola vinta al fraticello.
Corso contrito dal suo superiore il gesuita ammise sconfortato la sconfitta, al ché il superiore, contrariato e stupito chiese spiegazioni.
"Padre superiore" iniziò il gesuita " Io ho mostrato la mela per dire che il peccato nel mondo origina dal peccato originale, e lui mi ha mostrato un pezzo di pane come a dire che c'é Gesù, che ci ha redento con l'eucarestia. Io allora ho alzato l'indice per ricordargli che comunque tutto promana da Dio unico. Lui mi ha mostrato due dita a dirmi che c'é Dio che però si é rivelato nella seconda persona in Gesù. Io allora con tre dita ho voluto ricordargli la terza figura, lo Spirito Santo, al ché lui con il pugno alzato mi ha voluto dire che sono una cosa sola per la redenzione del mondo, e allora io di fronte a tanta inattesa sapienza sono fuggito smarrito".

Il fraticello corre a sua volta dal superioree "padre ho vinto, é scappato"
"Ma come é stato possibile, raccontami" chiede incredulo il superiore.
"E' stato così, lui mi ha fatto vedere una bella mela come per dirmi - guarda che belle mele mangiamo noi - e io gli ho fatto vedere il pane come a dirgli che noi quando abbiamo un pezzo di pane siamo già contenti. Allora lui arrabbiato mi ha fatto vedere il dito indice come per dirmi - e allora io ti metto un dito nell'occhio -
E allora io ne ho alzati due e gli ho detto - e allora io ti metto le dita in tutti e due gli occhi - E lui di rimando - e io ti metto le dita negli occhi euno in gola . e io allora gli ho fatto vedere un pugno come a dire - e io ti dò un pugno che ti spacco la faccia - e lui é scappato

venerdì 29 aprile 2011

POST SERIO

Alla fine di una settimana di lavoro 1)

Raramente ho ascoltato una storia tanto torbida dalle conseguenze così nefaste

Alla fine di una settimana di lavoro 2)

Raramente ho ascoltato così tanto dolore, così tanto che le lacrime non riuscivano a scendere

E non chiedetemi altro

mercoledì 27 aprile 2011

INSOPPORTABILE !!!

1) Quelli che spengono la sigaretta nel piatto, magari tra una portata e l'altra (ergo non invitarli più a casa e fornire subito un portacenere per vedere se lo capiscono)
2) Quelli che hanno sempre la TV accesa in casa (chiedere subito di spegnerla e chiedersi se continuare a frequentarli)
3) Quelle che ritardano oltre i 5 minuti (offrire loro una seconda possibilità, ma solo una seconda !)
4) Quelli che quando gli presti un libro dopo molto tempo ti dicono che lo hanno ancora sul comodino (cancellarli dalla lista delle persone interessanti oltre che farsi restituire il libro)
5) Quelle che portano i tacchi a spillo in casa e abitano sopra di te (avvertirle che si sente tutto e quindi si regolino a seconda delle situazioni - siate molto allusivi)
6) Quei baristi che ti porgono la tazzina con manico e cucchiaino girati verso di loro e non verso di te (cambiare bar o offrire loro un corso di marketing a pagamento -loro ovviamente)
7) Quelle che quando ti passano vicino emanano un profumo talmente intenso che devi stare in apnea per i successivi 10 passi (non corteggiarle mai, non si saprebbe cosa dire alla moglie al rientro)
8) Quei ristoranti che hanno da una a quattro TV accese (uscire subito senza neppure sedersi a costo, per quella sera, di manguiarsi solo le unghie)
9) Quelle che tutte le mattine al bar prendono il cappuccino con brioche per loro, spremute per i due bambini, sempre con brioche e fanno mettere altre due brioche per i bimbi in un sacchetto da portare a scuola (chissà che stipendio avrà il marito?)
10) Quelli che ti affiancano ai semafori con il finestrino abbassato e la musica rocchettara dura ad alto volume (tenere pronto un cd di Mozart da mettere a tutto volume, in genere anche se in genere non c'é speranza che apprezzino)

martedì 26 aprile 2011

UN PIACEVOLE IMPEGNO

Ho cominciato per gioco, poi pian piano mi sono messo ascrivere, sempre per gioco. Come si canta nell'opera dei Pagliacci "si fa un pò per celia un pò per non morire", ed eccomi quà con 41 dico quarantuno follower, e me sembra che tutti meritino visite assidue, per non parlare dei follower dei follower, un vero moltiplicatore. Non bastano le notti, nelle quali si dovrebbe anche dormire. Ma voi come fate ??? dormire di giorno e state attaccati/e al video la notte ?? o siete tutti pensionati, disoccupati, cassaintegrati, precari a zero ore ecc ecc. Il bello é che si vede di tutto. Gente incazzata con Silvio, che se fosse tutto vero cadrebbe il governo domani. Oppure signore che sciorinano ricette meravigliose da suicidarsi al pensiero che a) tua moglie non le fa b) se le facesse ti viene il diabete dopo una settimana. Poi ci sono i fotografi che uno dice ma come fanno a fare delle foto così. Poi i poeti, gli scrittori e persino le "birichine". Quelle sì che sono simpatiche, mai volgari, ma il brutto é che esistono e uno si chiede perché non le hai mai incontrate nella vita. E anche se le incontri ora é meglio declinare per evitare figuracce magari usando le frasi imbecilli e trite dei maschi tipo " Non potrei mai offriti nulla, hai diritto alla tua felicità". Insomma una fatica starvi alle calcagna, ma voi come fate ? c'é un segreto? Adesso vado a dormire e non se ne parla fino a domani. Ma non starà diventando una droga??

lunedì 25 aprile 2011

A Est !!! a Est !!

Orbene....Pasqua a Pinarella di Cervia, che come noto é a est di Modena.
Partenza con calma, niente autostrada che appunto già a Bologna é piena. Si imbocca la vecchia via Emilia, che va da Rimini a Piacenza. Il fatto che dopo Rimini o dopo Piacenza continui non significa nulla, la Via Emilia é quella. Tuttavia la Via Emilia arriva anche in Romagna che non é Emilia, e tanto per farlo capire, quando si arriva verso Imola diminuiscono sensibilmente le rotonde stradali e restano i semafori, così tutto si rallenta e capisci che sei in Romagna dove tutto si fa più lentamente. Chissà perché, non l'ho mai capito, però é così. Loro erano sudditi del Papa mentre noi eravamo alleati degli austriaci, a Modena, e dei francesi a Parma. Infatti noi modenesi siamo più rudi e non mangiamo lumache. Magari andare più lentamente e prendere le cose con calma é un residuato di sottile ribellione ?? Avevo deciso una sosta trasgressiva e romantica lungo la strada e così alle 12 e trenta stop in una piola lungo la strada. Cibo nella positiva norma, ma nel tavolo a fianco una famiglia con bambino tra l'urlante e il piagnucoloso. CHIAMATE ERODE !!! Però simpatico l'avviso alla porta della piola "camere anche a ore" ...più chiaro di così, ma noi ormai dopo tanti anni di matrimonio possiamo passare sopra a queste tentazioni giovanili. Arrivo a Pinarella, valige in camera, testa in libera uscita, caffé al bar a fianco, acquisto di un giocattolo che mi farà divertire molto...no scusate, che farà divertire molto mio nipote e...zac!! l'ausiliario del traffico n° 1036 ha colpito. Che il Signore lo abbia in gloria, perché io no, non ci si può permettere la testa in libera uscita neppure una manciata di minuti ??.
Pasqua piovosa, ma in pineta una gruppo di giovani francesi che corrono come disperati con l'allenatore con cronometro che li segue in bici, e nella piscina vicina una gruppo di tedeschi nuotano altrettanto disperati sotto la pioggia con un tizio che li cronometra, pure loro. Mah !! Forse occorre riconsiderare i papalini romagnoli. Cena, momento magico e atteso, ma io, snob, entro in sala ristorante almeno dieci minuti dopo l'orario di apertura. Tutti seduti che mangiano come bufali. Al tavolo a fianco lui rotondino, gioviale, con un quotidiano reazionario e conservatore. Il figlio, giustamente, ha una banana di capelli sul cucuzzolo della testa ed é tutto rasato attorno, e ciò mi pare giusto visto il padre. Lei invece é il tipo astenico, di quelle che non finiscono mai quello che hanno nel piatto, scarsissima di tette, una cosa insopportabile. Dalla parte opposta invece un garrulo giovane anziano, bel più anziano di me, che chiama continuamente "tesoro" una signora certo non giovane ma con tacco vertiginoso e ardita quasi minigonna. Cherchez la femme!!! Però molto utile per indirizzare i salaci commenti della moglie. Dopo cena spettacolo con il mago Serenello e apertura del maxi uovo di Pasqua. NO, il mago Serenello poi no. E se non mi tocca un pezzo di uovo pazienza. Meglio un sigaro in balcone a guardare le nuvole. Magari domani potrei nel rientro passare dal bar di Teo...no meglio di no, non agitiamo le acque.
A Est !!! a Est.

PASQUA

Ancora frastornato aleggia su di me un beato sorriso, i vostri 11 commenti mi commuovono

venerdì 22 aprile 2011

RAGAZZI A DOPO

Cari lettori vi lascio, ma non disperatevi, é solo per qualche giorno. Vado al mare (stavo per dire porto al mare) quella brava donna che ancora mi sopporta dopo tanti anni. Anche perché, quando al consultorio qualcuno si lamenta del partner talvolta dico " Si ricordi che non solo l'ha sposata/o ma ci é pure rimasto !!" Riflessione ché vale anche per me. Buone giornate a tutti

domenica 17 aprile 2011

FRECCIA ROSSA

Premessa: é un racconto da anziani, uno di quei racconti che ricordano la canzone del vecchio e del bambino di Guccini, ma il fatto é che questa mattina ho accompagnato in stazione figlia , marito e nipote in partenza per Roma con il Freccia Rossa, ottimo treno che chiunque può prendere purché faccia un mutuo per i biglietti.

Mi raccontavano del "treno del cuccio" ovvero treno della spinta.
Proprio così, un tempo, ai primi del novecento c'era un treno che andava a spinta, partiva da una stazioncina della prima pedemontana modenese con appunto una prima spinta di una locomotiva che poi si fermava.
Il treno scendeva così al piano, lentamente, e si saliva o si scendeva al volo, fino a quando arrivava vicino a Modena, e ogni volta si calcolava dove sarebbe terminata la forza della discesa, e subentrava una seconda locomotiva che arrivava ad agganciarlo e lo portava in città
Magari non ci credete, però é vero.

Mi ricordo del treno che ho preso per andare da Siracusa a Noto, aveva la motrice ed un solo vagone, tutto aperto, ma il bello era, o forse é ancora, che nell'unico vagone c'era la prima e la seconda classe, ognuna divisa per fumatori e non fumatori.

C'é ancora un trenino che da Sassuolo va a Guastalla, anche questo un vagone, forse due nei momenti di punta. Ma non é che ci arriva diretto, si cambia a Reggio Emilia e si prende un analogo trenino.
Se volete farlo in giornata, andata e ritorno, seguendone gli orari occorre appunto una giornata per un centinaio massimo di chilometri

Mi ricordo il trenino Catanzaro - Catanzaro Lido, anche quello di un vagone, ma a differenza dell'amico siciliano non era previsto spazio fumatori, anche se poi qualcuno fuma ugualmente, ma si sa, la Calabria ha altri metri di valutazione.

Mi ricordo una treno che da Matera va a Bari, alimentato a diesel o qualcosa di simile, con un fracasso notevole.
Lo presi una sera di pioggia e sono arrivato a Bari senza vedere nulla né capire dove stavo lungo il percorso, ma la gente era tutta allegra con un gran chiacchiericcio confortante

Mi ricordo i vagoni di legno del Carpi Suzzara Mantova, ed era molto consigliata la terza classe, dove ogni vagone aveva una miriade di porte e le panche di legno, lucidato dai fondo schiena dei passeggeri.

In tutti questi casi guardavi fuori ci si godeva con calma la campagna e stranamente erano in orario, né si viaggiava con manager dall'auricolare fisso che parlano da soli come alienati, o con fanciulle che parlano per ore con lui del tipo "mi ami? ma quanto mi ami?"

Scusate é un post di favole, roba da vecchi.

venerdì 15 aprile 2011

GRAZIE, A BUON RENDERE

CRONACHE DAI NON OLTRE SEI ANNI

+ A quella mamma che oggi, trascinando il figlio con fermezza gli ha detto con un certo livore "sei il solito cretino!"
+ A quella mamma che (spiaggia 2010)non volendo che il figlio si avvicinasse all'acqua, dovendo lei stare sotto l'ombrellone, gli ha detto " bada che incontri il lupo, e anche il ragno !"
+ A quel papà che guardando estasiato il figlio più grandicello che giocava a pallone ha detto al piccolo che teneva per mano "lui sì che gioca bene!"
+ A quella nonna che volendo gestire il nipote che voleva qualcosa , indicando me ha detto " se non fai ammodo quel signore lì ti porta via !"
+ A quella mamma, voluminosa oltre ogni limite umano, che appena uscita da scuola la figlia le ha dato, per merenda, una enorme pizza quadrata fredda
+ A quel papà che nel cortile di una mostra di quadri a Mantova, ha rifilato al figlioletto un ceffone in piena faccia che ha risuonato per tutta l'ampia sala
+ A quella mamma che ha detto alla figlia "non hai spento la luce nella tua stanza, un euro di multa!"


Tra una quindicina d'anni, quando i ragazzi diventeranno più adulti,se sarò ancora in attività potranno utilizzare il mio cellulare il cui numero é facilmente reperibile sul sito

Grazie a nome della categoria per il buon lavoro preparatorio

mercoledì 13 aprile 2011

OGNI VOLTA CHE SORGE IL SOLE

Ieri sera ho guardato alcuni blog, vostri, cari lettori quì sviolinati, e di altri vostri lettori. Bellissime foto, alti pensieri, immagini di sogni, poesie struggenti, canzoni languide, ricette sopraffine e altro.
Questa mattina invece sono andato a pagare il commercialista e l'assicurazione.
Nei prossimi giorni pagherò il bollo auto, rinnoverò la patente, ovviamente pagando, attenderò l'addebito delle bollette di gas e acqua, e dopo pochi giorni l'addebito della rata del mutuo.
Memore dei tanti corsi che ho tenuto ai "commerciali" di varie aziende ho impugnato la calcolatrice e mi sono detto "fraziona i costi, così li vedi in altra luce"
Bene, detto fatto, il commercialista in fondo mi costa 3 euro al giorno, l'assicurazione due, il bollo pochi centesimi ecc ecc .
Lasciamo stare il caffé, un euro, magari due, il giornale, un euro.
Non frazioniamo la spesa alimentare, quella no, per favore quella no, limitiamoci ai costi inderogabili e fissi.
Ad un primo calcolo, ogni volta che sorge il sole, so già di spendere 35-40 euro al giorno fissi per bollettami vari.
Dove potrei risparmiare ??
Magari risparmio sul Viagra, di quello ancora per poco se ne può fare a meno, naturalmente accontentandosi, e poi con quello che mi dice il mio amico che costa !!
Ecco sì, quella é una spesa da risparmiare, in fondo un buon libro, di quelli già in biblioteca da rileggere fa sempre comodo.
Più avanti si vedrà....di certo le spese fisse non diminuiranno

lunedì 11 aprile 2011

INCONTRI

Questa mattina stavo fermo all'angolo di una strada in attesa di un amico. Proprio lì la casa è rivestita da una curiosa piastrella fatta di tante piccole piastrelle quadrate colorate diversamente. Una sorta di arlecchino di tante piccole tessere. Mi ricordava i rivestimenti di moda quando ero bambino, millanta anni fa, e mi piaceva quando beccavo un cantiere andare a prelevare un pugnetto di quei piccoli quadratini colorati e praticamente infrangibili, per giocarci e costruire case immaginarie. Ero lì che osservavo e che ti vedo ? due formiche, piccole, scure ma con la testa rossiccia. L'una veniva dall'alto verso il basso, l'altra al contrario. Lentamente, senza affrettarsi. Per noi umani sarebbe impossibile salire in verticale lungo lo spigolo o scendere in verticale. Rispetto al nostro ingombrante corpo si tratterebbe in proporzione di scalare una parete verticale a piombo di centinaia di metri. Loro no, tranquille. Osservo curioso di vedere cosa fanno quando si incrociano, erano esattamente sulla stessa direttrice. Quando si sono incontrate si sono fermate quasi a chiacchierare una di fianco all'altra, poi quella che saliva si é leggermente spostata a destra come stabilisce il codice della strada e sempre senza fretta ognuna per la sua strada. E lì attorno non c'erano altre formiche, quindi niente branco, niente lunga teoria di piccoli animali, una meta solitaria.
Mentre scrivo mi chiedo se questo é un post del piffero, probabilmente sì, ma questa mattina due formiche tra le mattonelle a quadratini colorati mi sembravano un buon modo per cominciare la giornata

domenica 10 aprile 2011

MI PIACEREBBE

+ che A accettasse di non essere perfetta, lasciasse libera la sua aggressività e il suo dolore e smettesse di vomitare
+ che B trovasse il coraggio di dire finalmente "ci sono anch'io, e sono bella, e anche brava!!"
+ che C smettesse di bussare a una porta che non può più aprirsi
+ che D prendesse atto che il principe non é azzurro e magari non é neppure un principe, e magari vale meno dell'uomo che ha di fianco
+ che E seppellisse finalmente la mamma e vivesse con lei considerandola una donna con tutte le sue difficoltà
+ che F smettesse di considerarsi il pulcino nero
+ che G si accorgesse finalmente che il marito non é suo padre e non può far pagare a lui quello che semmai dovrebbe pagare il fantasma del babbo....ma i fantasmi non possono più pagare
+ che H vedesse che il padre é solo un uomo, un uomo che fa il duro ma ci crede solo lui
+ che I dopo essersi detta che la mamma é brava e buona, si dicesse anche dolorosamente che é una donna egoista e poco affettiva
+ che L ammettesse che lui é morto, ma non per colpa sua anche se ci ha creduto
+ che M si dicesse che se la madre é morta di una brutta malattia, non per questo deve raggiungerla
+ che N si dicesse che Cenerentola é una favola, e gli uomini alla fine la trovano anche noiosa
+ che O capisse finalmente che suo figlio ha voglia di un padre e non se ne fa nulla di un amico
+ che P accettasse l'idea che si può anche fare sesso e non per questo andare dritti all'inferno
+ che Q si dicesse che se lo hai sposato ci sarà stato un motivo, e un odore che conoscevi c'era, e ti sta pure bene in fondo
+ che R si dicesse, anche se non ci vuol credere, che é bella, generosa, intelligente, e può far felice un uomo
+ che S pensasse che..sì, lui é una persona normale...embé ?? essere normali é anche un lusso di questi tempi
+ che T che si é sposata senza sapere perché, finalmente se lo dicesse, poi vedremo, magari ci sono buoni motivi
+ che U avesse il coraggio di dirsi che si é stancato di collezzionare avventure e cercasse finalmente di amare una donna
+ che V dicesse a sé stesso che si possono costruire castelli in aria, l'importante é non volerci andare ad abitare
+ che Z ammettesse che...sì loro hanno fatto tutto in buona fede, ma la buona fede non é sempre una fede buona

E se c'é da sottoscrivere la pace, ricordiamoci che la pace si firma con i nemici.
La guerra é finita !!

sabato 9 aprile 2011

OGNUNO HA LA PROPRIA PERSONALITA' ANCHE GLI UCCELLI

Oggi guardavo dei colombi. Qualcuno li chiama piccioni, ma mi pare generico, i colombi sono colombi, e quì si parla di colombi viaggiatori, quelli con i quali si fanno le gare, e il campionato inizierà a Pasqua. Io sono stato in mezzo ai colombi viaggiatori, in arcaico "i belgi" per circa 27 anni, da quando sono nato sino a quando mio padre, che era il vero grande appassionato decise di raggiungerli in cielo.
Ne consegue che se vedo un colombo vi so dire non solo se é maschio o femmina, che età presumibile ha,se è in salute o no, ma anche di chi é figlio. Magari a voi non vi frega nulla dei colombi, magari per voi sono solo piccioni rompiscatole, ma per me é storia, e mi viene il dubbio che l'interesse per la psicologia sia nato in colombaia.
I colombi viaggiatori, ossia da gara, devono essere curati come una scuderia di cavalli, accuditi, seguiti, e siccome non parlano il nostro linguaggio, vanno osservati a lungo per conoscerne il carattere. Già, il carattere, ognuno ha il suo, e questo é basilare per capire che utilizzo sportivo fare di loro. Devo proseguire, un pò da vecchio con...mi ricordo..... Mi ricordo il "Bigio a cronometro", un tipo allegro, molto narciso, seduttore, sempre pronto a fare casino, che corteggiava tutte le femmine. Si impegnava il giusto, il suo carattere con aspetti Puer faceva sì che desse il meglio sulle corte distanze, poi si stancava. Per un colombo la corta distanza rispetto a Modena é da intendersi Rimini, Fano, Ancona, per loro poco più di un allenamento. Ci ha fatto guadagnare diverse medaglie d'oro, lui arrivava a casa come una freccia,ci teneva a far vedere che era il primo ma non era stanco, e invece di entrare subito in colombaia (condizione necessaria per testimoniare l'arrivo) era capace di restare fuori a cazzeggiare e chiamare gli altri a fare bisboccia. Però...solo sulle brevi distanze, già sulle medie si scocciava e arrivava con calma. Mi ricordo del "5° di Brindisi", nome meritato essendo arrivato tra i primi provinciali da Brindisi (ovviamente in giornata, loro vanno come i direttissimi) Era un tipo adulto, un bel maschio, consapevole della sua mascolinità, posato, serio ma non troppo, sapeva di non essere il massimo in assoluto ma faceva le sue belle gare con buone soddisfazioni. Era un buon padre e un buon marito, su di lui si poteva sempre contare. Mi ricordo del "galavroun" (calabrone) un trigano scuro come la notte, affusolato, sembre serio, ombroso, mai disposto a fare comunella o casino con gli altri, riservato, attaccato al nido ma poco espansivo anche con la compagna, un metodico, ossessivo quanto basta, silenziosamente generoso. Lui lo si doveva impiegare nelle gare di fondo, dava il meglio di sé dai 600 km e oltre. Lì non sbagliava, arrivava dritto come un treno, sempre serio, provato ma composto, non si lementava mai. Ricevuto il giusto riposo e il giusto compenso era pronto a ripartire, e i suoi figli erano come lui (ma bisognava dargli una femmina non esuberante, una brava moglie, composta e casalinga). Mi ricordo della "munara delle olimpiadi" una femmina minuta, molto bella, seduttiva, consapevole di poter far girare il becco a molti maschi. Lei gareggiava, faceva la sua parte ma non si spendeva mai troppo, e fu ben felice quando la si passò alla sola riproduzione. Mi ricordo della "lucida" una trigana scura, una vera massaia, forte, solida, spiccia, nel nido comandava lei, il maschio non doveva avere troppe velleità, pensava a tutto lei. In gara era altrettanto concreta, non aveva mai sprazzi solitari, mai nelle prime posizioni ma mai tra le ultime, insomma lei c'era, poche balle !! Mi fermo quì, potrei dirne ancora, in colombaia erano mediamente tra gli 80 e i 100 e tutti, tutti, avevano la loro peculiarità.

Legenda
Bigio a mantello grigio chiaro con striature nere trasversali
Trigano a mantello grigio, chiaro o scuro che sia
Munaro a mantello rosso, chiaro o scuro

Nota di curiosità: sapete come si fa a distinguere tra i munari, i rossi, se sono maschi o femmine sin da quando spuntano i primissimi abbozzi delle future penne ? i maschi hanno sempre delle piccole macchioline nere quà e là, le femmine mai.

Nota di curiosità 2: come si fa a distinguere un maschio da una femmina quando ancora pulcinotti nel nido sono implumi e non stanno neppure in piedi ?
Avvicinate un dito al becco e solleticateli, la femmina si ritira, il maschio goffamente cerca di beccare.

I poi dicono che in natura siamo tutti uguali !!! la natura se ne fotte delle pari opportunità

giovedì 7 aprile 2011

Alla fine del primo tempo MADRI 6 PADRI 3

Indubbiamente le madri giocano meglio e segnano più punti !!

martedì 5 aprile 2011

NON TOCCATE I PADRI !!!

Quelli che rendono le figlie fragili e insicure, che posano per gli altri e non sanno chi sono perché il padre ha fatto tante proiezioni su di loro
Quelli che si assentano e aiutano le figlie a diventare timide e fragili portate a vivere in un mondo di fantasia ritirandosi dal mondo pratico e reale
Quelli che non hanno aiutato la figlia a misurare i confini e lei vola, libera ed esuberante, scatenata ed eccitante, priva di direzioni, portata a vivere le possibilità ignorando i limiti
Quelli che si sono comportati in modo che la figlia provi vergogna di loro, e che rifiutano la società quando la società rifiuta il padre, passive, capaci di imboccare la strada dell'alcol, della prostituzione o della droga
Quelli che sono stati negligenti o irresponsabili, scarsi modelli, e che hanno spinto la figlia a vestirsi da Amazzone per reagire contro di lui
Quelli che con uno stile irresponsabile hanno spinto la figlia a comportarsi da diva per ottenenree nel lavoro e nella società quello che lui non ha ottenuto
Quelli che sono così contenti di avere una figlia obbediente che non vedono le ombre sempre in agguato e il male che fanno
Quelli che sono così meravigliosi e seduttivi che nessun marito può veramente riuscire a essere come loro
Quelli che, capendo di aver sposato donne-madri divoranti e non trovando di meglio che morire abbandonando la figlia
Quelli che abbandonano la figlia per vivere con altra donna senza dare spiegazioni
Quelli che.....

Par condicio. Pax

lunedì 4 aprile 2011

SI PARLA DI UOMINI nota dal Giulia 2

Fieramente contestato dal mondo femminile necessitano osservazioni sulla fauna maschile del Giulia.
Orbene.. la fauna maschile, osservata di prima mattina (perché non sembra ma anch'io vado a lavorare)si suddivide in alcuni sottotipi, magari meno appariscenti non presentandosi con tacco 12 o spacchi nelle gonne.
Tipologia 1) intellettuali, politici e affini. nella quale presuntuosamente mi riconosco. Sono quelli che leggono e commentano i quotidiani, con rigorosa esclusione della Gazzetta dello sport
2) sportivi e basta, coloro che leggono solo la Gazzetta dello sport.
3) paesani, poco raffinati politicamente, quelli che leggono solo il giornale locale emagari solo la parte sportiva.
4) depravati, quelli che della parte sportiva leggono le cronache delle squadrette di provincia
5) esibizionisti e narcisisti, quelli che si presentano in tuta da ciclista con ciclo al seguito e mangiano il cornetto con il caschetto in testa
6) uomini di una volta, quelli che hanno la moglie al seguito che ordina per loro e porta la consumazione al tavolo mentre lui legge il giornale (locale o sportivo)
7) anonimi, quelli che bevono un caffé e se ne vanno subito dopo
8) maleducati, quelli che sbriciolano tutto il tavolo e se ne vanno con lo zucchero sulle labbra
9) fedifraghi, quelli (rari) che attendono signorine che difficilmente sono le loro nipoti
10) guduriosi, quelli che prendono gnocco fritto farcito e talvolta più pezzi di gnocco

E per fortuna che non é mai passato Dante Alighieri

domenica 3 aprile 2011

NON TOCCATE LE MAMME !!!

Non ci toccate le mamme !!
Quelle che quando il figlio si sposa gli hanno preparato l'appartamento di sopra, ne hanno la chiave e vanno a sistemare i soprammobili come ritengono meglio
Quelle che quando la nuora arriva a casa dal supermercato guardano se ha comprato tutto quello che serve al loro bimbo.
Quelle che quando il figlio, magari non sposato ma già grande e ancora in casa, pensa di andare in vacanza lontano loro chiedono "ma c'é proprio bisogno di andare così lontano??"
Quelle che invece dicono "vai pure, é giusto alla tua età, non badare se non sto bene,...se starò male chiamo la vicina e poi alla mia età...posso anche andare..."
Quelle che quando il figlio ha l'influenza gli consigliano vivamente di tornare a casa da lei qualche giorno, così può ricevere aiuto, e non importa se é sposato.
Quelle che dicono al figlio " cosa ti é successo?, da quando vai dallo psicologo non ti riconosco più"
Quelle che dicono sempre "non ti preoccupare lo faccio io, tu non sei capace"
Quelle che dicono " ho sempre fatto tutto per il tuo bene"
Quelle che dicono " ho fatto tutto in buona fede"
Quelle che dicono " dovresti dire a tua moglie..."
Quelle che dicono " io sono rimasta con tuo padre solo per te...se non ci fossi stato tu..."

NON TOCCATE LE MAMME, LASCIATELE LAVORARE!!

sabato 2 aprile 2011

COME CAMBIA IL MONDO nota dal Giulia

Del Giulia ho detto già, ma quanto scritto vale dalle 7.15 sino alle 8.15 poi noi ci disperdiamo, ognuno per la sua strada. E dopo ?? che succede dopo. Ci siamo posti questa domanda perché si poneva una questione a metà tra la sociologia e il costume. L'unica cosa possibile era affidare a volenterosi osservatori una funzione di silenziosa presenza con il solo scopo di osservare senza disturbare, un pò come fanno quei fotografi e cineoperatori che vanno in Africa a seguire i branchi di zebre o elefanti. La regola é osservare senza intervenire. Detto fatto. Orbene, dalle 8.15 si alza la caciara e aumenta noteveolmente il personale femminile presente. Già, da quell'ora arrivano tante signore, quelle dai 35 ai 40, tacco alto, incedere maestoso, fuori strada, meglio suv parcheggiato se necessario almeno un pò sul marciapiede. Si formano gruppetti di 3-4 che restano almeno sino alle 9 e oltre. All'osservatore si impongono alcune domande. 1) che faranno nella vita? impiegate no perché sarebbero già al lavoro, operaie?? Oddio no!! Mah! comunque nulla che richiede di essere al lavoro ad orari consueti per altri. Avranno tutte un negozio che apre dopo le 9 ??. Il chiacchiericcio é fitto ma sempre molto composto. Talune però si distinguono, arrivano sole, siedono sole, restano poco, caffé, brioche, meglio se una spremuta che fa sempre sano e vitaminico. Più calma nella metà mattinata, roba da caffé e via di passaggio. Pausa pranzo, altra fauna, quì sì che arrivano gli impegati, ma non quelli normali, almeno bancari o simili, quelli che possono pagare una cifretta magari per un piatto di buoni tortellini. Cazzeggio fitto, anche chi viene in camuffa con l'amoroso può fingere di parlare di lavoro, tutto ok, nessuno se ne accorge. Tardo pomeriggio, uscita dalle scuole, nuova tipologia, mamme, ancor giovani ma con meno tacchi alti, loro hanno uno due figli ed ecco che scatta la merenda. Spremute, paste, succhi ecc, roba da lasciarci un mutuo. Bambini vocianti, cellulari delle mamme. A quel punto i giornali della mattina, quelli guardati con rispetto dai mattinieri politico intellettuali sono quasi scomparsi o comunque largamente spiegazzati. Qualche signore di una certa età sosta pigramente e adocchia le ancor giovani signore commentando con l'amico "io quella...salti mortali con avvitamento !!". E il prudente amico "Beda che sat ciama teg dev ander daboun !" (bada che se ti chiama ci devi andare davvero)