Scusate il post di intermezzo ludico tra cose più serie, ma non si poteva ignorare un luttuoso fatto storico di questa portata
Chi é che vuole toglierci Emilio ???? non ci si diverte più dopo !!! ci era rimasto lui dopo la scomparsa dal video di LUI.
Dice un amico malizioso e ingiusto con il quale non sono ovviamente d'accordo
QUANDO I SERVI NON SERVONO PIU' AL SERVIZIO PER IL QUALE SONO SERVITI GLI SI DA IL BENSERVITO
venerdì 30 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
SEI STUPENDO!! parte seconda
Solitamente imponiamo le nostre proiezioni a persone che ci offrono l'aggancio.
Potremmo scoprire di quale aggancio si tratta sole se proseguiremo il rapporto con loro anche dopo che ne siamo stati delusi.
Dapprincipio crediamo di conoscere l'altro, perché la proiezione ci offre una intensa sensazione di intima conoscenza dell'altra persona.
Sin dal primo incontro sembra non ci sia bisogno di parlare, sembra di sapere tutto l'uno dell'altro, si ha la meravigliosa impressione di essere un'unica cosa, di conoscersi già da molti anni.
La proiezione é completa.
Poi all'improvviso, l'altro si comporta in maniera inaspettata, ed ecco allora la delusione.
Cadiamo dalle nuvole e abbiamo la sensazione che non sia in questo modo che le cose debbano andare.
Se proseguiamo la relazione, ci sono due cose da fare, perché ora la battaglia va combattuta su due fronti: dovremo scoprire la ragione della nostra illusione e dovremo scoprire chi é l'altra persona visto che non è come ce l'eravamo immaginata
Potremmo scoprire di quale aggancio si tratta sole se proseguiremo il rapporto con loro anche dopo che ne siamo stati delusi.
Dapprincipio crediamo di conoscere l'altro, perché la proiezione ci offre una intensa sensazione di intima conoscenza dell'altra persona.
Sin dal primo incontro sembra non ci sia bisogno di parlare, sembra di sapere tutto l'uno dell'altro, si ha la meravigliosa impressione di essere un'unica cosa, di conoscersi già da molti anni.
La proiezione é completa.
Poi all'improvviso, l'altro si comporta in maniera inaspettata, ed ecco allora la delusione.
Cadiamo dalle nuvole e abbiamo la sensazione che non sia in questo modo che le cose debbano andare.
Se proseguiamo la relazione, ci sono due cose da fare, perché ora la battaglia va combattuta su due fronti: dovremo scoprire la ragione della nostra illusione e dovremo scoprire chi é l'altra persona visto che non è come ce l'eravamo immaginata
martedì 27 marzo 2012
SEI STUPENDO !! no, forse mi è solo sembrato
Ho sempre amato molto la Marie Louise, allieva di Jung e analista a sua volta, trovo che esponga con lucido pensiero, e questa volta mi affido alle sue parole per parlare del fenomeno comunissimo della proiezione, che ci fa innamorare, sposare e magari poi separare, ci fa entusiasmare di un luogo, una idea, un amico.
Esistono però anche individui che, quando si accorgono che l'altro non é quello che loro avevano immaginato, vengono spinti da una naturale curiosità a cercare di saperne di più.
Sono sorpresi del fatto che l'attrazione che provavano per una certa persona sia svanita non appena questa persona si é rivelata diversa da come la immaginavano, e allora tentano di scoprire che cosa sia accaduto a determinare la fine dell'attrazione. Così facendo, essi si assicurano la possibilità di riconoscere la proiezione, mentre coloro che si limitano semplicemente a chiudere il rapporto quando si sentono delusi rimangono perennemente dentro la proiezione stessa.
Il momento della delusione deve essere vissuto; il rapporto non deve essere troncato, almeno per un pò di tempo, nel tentativo di capire ciò che é successo.
Fu proprio in questo modo che Jung scoprì l'anima in sé stesso.
Ogni volta che rimaneva deluso da una donna, si chiedeva perché mai egli si fosse aspettato qualcosa di diverso, che cosa lo avesse spinto ad attendersi qualcosa di diverso.
Nel porsi queste domande e riconoscendo che in lui era sorta una aspettativa che non corrispondeva alla figura esterna, scoprì l'immagine interiore dell'anima.
Per questo è sempre opportuno, quando si rimane delusi da qualsiasi rapporto, non soltanto dalle relazione etero sessuali, porsi queste domande:
perché non l'ho veduto prima?
che cosa mi aspettavo?
perché avevo un'altra immagine di questa persona?
da dove é venuto l'errore?
perché anche l'errore é qualcosa di reale.
Se riusciamo a fermarci a riflettere, significa che abbiamo il desiderio di conservare il rapporto umano e di ritirare l'illusione.
Marie Louise von Franz
P.S.
Potrei completare con un secondo post.
Esistono però anche individui che, quando si accorgono che l'altro non é quello che loro avevano immaginato, vengono spinti da una naturale curiosità a cercare di saperne di più.
Sono sorpresi del fatto che l'attrazione che provavano per una certa persona sia svanita non appena questa persona si é rivelata diversa da come la immaginavano, e allora tentano di scoprire che cosa sia accaduto a determinare la fine dell'attrazione. Così facendo, essi si assicurano la possibilità di riconoscere la proiezione, mentre coloro che si limitano semplicemente a chiudere il rapporto quando si sentono delusi rimangono perennemente dentro la proiezione stessa.
Il momento della delusione deve essere vissuto; il rapporto non deve essere troncato, almeno per un pò di tempo, nel tentativo di capire ciò che é successo.
Fu proprio in questo modo che Jung scoprì l'anima in sé stesso.
Ogni volta che rimaneva deluso da una donna, si chiedeva perché mai egli si fosse aspettato qualcosa di diverso, che cosa lo avesse spinto ad attendersi qualcosa di diverso.
Nel porsi queste domande e riconoscendo che in lui era sorta una aspettativa che non corrispondeva alla figura esterna, scoprì l'immagine interiore dell'anima.
Per questo è sempre opportuno, quando si rimane delusi da qualsiasi rapporto, non soltanto dalle relazione etero sessuali, porsi queste domande:
perché non l'ho veduto prima?
che cosa mi aspettavo?
perché avevo un'altra immagine di questa persona?
da dove é venuto l'errore?
perché anche l'errore é qualcosa di reale.
Se riusciamo a fermarci a riflettere, significa che abbiamo il desiderio di conservare il rapporto umano e di ritirare l'illusione.
Marie Louise von Franz
P.S.
Potrei completare con un secondo post.
sabato 24 marzo 2012
PRENOTARSI NECESSE EST
Animadverto ad mundi. Nostres mulieres sunt in preparatione iter ad museum de bottonis in Santarcangelo di Romagna
In Flaminia sont multe cose a videre sed mulieres sunt interessatissimes ad bottones et interrogavit viris maritis cui nulla fregant bottonis, sed possunt manducare piadines cum ciccioli o salami et bibere vinum in tabernis dum uxores vigilantes museum.
Viris !!! Jucundum rideremus cum amicis, species post bibita
Omnes simul esse interessati possunt scribendum in nostris blog.
Occasionem est ad visitabo pars Flaminiam Romagnam ubi Caesar traxit dado. Peregrinatione est prevista il XX die Maggio giorno speratur
Ergo datevi da fare in tempore per communicare tuum partecipationes al blog
http://sandramaccaferri.blogspot.it/p/visita-al-museo-del-bottone.html
venerdì 23 marzo 2012
mercoledì 21 marzo 2012
LA PSICHE DELLA POLTRONA
MATRIMONIO COME RELAZIONE PSICOLOGICA del vecchio K.G.Jung è un breve condensato di chiarezza con pochi paragoni in ordine alle dinamiche tra i due coniugi.
Oggi mi intrigava il concetto di contenente e contenuto.
Io spesso mi sento contenente e talvolta contenuto.
Scrive il vecchio a proposito del “contenente”
“””Si tratta di nature poliedriche, generalmente problematiche, gravate da retaggi psichici più o meno difficili da conciliare.
Adattarsi a nature come queste è sempre difficile, come del resto per loro adattarsi a personalità più semplici.”””
E’ sera, dovrei dormire, ma questo pensiero mi gira in testa, ed è pure fastidiosamente narcisistico perché poi noi ci crogioliamo anche in ciò che per altri è un limite se non un difetto.
E mentre io penso e rifletto con il saggio in mano lei che fa???
Dorme, saporitamente…….riesce a ignorare la scienza, la psicologia, Jung, perfino il marito !! dorme.
Allora?? Vado a letto?? Banale, e nessuno mi conterrebbe. Vado a guardare la TV ?? ma se non lo faccio mai!! Esco a vagare nella notte??? Inutile gesto dimostrativo Mi metto a urlare rabbiosamente?? In fondo si è limitata a dormire come tutti o quasi.
L’unica cosa da fare è cercare un “contenitore”, vediamo……
Escort ventenne?? Troppo cara, poi ho il mal di schiena, meglio evitare figuracce
Mi resta la sola vera unica soluzione, gradita e consolante, veramente contenente, una sana, cara, vecchia poltrona.
Quella poltrona dove ci si immerge, ha i braccioli all’altezza giusta per contenere, è sufficientemente morbida da imitare un buon femminile, non è sfondata e quindi ancora ha barlumi di gioventù.
Non respinge mai, sopra di lei è collocato l’albero della vita, e un simbolo fa sempre bene.
Quasi quasi mi metto in testa il berretto patriottico di quando ho portato la bandiera, così tengo alto l’onore nazionale e personale di vecchio combattente e reduce.
Mi copro bene con la coperta di pile e da lì domino il campo lasciandomi trasportare nel sonno, in uno splendido contenimento.
Due o tre ore tanto per cominciare non me le toglie nessuno.
Chissà se K.G.J aveva una poltrona ??
domenica 18 marzo 2012
giovedì 15 marzo 2012
Sant'Agostino - VS - K.G.Jung
A qualcuno parrà strano ma leggo anche S.Agostino nato nel 354.
Ne combinò un pò di tutti i colori prima di convertirsi, diventare dottore della Chiesa e infine Santo.
Naturalmente lui non sapeva che sarebbe diventato santo, ma probabilmente ci puntava.
Anche Jung ne ha combinate diverse e se S.Agostino ha fatto figli prima e fuori dal matrimonio, il vecchio Jung si é beccato ben due film sui suoi amori fuori dal matrimonio.
Leggendo S.Agostino mi é balzato un dubbio alla mente, e cioè . non sarà che certi concetti che poi gli psico hanno ripreso e laicizzato erano già conclamati sin da allora e magari anche prima???
Agostino scrive di "intentio profunda" come direzione verso l'essere o verso il nulla, il ché porta a grande angoscia se l'uomo non cerca di sublimare ed elevarsi.
Anche Jung parla di "individuazione" come processo continuo verso la nostra verità intima, verso la nostra strada da cercare giorno per giorno in autenticità.
Agostino afferma che ciò che ci rende unici, individui, non é tanto la nostra facoltà intellettiva o intelligenza, ma la volontà mediante la quale prendiamo decisioni e agiamo, e alla base di tutto c'é "l'amor", l'affettività.
E questo é sovente un grosso obiettivo da perseguire nell'analisi.
Agostino avverte di stare in guardia verso la "concupiscentia carnis", ovvero un dissipare verso il basso.
E quì non é tanto o solo un problema di sesso come facilmente si potrebbe pensare, quanto un fermarsi ad uno stadio iniziale delle nostra evoluzione psichica.
Poi metteva in guardia dalla "curiositas" cioé l'avidità di sapere, la tendenza a guardare attorno e non dentro, il dissipare energie e potenzialità
Ma ancor più é suggestivo quando invita a considerare la direzione "demoniaca" di chi preferisce l'IO a Dio.
E non é quello che diciamo noi psico quando ricordiamo che l'agire o il credere che si possa affrontare la vita e noi stessi solo con la parte razionale, l'IO, dimenticando che l'inconscio c'é e funziona anche se a noi la cosa secca talvolta molto.
Infine Agostino scrive di "amor ordinatus", che da buon cristiano individua nella direzione verso l'alto che rigenera carne mente e spirito in uno slancio ascensionale.
A parte il linguaggio che può, ed é stato tradotto nel più normale catechismo, lo sguardo verso l'alto non é ciò che ci occorre per vivere una vita piena.
Il vecchio Jung parlando dell'idea del SE' come totalità della psiche parlava anche di "Dio dentro di noi".
Stà a vedere che gli psico hanno copiato!! ma ormai il monaco agostiniano non posso più farlo, mi tocca fare lo psico.
venerdì 9 marzo 2012
CENA CON SESSO
Ci si era trovati tra amici, consueta cena, serenità di chi ha ormai macinato abbastanza la vita, non si fa illusioni e si gode il momento presente.
Non serve chiedere ai presenti "come va?" perché quello in vena di filosofia potrebbe rispondere "ho conosciuto tempi migliori, ma siccome ne conoscerò di peggiori...".
Se poi scatta quello con la vena latinista potrebbe dire "as cumpatam", che non é latino ma dialetto modenese, che significa "ci compatiamo", poi scatta la vena latina...."ci compatiamo nel senso di cum-patire" ecc ecc.
Tuttavia il festival di Sanremo era terminato da poco, e pur onorandoci di non averne seguito neppure una puntata da molti anni, era inevitabile leggendo i quotidiani, interessarsi di un argomento ineludibile LA FARFALLA DI BELEN.
M) ma secondo voi é tatuata ??
V) secondo me no...proprio là???
G) pensa al tatuatore quando l'ha fatta....
V) ma te la Belen, se ti suonasse alla porta, che faresti ???
G) io le rispondo ...guarda che non sono mica Silvio, io ho dei debiti ancora da pagare...
M) però...deve essere una bella frullatina....
quì però, a scanso sparate scatta il principio di realtà
V) Vee té frullatina.....se ti cerca la Belen cosa dice la prostata??
G) ho fatto gli esami la scorsa settimana e avevo 0,89, perfetto, e tu?
M) io 1,5 ma mi ha detto il dottore che alla mia età va bene, io ho passato i 70 cosa credi?
G) continua pure a andare il bici, lo sai che fa male alla prostata...
V) pensamò se la Belen deve venire da gente che parla di prostata
G) e tua moglie cosa dice della prostata ???
M) mia moglie?? lei deve badare alla tiroide!!
G) ma va là, tu devi badare alla tiroide, altroché
V) andatelà somari, vuota da bere e facciamo una briscola, così se arriva la Belen ci fa il quarto.
Non serve chiedere ai presenti "come va?" perché quello in vena di filosofia potrebbe rispondere "ho conosciuto tempi migliori, ma siccome ne conoscerò di peggiori...".
Se poi scatta quello con la vena latinista potrebbe dire "as cumpatam", che non é latino ma dialetto modenese, che significa "ci compatiamo", poi scatta la vena latina...."ci compatiamo nel senso di cum-patire" ecc ecc.
Tuttavia il festival di Sanremo era terminato da poco, e pur onorandoci di non averne seguito neppure una puntata da molti anni, era inevitabile leggendo i quotidiani, interessarsi di un argomento ineludibile LA FARFALLA DI BELEN.
M) ma secondo voi é tatuata ??
V) secondo me no...proprio là???
G) pensa al tatuatore quando l'ha fatta....
V) ma te la Belen, se ti suonasse alla porta, che faresti ???
G) io le rispondo ...guarda che non sono mica Silvio, io ho dei debiti ancora da pagare...
M) però...deve essere una bella frullatina....
quì però, a scanso sparate scatta il principio di realtà
V) Vee té frullatina.....se ti cerca la Belen cosa dice la prostata??
G) ho fatto gli esami la scorsa settimana e avevo 0,89, perfetto, e tu?
M) io 1,5 ma mi ha detto il dottore che alla mia età va bene, io ho passato i 70 cosa credi?
G) continua pure a andare il bici, lo sai che fa male alla prostata...
V) pensamò se la Belen deve venire da gente che parla di prostata
G) e tua moglie cosa dice della prostata ???
M) mia moglie?? lei deve badare alla tiroide!!
G) ma va là, tu devi badare alla tiroide, altroché
V) andatelà somari, vuota da bere e facciamo una briscola, così se arriva la Belen ci fa il quarto.
lunedì 5 marzo 2012
IL MIO AMICO ENRICO
SONO COSCIENTE CHE TRA I LETTORI DEL BLOG CI SONO PARECCHI LAICI
Io non so se sono laico o credente, so che conosco Enrico da anni, tra noi parliamo in dialetto, Enrico é figlio di contadini e si é sporcato le mani più volte con il letame, quello vero, sa come si falcia il grano e quando parliamo di pere lui sa bene quanto si suda a raccoglierle sotto il sole, e mi viene il sospetto che se Enrico crede in Dio forse Dio c'é
Il video che vi propongo é lungo quasi mezz'ora, e si dice che é troppo per un blogger.
Se fossi più bravo vi avrei proposto il video, ma non so smacchinare così tanto. quindi riporto l'indirizzo.
Quando sento Enrico ancora mi commuovo
Fate voi.
http://nelcuoredeigiorni.tv2000.it/madrid-la-catechesi-di-mons-enrico-solmi/2011/08/18
Io non so se sono laico o credente, so che conosco Enrico da anni, tra noi parliamo in dialetto, Enrico é figlio di contadini e si é sporcato le mani più volte con il letame, quello vero, sa come si falcia il grano e quando parliamo di pere lui sa bene quanto si suda a raccoglierle sotto il sole, e mi viene il sospetto che se Enrico crede in Dio forse Dio c'é
Il video che vi propongo é lungo quasi mezz'ora, e si dice che é troppo per un blogger.
Se fossi più bravo vi avrei proposto il video, ma non so smacchinare così tanto. quindi riporto l'indirizzo.
Quando sento Enrico ancora mi commuovo
Fate voi.
http://nelcuoredeigiorni.tv2000.it/madrid-la-catechesi-di-mons-enrico-solmi/2011/08/18
BLOG AFFIDABILE
Un bel regalo da parte di Rita - un onore al quale ci si inchina.
Grazie Rita e a coloro che seguono con intelligenza e sensibilità
"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".
http://lapoesiadellapsiche.blogspot.com/ LA POESIA DELLA PSICHE
http://lagriccia.blogspot.com/ LA GRICCIA
http://teodericaforum.blogspot.com/ IL FORUM DI TEODERICA
http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/ LA CUCINA DI LOREDANA
http://eldalie.blogspot.com/ ELDALIE
Devo dire che avrei voluto segnalarne altri, molti altri, e spero che questi "molti altri" non me ne vogliano troppo.
domenica 4 marzo 2012
40 ANNI.....E LI DIMOSTRIAMO
"Sai che in questi giorni sono 40 anni ??"
Frase buttata là dalla Civetta Canterina, non si sa se per ricordare con nostalgia, per ricordare e basta o per richiesta di festeggiamento.
40 anni fa avevamo 22 anni ed eravamo "fidanzati", le avevo pure regalato l'anello.
40 anni fa, lo dico per i giovani, ci si fidanzava, ovvero si prendeva un impegno e si faceva una "dichiarazione" di intenti.
Oggi no, si può scegliere tra varie opzioni : 1) ho una storia 2) mi vedo con... 3) é il mio compagno (una volta lo dicevano solo i comunisti, quando c'erano ancora) 4) è il mio lui o la mia lei 5) il mio trombamico (versione orribile) ecc.
Allora noi si era banalmente fidanzati, e ci ponemmo la domanda di come avremmo potuto trascorrere un fine settimana assieme, dormendo da qualche parte assieme, cosa MAI successa.
Oggi qualunque giovane o qualunque signorina di 18 anni, ma anche meno, può annunciare alla mamma che va in vacanza con lui, e la mamma al più pone qualche modesta resistenza, poi loro vanno.
Allora manco a parlarne, eppure noi avevamo già intenzioni semiserie.
Inventammo delle balle che avrebbero fermato un treno, roba da gite parrocchiali con preti, suore, ritiri, visite a santuari ecc ecc.
Non abbiamo mai saputo se ci hanno creduto e ci siamo ben guardati dal chiederlo.
Con una poderosa Fiat 850 azzurra ci dirigemmo verso Camaldoli per un rigurgito di spiritualità, e così almeno avremmo potuto descrivere un santuario.
Arrivati a sera al passo della Consuma, anzi, scusate, ricordo che allora si viaggiava ben diversamente, quindi partiti la mattina si arrivava nel pomeriggio tardi ove oggi si arriverebbe molto più rapidamente.
Dunque al passo della Consuma, si trattava di trovare un albergo, cioé di andare con disinvoltura a fare una cosa mai fatta, prendere una camera.
Ma allora era ancora quasi un reato ospitare una coppia "clandestina" e solo al terzo tentativo ci diedero la camera, e non perché fossero occupati , quanto perché chiedevano se eravamo sposati.
Comunque alla fine un buon albergo, cenetta piacevole e poi si trattava di andare a dormire e questo era il punto da affrontare.
Vabbé.. anche qualcosa di altro, ma lì ci si era già un pò allenati e non era una sorpresa, il dormire sì.
Avevo sempre dormito da solo, poi bisogna andare in bagno, lavarsi, ...insomma tutta una serie di operazioni mai fatte prima con una fanciulla vicino che guarda e ascolta.
Aveva una vestaglina rosa, roba quasi da prima comunione.
Eppure a un certo punto la natura ha preso il sopravvento, abbiamo anche dormito e con disinvoltura ci siamo presentati alla colazione della mattina.
Oggi faccio fatica a ricordare che faccia avevamo a 22 anni, devo guardare le foto, e mentre le guardo penso... madonna che faccia avevamo, due bimbi.
In fondo meglio oggi, molto meglio oggi anche se le giunture scricchiolano e, la sera, un buon libro può essere sufficiente.
Frase buttata là dalla Civetta Canterina, non si sa se per ricordare con nostalgia, per ricordare e basta o per richiesta di festeggiamento.
40 anni fa avevamo 22 anni ed eravamo "fidanzati", le avevo pure regalato l'anello.
40 anni fa, lo dico per i giovani, ci si fidanzava, ovvero si prendeva un impegno e si faceva una "dichiarazione" di intenti.
Oggi no, si può scegliere tra varie opzioni : 1) ho una storia 2) mi vedo con... 3) é il mio compagno (una volta lo dicevano solo i comunisti, quando c'erano ancora) 4) è il mio lui o la mia lei 5) il mio trombamico (versione orribile) ecc.
Allora noi si era banalmente fidanzati, e ci ponemmo la domanda di come avremmo potuto trascorrere un fine settimana assieme, dormendo da qualche parte assieme, cosa MAI successa.
Oggi qualunque giovane o qualunque signorina di 18 anni, ma anche meno, può annunciare alla mamma che va in vacanza con lui, e la mamma al più pone qualche modesta resistenza, poi loro vanno.
Allora manco a parlarne, eppure noi avevamo già intenzioni semiserie.
Inventammo delle balle che avrebbero fermato un treno, roba da gite parrocchiali con preti, suore, ritiri, visite a santuari ecc ecc.
Non abbiamo mai saputo se ci hanno creduto e ci siamo ben guardati dal chiederlo.
Con una poderosa Fiat 850 azzurra ci dirigemmo verso Camaldoli per un rigurgito di spiritualità, e così almeno avremmo potuto descrivere un santuario.
Arrivati a sera al passo della Consuma, anzi, scusate, ricordo che allora si viaggiava ben diversamente, quindi partiti la mattina si arrivava nel pomeriggio tardi ove oggi si arriverebbe molto più rapidamente.
Dunque al passo della Consuma, si trattava di trovare un albergo, cioé di andare con disinvoltura a fare una cosa mai fatta, prendere una camera.
Ma allora era ancora quasi un reato ospitare una coppia "clandestina" e solo al terzo tentativo ci diedero la camera, e non perché fossero occupati , quanto perché chiedevano se eravamo sposati.
Comunque alla fine un buon albergo, cenetta piacevole e poi si trattava di andare a dormire e questo era il punto da affrontare.
Vabbé.. anche qualcosa di altro, ma lì ci si era già un pò allenati e non era una sorpresa, il dormire sì.
Avevo sempre dormito da solo, poi bisogna andare in bagno, lavarsi, ...insomma tutta una serie di operazioni mai fatte prima con una fanciulla vicino che guarda e ascolta.
Aveva una vestaglina rosa, roba quasi da prima comunione.
Eppure a un certo punto la natura ha preso il sopravvento, abbiamo anche dormito e con disinvoltura ci siamo presentati alla colazione della mattina.
Oggi faccio fatica a ricordare che faccia avevamo a 22 anni, devo guardare le foto, e mentre le guardo penso... madonna che faccia avevamo, due bimbi.
In fondo meglio oggi, molto meglio oggi anche se le giunture scricchiolano e, la sera, un buon libro può essere sufficiente.
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