"Sai che in questi giorni sono 40 anni ??"
Frase buttata là dalla Civetta Canterina, non si sa se per ricordare con nostalgia, per ricordare e basta o per richiesta di festeggiamento.
40 anni fa avevamo 22 anni ed eravamo "fidanzati", le avevo pure regalato l'anello.
40 anni fa, lo dico per i giovani, ci si fidanzava, ovvero si prendeva un impegno e si faceva una "dichiarazione" di intenti.
Oggi no, si può scegliere tra varie opzioni : 1) ho una storia 2) mi vedo con... 3) é il mio compagno (una volta lo dicevano solo i comunisti, quando c'erano ancora) 4) è il mio lui o la mia lei 5) il mio trombamico (versione orribile) ecc.
Allora noi si era banalmente fidanzati, e ci ponemmo la domanda di come avremmo potuto trascorrere un fine settimana assieme, dormendo da qualche parte assieme, cosa MAI successa.
Oggi qualunque giovane o qualunque signorina di 18 anni, ma anche meno, può annunciare alla mamma che va in vacanza con lui, e la mamma al più pone qualche modesta resistenza, poi loro vanno.
Allora manco a parlarne, eppure noi avevamo già intenzioni semiserie.
Inventammo delle balle che avrebbero fermato un treno, roba da gite parrocchiali con preti, suore, ritiri, visite a santuari ecc ecc.
Non abbiamo mai saputo se ci hanno creduto e ci siamo ben guardati dal chiederlo.
Con una poderosa Fiat 850 azzurra ci dirigemmo verso Camaldoli per un rigurgito di spiritualità, e così almeno avremmo potuto descrivere un santuario.
Arrivati a sera al passo della Consuma, anzi, scusate, ricordo che allora si viaggiava ben diversamente, quindi partiti la mattina si arrivava nel pomeriggio tardi ove oggi si arriverebbe molto più rapidamente.
Dunque al passo della Consuma, si trattava di trovare un albergo, cioé di andare con disinvoltura a fare una cosa mai fatta, prendere una camera.
Ma allora era ancora quasi un reato ospitare una coppia "clandestina" e solo al terzo tentativo ci diedero la camera, e non perché fossero occupati , quanto perché chiedevano se eravamo sposati.
Comunque alla fine un buon albergo, cenetta piacevole e poi si trattava di andare a dormire e questo era il punto da affrontare.
Vabbé.. anche qualcosa di altro, ma lì ci si era già un pò allenati e non era una sorpresa, il dormire sì.
Avevo sempre dormito da solo, poi bisogna andare in bagno, lavarsi, ...insomma tutta una serie di operazioni mai fatte prima con una fanciulla vicino che guarda e ascolta.
Aveva una vestaglina rosa, roba quasi da prima comunione.
Eppure a un certo punto la natura ha preso il sopravvento, abbiamo anche dormito e con disinvoltura ci siamo presentati alla colazione della mattina.
Oggi faccio fatica a ricordare che faccia avevamo a 22 anni, devo guardare le foto, e mentre le guardo penso... madonna che faccia avevamo, due bimbi.
In fondo meglio oggi, molto meglio oggi anche se le giunture scricchiolano e, la sera, un buon libro può essere sufficiente.