sabato 30 giugno 2012

L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI "GINO"






Che accadrà quando i vari GINO non saranno più come ora??
Dove potrà andare il popolo, quello storico e verace ??

Per meglio far capire ai lettori devo dire che nel mio quartiere si trovano ben 3 Polisportive, due grandi ed una più piccola.
Sala da gioco delle carte, campo sportivo, scuola di calcio, bocciodromo, centro estivo per i piccoli, bar, ristorazione a richiesta, campo da pallavolo ecc ecc.
Due di esse sono intestate a GINO, una Gino Nasi, una Gino Pini (proprio di fronte alla casa della Sandramacca)
E per non invaderle il campo parlerò della Gino Nasi, più vicina a casa mia.

Che dire....centinaia di soci, un tempo area saldamente controllata dal "partito" e quando a Modena si diceva "il partito" si era già detto tutto.
Oggi il Partito c'é ma non é più il Partitone, tuttavia gli attivisti ci sono ancora, magari oggi invece di portare in giro l'Unità, spazzano i cortili, puliscono i giardini, organizzano iniziative per la comunità e d'inverno spalano la neve dai marciapiedi, "perché la neve non si spala con il computer" diceva un anziano.

Quando vado a prendere il nipote dal centro estivo, alle 16, é uno spettacolo vedere un centinaio di anziani che giocano a carte accanitamente, parlano rigorosamente in dialetto, e anche chi é di origine meridionale si sforza di farlo.
Dalle 18 gnocco fritto a richiesta, specie la domenica.
La cuoca é una cuoca, voi la guardate e capite che é una cuoca, non può essere altro che una cuoca, di quelle che da vent'anni o trenta sono volontarie al festival dell'Unità e sanno benissimo come fare le porzioni e cosa serve, e sono contente quando verso fine serata si possono sedere a vedere il risultato della loro opera.
Gli anziani giocano, discutono di politica e danno un colpo d'occhio alle "spose" che passano, ma i commenti sono molto composti.

Guardavo l'altra sera i giovani che hanno affollato il concertone di Bologna, una bella folla.
Quando saranno vecchi dove andranno???
Passeranno dal Judo e dalla pallavolo alla briscola?'
Me lo auguro per loro, per noi e per la società anche se le Polisportive forse si chiameranno Jonatan o Erik o Mathias

martedì 26 giugno 2012

A Joe e al Poeta sulle 23

OMAGGIO AL LETTO

Non é mai detto
nelle loro litanie
non é mai letto
nelle loro omelie
Sempre la Sacra Mensa
sempre la Santa Sede
mai il santo letto
nell'immobiliare della loro liturgia

O mia cara
é la magia del letto
e grazie a lei
l'amore la scampa bella


questa sera va così, a due tenaci e arguti commentatori, poeti loro stessi, laicissimi a quanto sembra.

Che il Cielo mi perdoni l'ardire.

lunedì 25 giugno 2012

MADRIGALE D'ESTATE





Unisci la rossa tua bocca alla mia,
o Estrella gitana!

Sotto l'ora solare del mezzogiorno
morderò la Mela.

Fra i verdi ulivi della collina
c'è una torre moresca,
colore della tua carne agreste
che sa di miele e d'aurora.

Mi offri nel tuo corpo ardente
il divino nutrimento
che dà fiori al ruscello quieto
e stelle al vento.

Come ti donasti a me, luce bruna?
perché mi desti pieni
d'amore il sesso di giglio

e la sonorità dei tuoi seni?

Fu per la mia tristezza?
(oh, miei goffi passi!)

Forse destò pietà in te
la mia vita spenta di canti?

Perché non hai preferito ai miei lamenti
le cosce sudate
di un San Cristoforo contadino
pesanti in amore e belle?

Danaide del piacere sei con me.
Femminile Silvano.

I tuoi baci odorano come il grano
secco dall'estate.

Oscurami la vista col tu canto.

Sciogli la tua chioma
dispiegata e solenne come un manto
d'ombra sopra i prati.

Dipingi con la bocca insanguinata
un cielo d'amore,
su un fondo di carne, la stella
violetta del dolore.

Prigioniero è il mio cavallo Andaluso
dei tuoi occhi aperti,
e volerà desolato e assorto
quando li vedrà morti.

Se tu non m'amassi t'amerei
per il tuo sguardo cupo
come l'allodola ama il giorno nuovo
per la rugiada.

Unisci la rossa tua bocca alla mia,
o Estrella gitana!
Lasciami sotto il giorno chiaro
consumare la mela.
Garcia Lorca

domenica 24 giugno 2012

JACQUES PREVERT un pò di contestazione


Mio malgrado...

Assunto mio malgrado nella fabbrica delle idee
mi sono rifiutato di timbrare il cartellino
Mobilitato altresì nell'esercito delle idee
ho disertato
Non ho mai capito granché
Non c'è mai granché
né piccolo che
C'è altro.

Altro
vuol dire che amo chi mi piace
e ciò che faccio.

mercoledì 20 giugno 2012

CHI IMMAGINAVA

Chi immaginava dovessi riconoscerti
in questi anni tardi
e prendere il tuo volto tra le mani
per accostarlo alle labbra?
Lo stillicidio delle ore
non lasciava intravedere aperture
E invece eccoti accanto
vogliosa
pronta ad abbandonarti senza veste
a chi tanto per te delirava

Alessandro Parronchi


La frangia dei capelli

La frangia dei capelli che ti vela
la fronte puerile, tu distrarla
con la mano non devi. Anch’essa parla
di te, sulla mia strada è tutto il cielo,
la sola luce con le giade ch’ài
accerchiate sul polso, nel tumulto
del sonno la cortina che gl’indulti
tuoi distendono, l’ala onde tu vai,
trasmigratrice Artemide ed ilesa,
tra le guerre dei nati-morti; e s’ora
d’aeree lanugini s’infiora
quel fondo, a marezzarlo sei tu, scesa
d’un balzo, e irrequieta la tua fronte
si confonde con l’alba, la nasconde.

Eugenio Montale

mercoledì 13 giugno 2012

FROCI IN NAZIONALE????

Vero é che da un giocatore di pallone ci si aspetta che usi bene i piedi e talvolta, ma solo talvolta anche la testa, ma solo per tirare a rete.
in ogni caso é finalmente emerso un problema degno di un dibattito nazionale, ed i quotidiani, giustamente lo pongono in prima pagina.

Si potrebbe porre la questione al dibattito parlamentare, ponendo in secondo piano la questione economica, lo spread, la giustizia o cazzeggi del genere.

Però occorre valutare a fondo...

Come giustamente affermava oggi un barista, "quella checca di Bari" (presumibilmente l'attuale Governatore della Puglia) voterebbe contro la condanna dei froci.
Si potrebbero avere dubbi sul voto di Di Pietro,oggi comunque contro, mentre certo sarebbe il voto di fiducia di Bersani (salvo la componente cattolica)
Più incerto il voto del PDL dopo le passate esternazioni del suo leader palesemente sciupafemmine
La Lega, celodurista forse voterebbe contro i froci, salvo astenersi o votare con Di Pietro far dispetto a qualcuno.
L'UDC, cattolicissima voterebbe contro i froci.

Il gruppo Misto, o mesto non si sa.

Il Card Bertone, esterno, suggerirebbe, con molta moderazione, di evitare situazioni "contro natura" ma offrirebbe amorevole accoglienza purché l'omosessualità (lì i linguaggi sono più garbati) fosse vissuta in castità.

Tutto sommato meglio che parli il solo Cassano

venerdì 8 giugno 2012

LE CAMPANE NON SUONANO PIU'... e raccogliamo mutande






Mi piaceva sentire l'ora suonata dalle campane della vicina chiesa.
D'estate si raccoglieva e si ascoltava l'ora del campanile, e quando suonava mezzogiorno d'incanto i motori dei carri e dei trattori si fermavano di colpo, calava un silenzio rotto solo dalle voci dei raccoglitori che si avviavano verso casa, voci che si perdevano nella campagna, e si andava a mangiare sotto il portico.
Maccheroni grossi al pomodoro, bicchieri di vino, bicchieri di vetro grosso.
Ora il portico è crollato.
E' andata bene, se la scossa definitiva, quella delle 13 fosse arrivata tra due mesi eravamo sotto.

Ora la chiesa é inagibile e il "cappello" del campanile si è spostato ed é caduta la croce che stava in alto

Tutti si attivano, con una determinazione che solo se sei emiliano puoi veramente capire.
Ieri hanno montato una grande tenda, e in un minuto sono comparse persone ad aiutare.

Tutta la "bassa" é priva di ospedali,i reparti sono stati trasferiti in città, in montagna, dove si poteva.
Una settimana di turni massacranti, senza un lamento.

Sono stati richiesti volontari per i turni di sorveglianza alle macerie contro gli sciacalli, in poche ore si sono presentati da ogni organizzazione, le palestre della città hanno lanciato l'appello, ai giovani tocca il turno dalle 2 di notte alla mattina, ma anche i vecchi ci sono.
Uno, anziano, diceva ieri "non ho avuto paura dei tedeschi, non avrò paura adesso".

Nelle fabbriche si cerca di lavorare, sono entrati nei capannoni rischiando, hanno portato fuori tutti i macchinari possibili, dislocati nei cortili delle case degli operai.

Fioccano i racconti, una bambina ha trascinato fuori la nonna dal bar appena ha sentito il primo scricchiolio e subito dopo il bar é caduto uccidendo il barista cinese.

Un'operaia racconta che era appena uscita per vuotare il pattume dalla fabbrica quando è crollata uccidendo il titolare.

Una donna mi ha detto che in quei due minuti ha detto alla madre tutto quello, di positivo, che non riusciva a dirle da anni.

Una contessa, una vera contessa arriverà domani, dal Veneto con un camion di aiuti.

Si dice che i cascinali di campagna crollati, non potranno più essere ricostruiti in pietra per sicurezza.....l'emblema della civiltà contadina non potrà essere preservato

Raccogliamo mutande grandi, quelle contenitive, ...si proprio mutande per vecchi.