venerdì 27 maggio 2011

VANTAGGI DELLA MALATTIA - UTILITA' DEL SINTOMO

E' ormai il fine settimana, mi resta la mattina di sabato e mi viene la insana voglia di scrivere su malattie e sintomi, sarà perché in questi giorni qualcosa ha volteggiato nel cielo della mia stanza.
I sintomi, che quasi sempre cerchiamo di scacciare e neutralizzare ci parlano anche di linguaggi simbolici, di vantaggi secondari che la persona raggiunge attraverso i sintomi.
Possono rappresentare un richiamo, un urlo che dice "volete occuparvi di me??".
Oppure forse il sintomo ci consente una sorta di fuga dalla responsabilità della vita, o forse attraverso di lui incanaliamo l'aggressività destinata ad altri.
Questi richiami al mondo sono ancora più evidenti quando il sintomo é "sine materia", quando esperiti tutti gli esami oggettivi ci dicono che non abbiamo nulla.
Il buon psicosomatico in questi casi si arrabbia e magari cambia medico oppure accentua i sintomi come se dicesse al mondo....allora non avete capito che non so bene cosa fare... allora proprio non mi volete ascoltare.
Ancora...la psicosomatosi non si limita a denunciare un problema inconscio insoluto ma ad esso oppone una prima sommaria resistenza finalizzata a preservare l'integrità di quell' IO che abbiamo costruito e che ci secca tanto modificare.
"venire giù dal pero" si dice dalle mie parti non é sempre cosa gradita.
Quanto agli organi bersaglio abbiamo ampia scelta.
Timori di malattie cardiache quando facciamo fatica ad ascoltare i sentimenti, il cuore.
Timori legati alla gastroenterologia quando c'é qualcosa che proprio non possiamo digerire
Allergologie quando le sofferenze dell'infanzia legate a madri fredde o troppo esigenti, magari affiancate da padri poco maturi si portano avanti nel tempo.
Reumatologia o disturbi dell'apparato osseo, ove spesso si nota un genitore troppo autoritario in modo che l'inibizione si vive sin dall'infanzia.
E' curioso in questi casi notare come chi si trova in questa condizione ha spesso esercitato sin da bambino attività sportive, oppure si é adoperato senza risparmio per la famiglia coltivando bisogni di iperattività per scacciare il fantasma.
Tante altre si potrebbero nominare e ben più diffusamente.

In questi tempi più volte ho chiesto a qualcuno di immaginare la sua vita se improvvisamente scomparissero sintomi o malattie, si realizzasse in un attimo quello che desiderano.
Allora sì che ci si scontrerebbe paradossalmente con altri seri problemi.
L'aggressività che a boomerang ci ributtiamo addosso e che ci blocca che strada prenderebbe?
La vita che oggi ci neghiamo dopo dovrebbe essere usata, e che faremmo ??
L'affettività che oggi elemosiniamo con la malattia dopo dovremmo conquistarla.

E ne avremmo pure un danno economico....tutte le parcelle mediche che oggi scarichiamo dalla denuncia dei redditi andando cosi' a credito dopo non ci sarebbero più.
Scusate, questa é la scemenza della sera

6 commenti:

iriselibellule@gmail.com ha detto...

SCemenze un corno.Mi hai rimesso in crisi, allergolegie quando le madri sono fredde o troppo esigenti , le mie bambine ne hanno sofferto tutte e due ...

Paola Tassinari ha detto...

...mi piacerebbe sapere se una persona hai il sintomo di entrare in una realtà parallella cioè di estraniarsi dalla realtà quale mancanza o trauma ha probabilmente vissuto...
Thank you very much.

Lara ha detto...

Fa molto riflettere questo tuo post, Soffio.
mi ha molto colpito questa tua frase-domanda:
"L'aggressività che a boomerang ci ributtiamo addosso e che ci blocca che strada prenderebbe?
La vita che oggi ci neghiamo dopo dovrebbe essere usata, e che faremmo ??"
Sarebbe fondamentale riuscire a scoprirlo, non so se ci riuscirò. Ma grazie!
Ciao,
Lara

Soffio ha detto...

Le singole risposte vanno date ai singoli e non rese pubbliche. Però é curioso che la Teo scriva "hai" invece di "ha".
Chissà, magari mi coinvolge nella realtà parallela.

Unknown ha detto...

Senza sintomi come riconosceremmo le "malattie"? Un saluto

Adriano Maini ha detto...

Altroché se non sono cose serie su cui riflettere attentamente!