Per gli appassionati di cinema oggi voglio dedicare alcune recensioni
UN MILITARE E MEZZO
con Aldo Fabrizi, Renato Rascel, Virna Lisi.
Nicola Carletti che da bambino é stato portato in America ritorna in Italia con la moglie e due figlioli ma poiché non ha edempiuto agli obblighi militari é costretto a raggiungere un centro di addestramento. Ma la vita di caserma é piena di amarezze, mentre é sottoposto a un terribile maresciallo, Rascel (Carletti) si vede complicare le cose dala figlia del maresciallo che si innamora del figlio di Carletti provocondo scene di gelosia. Essa per provocare si fa corteggiare da un industriale americano incontrato per caso. I due finiranno per innamorarsi sul serio in mezzo a difficoltà di ogni genere. Carletti riesce a ottenere il sospirato congedo e diventerà amico del maresciallo.
CRITICA
Il film si giova di una semplice ma efficace comicità di due attori che sembrano completarsi a vicenda. I bozzetti di vita militare sono di maniera e alquanto convenzionali appaiono le scene sentimentali; cionondimeno il film, pieno di trovate, riesce nel suo intento, gradevole e divertente
GIUDIZIO MORALE
E' degna di nota nel film la sua pulizia morale; le vicende sentimentali sono presentate con discrezione, mentre le macchiette dei comici, che formano la parte più interessante del lavoro non pongono problemi morali.
LA VISIONE E' AMMESSA PER TUTTI
I PIACERI DELLO SCAPOLO
Interpreti: Mario Carotenuto, Sylvia Coscina
Tutto il film é impostato su una serie di equivoci e di vari tentativi di due scapoli maturi che hanno affittato un appartamento per le loro avventure sentimentali
CRITICA
Si Tratta di un film comico dalla sceneggiatura inconcludente che presenta situazioni e tipi già sfruttati in altri film.
Il lavoro che ha l'andamento tipico delle "pochade" a base di equivoci e di situazioni imbarazzanti non merita considerazione
GIUDIZIO MORALE
Il film comprende una serie di situazioni che, per quanto siano presentate in chiave farsesca, riescono del tutto inaccettabili per la volgarità del dialogo e la scabrosità delle scene
LA VISIONE E' DA ESCLUDERE PER OGNI GENERE DI PUBBLICO
SIGNORI SI NASCE
Interpreti: Totò, Peppino de Filippo, Delia Scala
Soggetto: Pio ed Ottone, benché fratelli sono profondamente diversi, per carattere, tendenze, sistema di vita. Pio ha la fama di assiduo lavoratore a capo di una sartoria ecclesiale, Ottone ha sperperato conducendo una vita da gaudente. Ottone si reca da Pio e gli chiede un prestito, Pio non gli crede e lo trova la sera stessa in compagnia di una giovane attrice ma gli da da intendere che sia sua figlia frutto di un amore infelice e Pio commosso accoglie la giovane. Sorgono però numerosi equivoci e alla fine Pio scoprirà l'imbroglio ma sarà ugualmente indotto a sovvenzionare l'operetta che aprirà la via al successo dell'attricetta.
CRITICA. Il film presenta molti luoghi comuni, é diretto con faciloneria I due protagonisti ricorrono anche quì al loro repertorio comico
GIUDIZIO MORALE: Il lavoro presenta con insistente compiacenza argomenti religiosi che servono soltanto a creare volgari equivoci e inaccettabili doppi sensi. Si aggiungano situazioni scabrose e abbigliamenti indecenti.
LA VISIONE DEL FILM E' DA ESCLUDERE
CENTRO CATTOLICO CINEMATOGRAFICO - SEGNALAZIONI CINEMATOGRAFICHE 1960
O TEMPORA O MORES !!!!!!
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3 commenti:
Interessanti queste recensioni con giudizio morale. Da tenere presente ...
...io credo che questo post sia una presa in giro, quel giudizio morale lo trovo eccessivo, non ho visto i films ma per gli anni della visione che presumo siano i pruriginosi e bacchettoni anni cinquanta/sessanta,credo siano da condannare più per la moralità che la non moralità.
Au revoir.
Bel pezzo di repertorio! L'Italia, ahinoi, era così.
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