Come potete immaginare Maria é un nome di fantasia.
Maria inizia il suo percorso circa due anni addietro, é reduce da un pesante e triste episodio che l'ha messa a durissima prova.
Alle soglie del matrimonio, innamoratissima del suo ragazzo.
Quando iniziava a fare progetti concreti di vita, questi muore improvvisamente colpito da ictus.
Il tutto avviene in sua presenza e lei, coraggiosissima (uso deliberatamente i superlativi) in quel frangente, quando altri avrebbero perso la testa, fa tutto ciò che ha appreso.
Maria infatti si intende di medicina e di pronto soccorso, si comporta come se dovesse soccorrere un estraneo, fa quello che si deve fare, ma il ragazzo letteralmente muore al suo cospetto.
Quando inizio a incontrarla é distrutta, piange, non sa darsi pace, si interroga sul suo operato, vede spezzate di colpo tutte le sue speranze, in un modo così brutale.
Iniziamo a parlarne, a "elaborare il lutto", in questi casi non serve a nulla essere semplicemente consolatorii.
Maria continua a frequentare i genitori di lui che la vedono come una nuora, si appoggiano a lei.
Dobbiamo parlare anche di questo distacco, necessario e difficile.
Riprende rapidamente la sua vita normale, lavora, sono certo che sia brava nel suo lavoro, si impegna, é professionale, gradita alle persone, ma il macigno resta.
Nel tempo comincia a dirsi che dovrebbe continuare la vita, desidera sposarsi e avere bambini, ma non osa prendere in considerazione altri ragazzi, lo considera un tradimento.
Ne parliamo a lungo, inizia a riprendere qualche uscita, conosce un bravo ragazzo, forse troppo statico per lei che é vivace, attiva, spiccia ma anche desiderosa di essere accolta.
La storia finisce presto, il ricordo é ancora molto forte.
Continuiamo a elaborare i sensi di colpa e di solitudine, riesce a staccarsi lentamente e correttamente dalla famiglia del fidanzato defunto.
Comincia a dirsi che anche dalla sua famiglia deve staccarsi, ormai si avvicina ai 30 anni, la proteggono, il padre la tratta molto bene, l'Edipo é ancora ben in funzione, ma deve staccarsi.
Un giorno, mentre ancora si dibatte nei dubbi porta un sogno.
Il ragazzo deceduto appare nel sogno e le dice "io ora sto bene, tu devi andare" e lo dice sorridendo, dolcemente.
Dico a Maria che é fortunata, il suo ragazzo ha avuto il permesso di venirla a trovare da dove é ora (chiamate il luogo come più vi piace)e che deve stare sicura di questa indicazione.
Inizia una nuova fase, dapprima titubante poi sempre più sicura, recupera il sorriso, anche durante la seduta possiamo scherzare e permetterci qualche battuta.
Maria decide di acquistare casa, ne parliamo, a tratti mi sento più consulente finanziario e immobiliare che psicologo, ma mi dico che va bene così, probabilmente Maria ne ha utilità.
Diradiamo le sedute, iniziamo a vederci ogni 15 giorni, Maria ha comprato casa e le spese sono aumentate, ma anche é molto più in grado di camminare da sola.
Una sera conosce casualmente un ragazzo, giovane professionista proveniente dal centro Italia, si piacciono, si innamorano.
Per un momento Maria é ancora titubante, il pensiero di "tradire" fa ancora una volta capolino.
Le ricordo il sogno, cosa vuole di più?? la spingo a viversi la storia.
Dopo poco terminiamo il nostro lavoro e io resto con una curiosità, come andrà a finire questo amore che pare prendere corpo in modo consistente?.
Dopo tre mesi Maria mi telefona e mi dice che andrà a trascorrere una settimana a casa di lui e a conoscere i genitori, famiglia importante del luogo, mi chiede come deve comportarsi lei che viene dalla provincia.
Scherziamo, le dò consigli ironici, suggerimenti burleschi e un pò ruffiani, ride e mi ringrazia.
Passano due mesi e Maria mi telefona, chiede se può passare a salutarmi, deve dirmi delle cose.
Io sono contento di vederla ma anche un pò in apprensione, non saremo tornati indietro ??.
Quando Maria sale le scale vedo occhi che brillano, faccio appena in tempo a salutarla e mi dice "mi sposo, e sono anche incinta".
Na parliamo con molta gioia, hanno deciso date e luoghi del matrimonio, vivono assieme e sono felici.
Maria é una ragazza carina, simpatica, coraggiosa, determinata, affettuosa, sono molto felice per lei, spero di aver contribuito, oggi sono contento del mestiere che faccio.
venerdì 21 ottobre 2011
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14 commenti:
Ciò che dai viene condiviso con altri e per questo sarà Tuo per sempre, perchè altri ricorderanno ciò che hai donato.Ciò che non condividi sarà perduto per sempre, perchè destinato a sparire con noi nella tomba...
Il Tuo Talento ti rende felice aiutando gli altri ... non sarai mai dimenticato, non sparirà il tuo ricordo per generazioni.
Certo... "dottore"... che hai contribuito! Hai forse dei dubbi?
La strada... lei... la conosceva, ma senza di Te... faro nella notte... l'avrebbe sicuramente persa.
Con grande stima,
Mary
E' una brava persona oltre che un intelligente,espeto e serio professionista.
Penso che il piacere più grande oltre alla storia finita bene è stato il venire a trovarla per renderla partecipe...non ci sono grazie che valgano a confronto.
Saluti
Carlo
Mi posso immaginare quanto sia bello prendere per mano una persona ed aiutarla a percorrere la sua strada, nel momento in cui questa è pericolosamente in salita. Ma soprattutto scoprire di averla portata oltre.
Non credo però che capiti con tutti. O sbaglio?
Soffio, Soffio sei come il respiro, anche io a volte avrei bisogno di Soffio nella mia vita.
Un bel percorso grazie al tuo aiuto tra il paterno ed il professionale... grande cammino... grande terapeuta...
Luce e Amore
Chissà quali emozioni passano attraverso una storia come questa. Noi conosciamo solo i due protagonisti, tu e lei, sia tu, sia Maria avete lasciato una traccia così bella in questo post che fa bene anche al terzo protagonista: noi. Grazie
Bello bello bello son contenta ...quanto bisogno c'è di soffi di vita nella quotidianità di tutti.....
Una bella storia vera!
L'elaborazione del dolore, della morte. I sensi di colpa. I tradimenti impossibili. Maria è stata forte e coraggiosa. Per un pò sei stato come la sua anima...senza di te quel coraggio sarebbe stato soffocato dagli altri stati emozionali. Hai faticato a farle tirar il freno, ma poi.....Il sorriso e la voglia di vivere d'una giovane donna in attesa d'un bimbo
t'hanno ripagato più d'ogni altro compenso. Sei umano Doctor....sei vero!
Grazie...a nome di tutte le Maria che hanno vinto la loro guerra interiore ed ora amano libere la vita!
Elisena
una bella storia, sono contento per Maria che sia finita bene. E' stata fortunata, oggi è sempre più difficile il lieto fine.
...e un bel lieto fine anche per te, ogni tanto ci vuole e dà la carica ad ndare avanti!
ciao loredana
Ciao Soffio. Dopo una lunga assenza sto leggendo un po' di post a ritroso. Mi soffermo su questo perché mi ha emozionata sia la situazione sia il tuo delicato modo di descriverla.
L'elaborazione di un lutto, di situazioni irrisolte, di sensi di colpa che talvolta sono frutto solo del nostro desiderio di macerarci ulteriormente nel dolore, possono rappresentare una spirale infinita da cui non si riesce ad uscire. A meno di incontrare un terapeuta competente che con intelligenza sappia guidare fuori dal labirinto.
Bella soddisfazione per una storia andata a buon fine!!!
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