Gitarella a Vigoleno, quattro amici, qualche buon panino, cura dell'orario, ovvero arrivare quando gli altri sono al ristorante o a casa, quindi visita quasi in solitudine.
Un caffé al bar del paese, un pizzico di cultura, buon sole, ottimi panini, un liquore del posto, .....non occorre altro
La Storia
• VIII-IX sec., la dedicazione della parrocchiale a S. Giorgio, molto venerato dai Longobardi, rende probabile in quest'epoca un insediamento organizzato intorno alla chiesa.
• 1132, compare per la prima volta nei documenti il nome di Vigoleno; nel 1141 il fortilizio acquista il diritto di farsi difendere dal Comune di Piacenza; una pergamena del 1223 attesta che S. Giorgio è una pieve non più dipendente da quella di Castell'Arquato; nel 1238 diversi soldati armati di balestra hanno nel castello un quartiere stabile.
• 1373, nel gennaio il castello è espugnato dalle truppe pontificie del cardinal legato di Bologna ma in aprile è riconquistato e raso al suolo dai Visconti.
• 1389, Odoardo Visconti cede i diritti su Vigoleno a Francesco Scotti, membro di una potente famiglia piacentina che ha costruito la propria fortuna sulle attività mercantili e bancarie. Caso raro nella storia italiana, Vigoleno apparterrà quasi ininterrottamente a una sola famiglia dalla fine del Trecento agli inizi del Novecento. Nel 1404, infatti, Francesco Scotti viene investito dai Visconti del feudo elevato a contea; segue un periodo torbido alla fine del quale, nel 1449, Alberto Scotti riespugna Vigoleno. Da questa data il borgo resta in modo pacifico in possesso degli Scotti ad eccezione di un periodo nel Cinquecento quando, per vicende storiche intrecciate a quelle della famiglia, passa ai Farnese di Parma. Nel 1622 i Farnese elevano Cesare Maria Scotti al rango di marchese di Vigoleno, dunque al gradino più alto dell'aristocrazia del ducato.
• 1850, il marchese Gaetano Maria, dopo che la famiglia è sopravvissuta alla soppressione napoleonica dei feudi, fa restaurare il castello. Nel 1908 il nipote Umberto lo vende a Pietro Varani, dal quale lo acquista nel 1921 la principessa Maria Ruspoli, moglie del duca di Gramont. Nel 1934 la principessa, in ristrettezze economiche, è costretta a vendere la rocca, che passerà poi di mano in mano altre quattro volte, fino alla famiglia bresciana che la detiene oggi.
sabato 5 novembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
Tu sai quanto sia attratta da questi post e allora eccomi qui presa all'amo in un... soffio. Così vicina e mai vista, è un vero peccato, le tue foto inducono a visitarla, grazie per il suggerimento. Buona domenica.
Vigoleno, non sapevo esistesse, ora lo so, e soprattutto tramite le foto ( prima devo soddisfare il senso della vista)vedo una possente rocca, dei bastioni con alti merli, una chiesetta col campanile a vela , un bel cortile con una fontana nuda e cruda perciò molto evocativa, noto anche un passaggio aereo fra il bastione e la chiesa , il tutto immerso in un via và di sassi di varie forme...bè se poi hai mangiato i panini e il liquorino dalla terrazza di fronte alla rocca, allora credo tu abbia trascorso una buona giornata.
Ciao...e sono convinta che anche tu abbia naso, ed è un complimento.
Doctor vagabondo girandolone e amante delle nostre ricchezze storiche!
Amante anche del buon vino, della buona tavola e dei sapori veri, caldi, quelli che tolgono fame e sete all'anima!
Beh....troppi complimenti fanno male ai Doctor che poi si devono curar da soli :))))))
Senti, una mia idea....ma...se quel castello lo dovessero vender all'asta, che dici, se facciamo una colletta e lo acquistiamo?
Pensa che favola, vivere in un Castello, coi cavalli e gli stallieri e gli alberi di pere che poi raccgliamo e li distilliamo in un buon succo, magari leggermente alcolico!
Ciao....se guardi in alto, dietro uno di quei merli, ci sono io appollaiata come una cornacchia!
Elisena
Uno spaccato esemplare - ci sono tante vicende analoghe nella Penisola, ma non così ben documentate - di storia del Paese!
Ciao Soffio, mi piace il tuo blog così semplice e pulito, le foto che hai presentato e ben documentato,
sono luoghi da favola che meritano di essere visitati,buona domenica,.
Tiziano.
Sicuramente merita una visita.
Saluti a presto.
Posta un commento