domenica 24 febbraio 2013

INCONSCIO MODERNO CON SMS





OGNI RIFERIMENTO A FATTI E PERSONAGGI NON E’ AFFATTO CASUALE.
Scrivo con il consenso degli interessati  e con il consueto dovere di modificare alcuni dati.
Ho conosciuto lui, Paolo, e solo dopo molto tempo lei, Francesca (nomi di banale fantasia)
Lui, allora 39 anni, un mestiere nel quale si occupava, e ancora si “occupa di persone”, era sposato da 16 anni con un figlio di 15.
“una brava moglie” come mi disse subito, forse sposata un po’ precipitosamente “ ma non era incinta” mi precisò subito.
Anni di matrimonio “normale”, positivo,  fatto di piccole cose, di benessere comune e tranquillo, di un figlio che lui adora e con il quale ha un buon rapporto.
Ha letto tanto Paolo, il suo mestiere di aiuto lo suggerisce e lui lo fa con passione, quanto alla giornata “gli orari a volte sono pesanti” mi dice, “faccio turni, mi sento in colpa perché trascuro moglie e figlio, talvolta ci incrociamo solo per pochi minuti”.
Paolo ha sentito che qualcosa non gira come dovrebbe, non è felice, “Sa dottore, non ho nulla che non va davvero, ma devo fare chiarezza dentro di me”.
Per una decina di sedute mi parla della sua vita, della sua storia e ne esce una brava persona, un uomo impegnato, capace di dedicarsi agli altri con una generosità che va oltre le richieste del mestiere, ma…..non è felice “non mi  manca nulla sa..non mi manca nulla” continua a dire ogni volta che gli chiedo qualcosa in più.
Paolo, gli ho detto con la maggior morbidezza possibile “basta con  il girare sulla storia, mi racconti un sogno”
Si dice che il primo sogno sia molto indicativo sul da farsi e sul prosieguo del lavoro e Paolo racconta “Ero su una piccola collinetta, davanti un fiume, non larghissimo. che dovevo passare, prendo la spinta e corro giù.
 Nel fiume non c’è più  acqua, all’improvviso, vedo quanto  c’è di inutile buttato dalla gente e depositato sul fondo, arrivo dall’altra parte e entro da un barbiere, poi mi sveglio”
Il “Paolo di sotto” dava l’indicazione base, avere il coraggio di attraversare, di buttarsi, e vedere quanto nel fondo della propria storia c’è di vecchio, inutile,  mai rimosso, buttato lì  da sé stessi o da altri e finalmente andare oltre, e “sistemarsi i capelli” mettere ordine alla sua forza da Sansone, ed in effetti Paolo  porta capelli abbastanza lunghi e  arruffati, residuo di antiche “contestazioni”.
Dunque…qual’è la grande acqua che deve attraversare? Gli ho chiesto e lui arriva al punto, quello vero per il quale è venuto da me.
Quattro anni prima ha conosciuto Francesca, 27 anni, sposata da otto, senza figli, la conosce perché segue  una ragazza affidata a lui nel suo “mestiere di aiuto”, la vede quasi tutte le settimane.
quando lei entra in struttura e vi resta  una-due ore.
Come in un film lei gli chiede prima informazioni, poi pareri.
“Mi piaceva”  confessa Paolo, che ormai è deciso a parlare, e lo fa con un fiume  di parole e di sentimenti “ma non potevo farglielo capire, e poi, io sposato, tutti mi conoscono come una brava persona, nessuno si aspetterebbe da me un colpo di testa, e poi lei è sposata da poco…non potevo, non dovevo”.
Vanno avanti così per mesi, lui aspettava il giovedì mattina, quando lei sarebbe andata, con trepidazione, anzi si era fatto cambiare il turno per essere presente,  ma non osava manifestarsi o semplicemente dire a sé stesso, ma nel frattempo lei si era confidata, e Paolo sapeva che neppure lei era felice.
Il matrimonio dopo poco si era rivelato “fiacco”, poco vitale, “condito da tanta televisione, dottore, proprio così mi diceva Francesca, e io pensavo…come si fa con una ragazza così a guardare la televisione, lei è allegra, vitale, coraggiosa, ha gli occhi che ridono e poi……sa non voglio rubarle il mestiere, ma quando mi guarda le pupille diventano due  fanali…..però vede, il punto è che mia moglie è sempre più lontana, più fredda, tutta presa  da altre cose, per me c’è ancora, è una brava donna, le voglio bene  però…..insomma Francesca ed io siamo usciti una sera, ma non avevo il coraggio di dirle nulla, si era messa un abitino semplice, era bellissima, ma il bacio  l’ho dato solo la terza volta e dopo dei mesi….lei non usciva certo facilmente, e neppure io……insomma dottore…io non credevo esistesse una donna così…e poi mi sono detto cento volte che non è possibile, che era la solita favola, non potevamo vivere assieme, dopo sei mesi  sarebbero venuti fuori tutti i difetti ecc ecc…ma io la pensavo sempre e ogni volta, quando ci si poteva incontrare scoprivo qualcosa che ci accumunava….sa dottore, un giorno non mi voleva vedere perché aveva mangiato cipolla e  anch’io quel giorno avevo mangiato cipolla…capisco che le sembri infantile  ma tutti e due adoriamo la cipolla”
Paolo ormai andava  da solo nel racconto finché un giorno mi chiese se poteva dire un sogno di lei “però sa che non è bene interpretare sogni di altri, ci manca l’autore”.
Paolo voleva farmi capire e in qualche modo sedurmi e raccontò che lei si era sognata  di stare a terra, in ginocchio, e scavare con le mani fino a quando non riusciva a recuperare una statuetta raffigurante un angelo, ed io, non ho potuto evitare di dirgli “è questo che quella  donna deve fare, recuperare il suo sé stessa angelo che è stato sotterrato ma non è nel suo potere, Paolo, è lei che deve farlo”
Tuttavia dopo un anno Paolo era sconsolato, lei non voleva uscire dal matrimonio, ormai si vedevano regolarmente  “con tutto ciò che significa, e le assicuro che non avrei mai creduto esistessero le fate” mi disse ridendo un giorno, “ma non so se e come andremo avanti”.
Dopo poco Paolo  decide di interrompere i nostri incontri, gli sembrava di aver capito “ora tocca a me…a noi se ci riusciamo” mi disse l’anno scorso,  e se   ne andò con una lunga stretta di mano “le farò sapere” disse.
Pochi giorni fa mi telefona Paolo, mi chiede un incontro “posso  portare anche Lei?”,  difficile dire  di no, la deontologia classica?? Un’altra volta,….. e poi ero troppo curioso, in fondo avevo parteggiato per Paolo.
E’ entrato in studio sorridente con Francesca per mano, ma soprattutto Francesca con un gran pancione, e l’ho vista per la prima volta la biondina con gli occhi che ridono, timida ma decisa.
“Ecco dottore“ mi ha detto subito Francesca, “volevo conoscerla perché questa bimba è anche  merito suo, deve sapere che stavamo quasi per interrompere il nostro rapporto, troppe difficoltà e qualche senso di colpa, poi un giorno mi si è rotto il cellulare e non potevo parlare con Paolo, e per un intero fine settimana mi sembrava di impazzire, chiusa in casa con un marito che guarda le partite in tv , poi ho trovato il mio vecchio cellulare, ho cambiato la scheda e sa cosa ho trovato?? Un sms di Paolo di  anni prima, un sms molto serio e professionale, di quando non si sbilanciava e allora……se è vero che c’è l’inconscio…dovevo capire,  lui mi aveva aspettato per anni  e…eccoci qua,…..sa è una femmina, partorisco in aprile, abbiamo deciso di chiamarla Gaia, e spero proprio lo sia”
Ciao Paolo, non ti azzardare a diventare un marito normale, continua a guardarla come la guardi ora, ciao coraggiosa biondina dagli occhi azzurri, spero che Gaia abbia gli occhi azzurri come te e  siano occhi che ridono.

P.S.
Il marito di lei guarda ancora la  tv
La moglie di lui  ha saputo accettare da brava donna qual’é ed ha ammesso che si sente meglio anche lei.
Il figlio di Paolo vede i genitori tranquilli tra di loro e comunque è impegnato con una giovane fanciullina

23 commenti:

Ambra ha detto...

Non so. Non capisco questa storia. Due persone speciali, lui un angelo di generosità, lei una fata, sullo sfondo un marito e una moglie molto normali. Ma questa coppia così speciale si ritrova banalmente a comportarsi secondo copione, un copione tra i più vecchi e logori.
Qualcuno può trovarli coraggiosi, per aver deciso infine di non rinunciare. Mah.

fracatz ha detto...

a mio avviso il bobbolo tajano ha perso il senso di appartenenza, la televisione infatti dovrebbe spiegare che i comportamenti alla silvio sono umani, normali e si possono imitare solo se non si arreca dolore ad altre persone.
Insomma se si hanno soldi per gestire 2, 3 o 4 famiglie è bene allora che li si spendano, qui in patria

Angelo azzurro ha detto...

Volevo lasciarti un saluto. poi torno a leggere con calma :) :)

il monticiano ha detto...

Una storia vera vissuta da entrambi i proganisti principali spero con saggezza.

Loris Zuttion ha detto...

...si tu "gaia" ego gaio :-)

olgited ha detto...

Ho letto il post tutto d'un fiato,ma che dire!Io se fossi stata Francesca avrei recuperato il rapporto col marito,come figlia ho sofferto troppo per questioni simili.Ciaoooooooo

Paola Tassinari ha detto...

Certe teorie dicono che il matrimonio non è amore, è stima, fiducia, volere bene, rispetto, solidarietà, ma l'amore non può vivere con la legge, l'amore/passione non c'entra con la famiglia.
Sarebbe ora che si cambiassero le carte in tavola, se decidi per la famiglia, te la tieni e non la sfasci, i figli soffrono e ti riduci in povertà...l'amore se lo incontri te lo gusti nella tua camera segreta.
Ho un po' scherzato ma in fondo credo sia la cosa migliore, ho amici che fanno la fame per mantenere figli e ex moglie, sono tornati a vivere con la mamma,girano sembrando felici con donne molto più giovani, io non vedo felicità in loro, solo un po' di doratura.
E' un tasto delicato, delicatissimo, viviamo in un'epoca in cui il vecchio non è ancora saltato e il nuovo sta attecchendo faticosamente.
In fondo la separazione è solo per ricchi...le azdore romagnole non lasciavano mai la famiglia, solo qualche corno vicendevole.
Occorre rispolverare il Tantra.
By, by

viola ha detto...

Che bella storia...Soprattutto con un lieto fine. ne sono contenta, per loro, perchè hanno avuto la fortuna di incontrarsi e di coltivare il loro forte sentimento.

aleph ha detto...

Mi scusi Dr.Soffio, provo un leggero disagio in compagnia di troppa virtù di chi decanta la fedeltà in un legame di coppia che non esiste più o un voyerismo annacquato perchè prende le distanze dal Caballero.
Credo che il suo pensiero vada oltre.Credo che per molti l'infelicità sia una trincea per non rischiare il fuoco di fila che attende chi si butta nella vita alla ricerca di se stesso e dell'altro.
Dal post precedente...la libertà fa paura. Ecco perchè c'è chi si crogiola lamentoso nella sua piccola prigione.
Non vedo molta generosità nel pretendere amore dove non c'è.

Renata_ontanoverde ha detto...

Amor vince su tutto, diceva qualcuno…. Viva Poalo e Francesca per non dimenticar la piccola Gaia ed il fratellastro.


Non so che dire Soffio, ma ho tirato un sospiro di sollievo per la moglie di Paolo liberata da corna e da una relazione ormai logora e pesante. Il marito di Francesca non esiste, ha tutto quello che vuole: la televisione!

fracatz ha detto...

a volte quando uno vuole liberarsi senza passar da carnefice, si mette a veder la televisione, magari il festival di sanremo e ponti d'oro liberi da coinvolgimenti economici.
Certo che si tratta di una bella tattica, occorre preparazione, studio della parte se non si è così tosti da recitarla spontaneamente

Galadriel ha detto...

Evviva l'Amore vissuto con coraggio e con passione!!! Che vinca sempre l'Amore e che sia per tutti un esempio di come sia bello l'Amore!!
Grazie Doc..grazie a te a Paolo e Francesca.

adriana ha detto...

mi turba questo "racconto", forse perchè ho provato anch'io?
p.s.mi farebbe piacere se mi dessi un parere sul post che ho scritto, grazie

fulvio ha detto...

E' la solita storia,lui,lei e gli altri,anche se ammantata di poesia grazie alla tua buona prosa.
Io sono dell'idea che le "Corna" non vanno mai idealizzate,quando un rapporto diventa logoro lo si tronca con sincerità e non perche si è trovata un'altra relazione che all'inizio sembra meravigliosa o tanto per non rimanere soli.
Ciao,fulvio

dtdc ha detto...

storia normalissima. 2 sposati giovanissimi che si accorgono dopo un pò di tempo di non essere valorizzati dai rispettivi partners e che s'incontrano e si piacciono.
Il tuo ruolo credo sia stato quello di "legittimatore", anche sociale, di un sentimento.

ps:conosco molte coppie affiatate, anche giovani, che guardano la tv assieme la sera, con molta frequenza, munite di plaid e di tisana.

ciao!

fioredizagara ha detto...

Con questa storia colorata di rosa e di un certo cinismo (dico io ) hai voluto provocare......Attendo il seguito.

Pierluigi ha detto...

Viva la Fratelli Fabbri Editori.

Silver Silvan ha detto...

Che fiotti di romanticismo spropositato. Nessuno tronca una relazione duratura per una storiella zuccherosa da quattro soldi, ma per una storia coinvolgente sì. Vorrà dire qualcosa, no? Questione di peso.

Federica ha detto...

io la vedo come ambra...anche io dico Mah...

Unknown ha detto...

Bel Post!!

BACI

http://couturetrend.blogspot.it/

patrizio spinelli ha detto...

Mister Soffio, saluti carinissimi. Appena, mi sarò ripreso dallo sconforto della politica e avrò l' animo e la mente libera per c...ggiare, ritornerò a intrufolarmi con i miei commenti. Non sò dirLe quando e come, al momento.
La saluto e la lascio alle tante coppie in crisi, che per Sua fortuna, annovera nella Sua clientela. La crisi della coppia, ha portato inevitabilmente alla crisi della famiglia, dei partiti, dello Stato, dei modelli sociali finora esperiti. I pscoterapeuti avranno un bel da fare, sperando che hanno abbiano, perlomeno loro ( o perlomeno Lei, se vuoLe ), le risposte giuste.
Chissà se Freud o Jung, non devono essere rivisatati e aggiornati alla luce delle nuove esigenze sociali.

Soffio ha detto...

CREDO CHE IL MESTO COMMENTO DEL NOSTRO PUNGENTE POETA ESPRIMA PERFETTAMENTE LO SMARRIMENTO POST ELETTORALE DEI NON GRILLINI.
temo non siano sufficienti gli antidepressivi

anto bee ha detto...

oh beh... loro sono un angelo e una fata... mica gente normale! :)