lunedì 19 aprile 2010




CRISI ECONOMICA CRISI PSICOLOGICA

Crisi = momenti difficili non sempre prevedibili

Durante il corso della vita tutti attraversiamo periodi di crisi e di cambiamento in cui le strategie adattative fino a quel momento utili non sono più valide – noi cerchiamo certezze
Ci troviamo di fronte a scelte in nuove situazioni
Possono essere momenti all’insegna dello stress, insoddisfazione, solitudine, confusione, reazioni emotive

Ricordiamoci di quanto abbiamo letto sulla scala dei bisogni Ma slow, sulla scarsa durevolezza del premio o del benefit – sul sistema premiante ecc.

BORSA E FINANZA

Problema reale di chi ha perso il lavoro e paura generata dai media
PICCO di disturbi da stress nei momenti di calo della borsa
Se si tocca il risparmio si tocca l’autostima con paure di impoverimento incontrollabile
Studi USA applicano terapia di gruppo che si dice possa durare due mesi per far capire al piccolo risparmiatore che si può vivere anche senza una specifica riserva di denaro


ABBIAMO AVUTO FIDUCIA NEL LIBERO MERCATO che ci è stato detto per molto tempo e da molti, che avrebbe risolto autonomamente che lo stato doveva starne fuori il più possibile, ma oggi vediamo che lo stato deve fortemente correre in aiuto e che il mercato non solo non si autoregola, ma anche crea ciò che vediamo
Abbiamo vissuto la tesi della irrinunciabile crescita economica, bulimia competitiva, stress da risultato
Secondo alcuni ricercatori (haroche 2002) lo stress da lavoro viene deliberatamente banalizzato dalla politica al fine di non frenare la competizione

DISOCCUPAZIONE
Le conseguenze della crisi del 29 sono state descritte da due psicologi Eisemberg Lazarsfeld
La situazione tipica

TEMI PSICOLOGICI COMUNI

Dolore e tristezza Colpa per impulsi di rabbia Paura di diventare distruttivi
Colpa per essere sopravvissuti Paura di identificarsi con le vittime
Vergogna rispetto all’impotenza Paura di ripetere trauma Intensa rabbia verso la fonte del trauma
Perdita opportunità di relazioni
Isolamento paura dell’altro
Ripartire ciclo vitale
Da solidarietà a angoscia di abbandono panico
Disoccupazione psichica

Erikson = il nostro sviluppo psicosociale si basa sul superamento di una serie di crisi psicologiche, conflitti tra opposte tendenze (dipendenza-autonomia) in concomitanza delle quali allarghiamo e modifichiamo le nostre relazioni e definiamo o ri-definiamo la nostra identità


LA CRISI PSICOLOGICA a seguito della crisi economica ci obbliga e ridefinire e a dire agli altri cosa siamo.


COME ABBIAMO ELABORATO LA NOSTRA STORIA PERSONALE gioca a quel punto un ruolo importante
Si potrebbe dire se non apparisse cinico rispetto alla realtà della perdita del lavoro, che l’arrivo di eventi inattesi è necessario per la crescita e lo sviluppo di nuove strategie
Siamo dunque chiamati a riorganizzare la nostra vita

MITO FAMILIARE MITO AZIENDALE
Mito familiare come un insieme di credenze e di valori assimilati da tutti i soggetti dello stesso clan, costruito nel tempo.
Ciò vale per famiglie o intere popolazioni
Così i miti AZIENDALI che vuole realizzazioni di profitti e benessere, il concetto di GRANDE FAMIGLIA
Ricordata sempre l’importanza della coesione, della collaborazione, dell’obbedienza
Per questo l’organizzazione inquadra le persone e le gerarchizza – come in famiglia -
L’azienda cerca anche attraverso premi, di generare un forte senso di attaccamento, produce fedeltà e merita premio (orologio aziendale retaggio forse di quando non tutti avevano un orologio ---o comunioni in fabbrica)
Anche benefit salute che consentono di far sentire la benevolenza aziendale ma anche la sostituibilità al primo insorgere di inefficienza che viene docilmente dichiarata
Una leadership stabile tende a non rivelare Parmalat Bopal

Ma ora NESSUN MITO SEMBRA FARSI AVANTI per aiutarci a capire dove ci condurrà questa corsa o come si risolverà questa crisi
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO NON CREA DA SOLA LA DEPRESSIONE ma la sua incidenza nella demolizione delle certezze e delle credenze narcisistiche è certamente una componente delle nuove patologie che hanno contribuito all’ascesa dell’assenteismo

LA PROPRIA IMMAGINE AGLI OCCHI DELLE FIGURE CHIAVE DELLA FAMIGLIA viene modificata e svalutata, il PADRE non osa parlare della propria nuova situazione la MADRE si sente svalutata nel dover ritornare nel ruolo di casalinga –per la donna il lavoro è anche un modo per entrare in contatto con la psiche dell’uomo
Ne consegue una notevole perdita di energia che porta alla DEPRESSIONE che può esprimersi in forma aperta o latente sprofondando in apatia con scivolamento verso il punto zero delle proprie possibilità di inserirsi in nuove strutture
Parte delle DONNE si sottrae al trauma rientrando nel ruolo di casalinghe
Subisce una regressione delle aspirazioni sociali
La disoccupazione può creare crisi familiare e destabilizzare coppie fragili
A livello personale provoca un senso di vergogna e colpevolezza

L’individuo non trova il sostegno di cui ha bisogno, nel proprio ambiente si sente indesiderabile e finisce spesso per diventarlo PROBLEMA DELL’OMBRA E DELLA PAURA DEL DIVERSO O DI CHI CI PROPONE SITUAZIONI CHE ABBIAMO IN PASSATO GIA’ CONOSCIUTO O DELLE QUALI ABBIAMO SENTITO PARLARE O VISTO FILM E noi così non vogliamo tornare - pensiamo all’extra che ci ripropone come erano i nonni

La crisi ci può costringere a ritornare insieme RIUNIRE PER RISPARMIARE ma ciò non cancella storie familiari
La crisi costringe a non dividersi e a restare prigionieri di un matrimonio
ASSENZA DI RICONOSCIMENTO FAMILIARE E SOCIALE = CRESCITA DELLA VIOENZA
OCCORRE IMPARARE A CONOSCERE SE STESSI a cercare di sviluppare nuove abilità professionale e applicare strategie efficaci
La formazione possibile deve porsi il compito prioritario di receperare autostima, vincere la paura, capire gli errori che si commettono quando si è alla ricerca di un lavoro, imparare tecniche elementari

PEGGIORAMENTO DELLA SALUTE
Individuate nell’aumentare della povertà, dello stress e della modifica dei comportamenti
Negli ultimi anni sono AUMENTATI GLI EFFETTI PSICOPATOLOGICI mentre sono diminuiti quelli FISICI
Ansia perdita del sonno, panico, depressione, disordini del sonno disturbi gastrici, bronchiti, cancro al polmone, patologie cardiocircolatorie, nonché INCIDENTI stradali o domestici - quanto l’inconscio ci suicida o gioca all’autopunizione o al richiamo?

Ricerca torinese
Se si considera pari a 1 le cause di mortalità tra gli occupati, si vede che tra i disoccupati raddoppia sia che siano in cerca di occupazione sia che abbiano perso
DIVERSO TRA LE DONNE presumibilmente dal diverso peso pubblico e sociale che ha il lavoro

Rischio di OBESITA aumentato in tutti i casi in cui uno dei due coniugi non era più occupato con eccessi nelle casalinghe con marito disoccupato o nelle occupate con marito disoccupato

DISUGUAGLIANZA E SALUTE MENTALE
Oggetto di un progetto della UE
Danni molteplici e direttamente proporzionati al periodo di disoccupazione (colpa inutilità insicurezza disfunzioni nella vita quotidiana incapacità a gestire il tempo depressione ansia insonnia disturbi apparato digerente

CONSEGUENZE SULLA SOCIETA OVVERO ANCHE QUELLI CHE LAVORANO INIZIANO A TEMERE DI PERDERLO – CONFLITTI TRA MEMBRI PER la trasformazione dei ruolo, perdita della serenità, maltrattamenti, abusi sui minori



Che fare…..

1 commento:

Anonimo ha detto...

mentre gli imput della moda tendono a dare risalto sempre di piu' al corpo perfetto a tutti i costi minimizzando i rischi di liposuzioni o punturine alla pelle per rughe filler botulino ecc. non rendendosi conto che il corpo si potrebbe arrabbiare e che la fisiologia delle nostre cellule non cambia nella sostanza, non riusciamo a renderci conto che mente e corpo sono perfettamente legati da un equilibrio di scambi, e che la bellezza e l'equilibrio viene da dentro . Se mi chiedete l'elisir dell'eterna giovinezza? La salute della mente intesa anche come anima e del corpo........eh eh eh facilissimo a dirsi vero? Spesso la malattia parte senza che ce ne accorgiamo da uno squilibrio psico fisico e lo stress e un grande campanello d'allarme! Spesso ci sono persone che
lo percepiscono ,ma lo sottovalutano e quindi poi si ammalano. Se la malattia costringe a fermarsi e a meditare e capire dove abbiamo sbagliato spinge a un miglioramento della qualita' di vita, ma se viene vissuta come una sfortuna e sottovalutata non servira' ad altro che ad aumentare il nostro accelerare la morte dentro nel corpo e dentro l'anima.ciao lu