lunedì 21 giugno 2010

SCOPPIANO

Le coppie scoppiano !!! un tempo si scherzava sulla crisi del settimo anno, ora ogni anno é buono, al punto che un amico fotografo ha deciso di farsi pagare una lauta prenitazione per il servizio fotografico del giorno delle nozze perché già alcune volte non é stato ritirato perché la coppia si é divisa al momento del rientro del viaggio, appunto, di nozze.
Oggi si "scoppia" anche in età che un tempo non lontano parevano impensabili, ovvero alla soglia dei 50 e anche 60 anni, dopo un lungo corso matrimoniale.
Le ragioni ?? difficile spiegarle se non ricorrendo a quelli che, proprio per la reiterazione del gesto, appaiono sempre più luoghi o quanto meno motivazioni comuni.
Come é difficile capire la fatica dell'altro e come é difficile vedere la propria e incrociare le due strade.
Quante mamme "divoranti" dietro i maschi e quanti, seppur in misuta minore, "padri meravigliosi" dietro le femmine.
E tutti ben contenti che i figliuoli ritornino all'ovile anche se con qualche figlio al seguito, altro che bamboccioni.
Che possono fare gli addetti ai lavoro? consulenti matrimoniali, psicologi e affini ?? Talvolta quelli pericolosi sono gli affini o gli psicologi e consulenti vari che tagliano via secchi.
In questi ultimi tempi una persona mi ha raccontato, venendo da me per un percorso, che si era rivolto ad uno psicologo consulente matrimoniale, il quale alla prima seduta avrebbe (condizionale d'obbligo) detto " Vi siete traditi? il matrimonio é finito !"
Alla faccia !!! credo che una buona parte dei matrimoni siano finiti se questo é vero, ma non posso accettare questa idea così spiccia.
In una ulteriore occasione altro psicologo avrebbe detto ad una persona che poi é venuta da me per un percorso "Ha trovato un'altra ? si trova bene? e allora basta così"...il tutto dopo due incontri.
Chissà che scuole di pensiero seguono i colleghi....

2 commenti:

Susanna ha detto...

Le coppie scoppiano per egocentrismo dei singoli. Si pensa a quanto IO sono sfortunato, a come IO meriti di meglio, a perchè IO debba (o possa) amare quell'altro...
Siamo bersagliati da messaggi pubblicitari che mirano a stili di vita che spingono a emergere, a passare sopra gli altri.
Anche un suo collega mi ha dato, un tempo, un consiglio, sottolineando che avrebbe dovuto essere il punto da cui la mia vita doveva partire.
Lui mi disse. "...ricorda che l'unica persona, la più importante, nella tua vita sei solo TU".
Con tali premesse, come si fa a mettersi nei panni dell'altro?
Dialogare, poi, diventa impossibile...

Tereza ha detto...

Le madri divoranti, (in numero assai maggiore dei padri meravigliosi, come tu hai scritto e come anch'io credo che sia), certificano più di ogni altra cosa il fallimento, almeno parziale, della questione-donna nella nostra società attuale.
Le madri divoranti sono le donne che sanno di non aver mai raggiunto un vero potere o, per fare un discorso più realista e privo di toni guerrafondai, sono le donne che perseguono il potere alla vecchia maniera, attraverso la catena-incatenata delle relazioni affettive;e quello rimane l'unico loro traguardo.
Sicuramente noi donne abbiamo grandissime responsabilità nell'aver mancato questa svolta, questa crescita, questo cambio di prospettiva, ma la nostra società (italiana intendo) è quanto di più vecchio e immutabile ci sia al mondo: convinta, per di più, di aver conquistato un'inesistente modernizzazione.
Così, tra ricatti affettivi obsoleti e abitudini mentali ed ideologiche più dure delle peggiori incrostazioni di calcare, i rapporti si consumano, all'insegna di una ribellione e di una consapevolezza sempre troppo tardiva per le donne e di un immobilismo costernato e frastornato per gli uomini.
p.s.:magari ho generalizzato un po' e ne chiedo venia: capita quando si deve sintetizzare.