Quanto riporto é a conoscenza del "proprietario" del sogno che mi ha autorizzato a scriverlo. Non riporto commenti o interpretazioni, fu un sogno importante che iniziò a modificare la vita di chi lo fece.
Tuttavia é evidente la necessità di un "passaggio" e fu la sola cosa che si poté dire allora.
Mi trovavo sulla sponda di un canale, sole, colori vivi.
Assieme a me un uomo giovane, non lo vedo bene in faccia, é un tipo alto come me, tipo contadino mi sembra, comunque uomo del popolo.
Stiamo guardando bambini che giocano a palla.
In verità sono preoccupato perché devo andare dall'altra parte, il canale fa una U e non vedo oltre, e non ci sono ponti. Non so nuotare. La palla dei bambini va dall'altra parte del canale, la vedo , rossastra tra il verde. Commentiamo con frasi da "vecchi", ma in realtà sono ansioso perché devo attraversare ma non so come fare, né so nuotare.
A un tratto i bambini iniziano ad attraversare il canale, due di essi si lanciano senza timore, uno in bicicletta. Attraversano di corsa dando l'impressione che l'acqua non sia più fonda di una spanna. Mi sento sollevato, ce la farò anch'io. L'uomo che era con me non dimostra alcun timore, si rimbocca i pantaloni, si avvia per il canale e scompare alla vista.
Io mi rimbocco a mia volta i pantaloni, mi faccio coraggio, parto di spinta e mi accorgo che il canale é asciutto, sul fondo secco posso passare.
Guardo il fondo del canale, vedo lattine, barattoli e altra roba buttata via.
lunedì 1 novembre 2010
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2 commenti:
Poter incontrare il proprio "canale" (o il proprio Rubicone) e possedere in quel momento la chiarezza per decidere o meno di oltrepassarlo con scelta consapevole e autentica, penso che sia il miglior augurio si possa fare ad un uomo...comunque sogno molto suggestivo.
Un tempo sognavo spesso dell'acqua ed io immersa in essa. Ora non ricordo più nemmeno i sogni...
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