"quando va male che vada così" dicevano gli anziani, quelli che oggi siamo noi.
Un sabato normale, tre persone incontrate la mattina, buoni dialoghi, voglia di ascoltare e sensazione di essere ascoltati.
Dovrei aver fatto un discreto lavoro.
Il nipote da tenere perché la figlia lavora, e poi anche lei a mangiare a mezzogiorno tutti assieme, il ché non é frequente. Un buon punto. Vale aprire una bottiglia e bere qualche sorso di vino e le cose appaiono anche più pastose.
Prende un leggero tepore. Il piccolo gioca da solo, si ha tempo per stare in poltrona, leggermente assopiti ad ascoltare il chiacchiericcio delle donne frammezzato dall'antico rumore delle stoviglie rigovernate. Il tempo riporta indietro, scorrono alla mente immagini mai dimenticate in "bianco e nero".
Il piccolo si é addormentato, occorre far piano. Quasi quasi porto Piper a fare una passeggiata nel prato. Piper é una labrador, non é mia ma ce la intendiamo bene.
Scricchiolio delle foglie. lei annusa,ce la intendiamo, ognuno sta al passo dell'altro.
Questa sera amici, gente interessante, intelligente, piacevole, non occorre neppure parlare, sufficiente ascoltare.
Profumi di cucina.
Come é difficile essere semplici scriveva il Dr. Jung.
Quand la và mel c'la vaga acsé
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Piacevoli questi scorci di vita fatti di serenità, affetti e capacità di apprezzare questi momenti intensi.
Buona serata
Cinzia
p.s. In effetti il paese di Hesse è situato anch'esso su una collina ai bordi di Lugano, come noi... La "sua" tuttavia si chiama collina d'oro... prezzi proibitivi... ;)
Posso permettermi di correggere Herr Doktor Jung?
Sì, dai, tanto non mi manca la faccia!
Anziché "Come é difficile essere semplici" scriverei: "com'è rara e preziosa la libertà d'essere semplici"
firmato Tereza Spielrein
Posta un commento