lunedì 11 aprile 2011

INCONTRI

Questa mattina stavo fermo all'angolo di una strada in attesa di un amico. Proprio lì la casa è rivestita da una curiosa piastrella fatta di tante piccole piastrelle quadrate colorate diversamente. Una sorta di arlecchino di tante piccole tessere. Mi ricordava i rivestimenti di moda quando ero bambino, millanta anni fa, e mi piaceva quando beccavo un cantiere andare a prelevare un pugnetto di quei piccoli quadratini colorati e praticamente infrangibili, per giocarci e costruire case immaginarie. Ero lì che osservavo e che ti vedo ? due formiche, piccole, scure ma con la testa rossiccia. L'una veniva dall'alto verso il basso, l'altra al contrario. Lentamente, senza affrettarsi. Per noi umani sarebbe impossibile salire in verticale lungo lo spigolo o scendere in verticale. Rispetto al nostro ingombrante corpo si tratterebbe in proporzione di scalare una parete verticale a piombo di centinaia di metri. Loro no, tranquille. Osservo curioso di vedere cosa fanno quando si incrociano, erano esattamente sulla stessa direttrice. Quando si sono incontrate si sono fermate quasi a chiacchierare una di fianco all'altra, poi quella che saliva si é leggermente spostata a destra come stabilisce il codice della strada e sempre senza fretta ognuna per la sua strada. E lì attorno non c'erano altre formiche, quindi niente branco, niente lunga teoria di piccoli animali, una meta solitaria.
Mentre scrivo mi chiedo se questo é un post del piffero, probabilmente sì, ma questa mattina due formiche tra le mattonelle a quadratini colorati mi sembravano un buon modo per cominciare la giornata

7 commenti:

Krilù ha detto...

Magari stamattina avessi anch'io incontrato le tue formiche, ligie al codice della strada, anziché il beota che non osservando lo stop ha ammaccato il parafango della mia auto ...

Paola Tassinari ha detto...

...non è un post del piffero,io osservo le formiche e le paragono a noi,quando poi raccolgono quelle enormi briciole di pane, chissà la fatica che fanno, mi fanno un po' pena a volte, mentre invece la piastrella arlecchino multicolore è segno di allegria, di mosaico, di puzzle, è come fosse la nostra vita in tanti pezzi colorati, magari la nostra vita fosse multicolor.
Cari saluti.

Anonimo ha detto...

Ma guarda un po', ho abitato a Modena per 10 mesi agli inizi degli anni 80 e non avevo mai ossservato una formica in transito: forse dipendeva dai nebbioni invernali o ero distratto.
Non riesco ad immaginare che tu scriva un post per caso e, comunque, in questo io ci vedo un messaggio "educativo" al rispetto delle strade di ciascuno. E mi sembra una buona cosa, anche se tu le formiche te le fossi inventate di sana pianta.

Anonimo ha detto...

:-) Magari è un post del piffero, ma magari è anche bello sorridere e sentirsi toccati da queste piccole cose. E' come un raggio di sole "dentro".

viola ha detto...

Non credo sia un post del piffero: è il post delle formiche tra le piastrelline multicolori. Sei stato bravo ed attento ad osservarle. Non tutti gli anni per fortuna, ma certe estati, le deliziose formichine mi invadono tutta la casa. Sono ovunque, dentro i mobili, su dai muri, sui mobili, nei cibi...E ti giuro che non le trovo più così carine...Forse il mio è un commento del piffero!

Paola ha detto...

Secondo me è un post originale... non è da tutti soffermarsi e contemplare due minuscole formichine :-)))

rosso vermiglio ha detto...

Tu con le formiche, io a fissare le nuvole. Oggi il cielo particolarmente azzurro, ne regala qualcuna che si sposta velocemente con il vento. saranno anche argomenti banali per qualcuno, ma il saper osservare la natura, soffermarsi sui particolari, dedicarci un pò di tempo a riflettere in silenzio, è una soddisfazione senza prezzo.