sabato 21 maggio 2011

FORSE DIO ESISTE

Un sabato come altri.
Incontro tre persone, P sta facendo passi avanti, bene, son contento, vedremo il seguito, S invece calpesta l'uva nel timo ! Uffa, cosa devo fare per toglierla da dove si é messa e vuole stare ?? A invece procede, a fatica ma procede.

Ora vado in campagna.
Prima mi fermo a comprare una bottiglia di bianco frizzante, non lo faccio quasi mai ma oggi sì.
Questa settimana ho incontrato oltre trenta persone, dovrò pure gratificarmi un pò, o gli psico sono di ferro ???
Prima cosa mi tolgo la camicia, in campagna non si sta vestiti come in città.
Il piccolo mi accoglie correndomi incontro e già questo allarga le coronarie.
Mi siedo sotto il noce, finalmente posso leggere il giornale con un buon toscano.
Lui vuole il cellulare, da quando ha scoperto il gioco dello snake si diverte molto, ma a tempo, non più di tento.
Io speravo di leggere il giornale, facevo finta di dimenticare l'autocentratura dei piccoli, quella che da grandi ci portiamo dietro e gli psico chiamano con nomi difficili e aria compunta.
Lui dopo un pò vuole venire sulle ginocchia a giocare e se ne frega del mio giornale.
Bene, chi se ne grega del giornale !! un piccolo sulle ginocchia che dice "voglio stare con il nonnino" vale tutti i giornali del mondo.
"nonno ma io quando sarò grande come te??" chiede all'improvviso , e via a misurare le rispettive altezze.
"quando sarò grande come te ci guarderemo negli occhi " dice lui, e non sa e non pensa che quando sarà grande come me saranno passati altri anni e io forse ci sarò ancora, o forse no.
Chissà cosa dirà di suo nonno, per un attimo penso che verrà al mio funerale, e penso al momento che ricordo bene, ormai ne ho visti alcuni, di quando saldano lo zinco e chi si é visto si é visto.
Quel giorno ci sarà anche lui
Mi siede sulle ginocchia e gioca, gli pongo una mano sulla nuca, vorrei essere un profeta biblico per poterlo benedire, ma non lo sono.
Magari conta ugualmente, lassù chissà cosa fanno, se é vero che sanno tutto ne terranno conto.
Arriva la pasta, una buona pasta asciutta, di campagna, piatto unico, e quì scatta la gara.
Un modo per indurlo a mangiare senza far storie é gareggiare a chi finisce prima e naturalmente vince lui.
Andiamo assieme al bar, lui per il gelato io per il caffè, entrambi in canottiera.
Al bar della frazione non ci fanno caso, giocano a carte con corredo di parolacce.
La bottiglia di bianco frizzante fa un pò effetto, ma non tanto, poi c'é un sole a piombo che annulla tutti i formalismi.
Meglio, mi alleno per quando in agosto farò il bracciante raccoglitore.
Cosa ha detto Jung il nostro grande maestro ?? fare cose semplici per cercare di essere semplici.
Passiamo di fianco alla grande quercia e il piccolo mi ricorda che con questo caldo i folletti stanno ben nascosti sotto la pianta al fresco.
Annuisco, é vero, loro che possono fanno bene a uscire solo col buio.
Caro maestro, cosa vuoi di più.
Un sabato semplice, magari Dio esiste davvero.

Scusate, mi sono fatto una bottiglia di bianco frizzante, lunedì sarò più serio

6 commenti:

viola ha detto...

Che bello questo post: strappa veramente un sorriso. Fortunato il tuo nipotino ad avere un nonno come te. E se magari Dio esiste davvero, penso che abbia sorriso anche lui, accarezzandosi la lunga barba bianca, spumosa come panna montata. E ti avrà mandato mille benedizioni, a te e al bimbo, cge pensa ai folletti all'ombra! Beata ingenuità fanciullesca... Ma perchè poi crescendo diventiame tutti intorcinati?! Buona domenica e..evviva il vino bianco frizzante.

giorgio ha detto...

Più serio di così non si può.
Giorgio

Unknown ha detto...

Questa semplicità bisogna costruirsela.

Paola Tassinari ha detto...

...semplice non vuol dire affatto semplice vuol dire easy termine inglese che assomma facle+gradevole.
Buona domenica.

yuki ame ha detto...

bisogna sempre essere seri? e per non esserlo non sempre è necessario il vino ;)

Venti dell'Est ha detto...

Che meraviglia!!!!!!!!!! Nei momenti così esiste senz'altro.