sabato 5 maggio 2012
I PROSSIMI DOVREMMO ESSERE NOI
Pochi giorni addietro sono andato al funerale della moglie di uno zio, era ormai l'ultima o quasi, persona che apparteneva alla mia storia antica, all'infanzia, a mia madre.
Era da tempo ricoverata in una casa di riposo.
Sono andato a vedere la salma, se non mi avessero detto che era lei non la avrei riconosciuta.
E' la terza volta in pochi mesi che mi capita di notare quanto cambiamo in poche ore.
In queste occasioni di rivedono persone che la vita e la pigrizia relazionale hanno disperso, e ci si guarda, ci si saluta e in fondo in fondo si pensa che chi ci stava davanti é caduto.
Il prossimo turna sarà il nostro.
P.S.
L'immagine iniziale é solo folkloristica, da noi si fanno cose più normali.
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44 commenti:
E' sempre difficile confrontarsi con la morte e con il tempo che passa...la certezza di non sapere a chi toccherà rende l'attesa più leggera.
un saluto
loredana
di occasioni per relazionarmi con amici e parenti da tempo trascurati ne ho avute molte. Credo di aver utilizzato tutte quelle disponibili, quindi sicuramente alla prossima farò da protagonista.
Però preferisco sentire in diretta quanto io sia cambiata e irriconoscibile! :-)
Buona vita!
Susanna
Speriamo che il nostro turno non sia così prossimo.
ps. per un altro "incontro" parteciperò volentieri se organizzato a Roma e nei pressi di Piazza Vittorio, vicino casa mia. Sai per l'età e gli acciacchi.
Ma non c'è una graduatoria, o almeno non la si conosce.
arriva...arriva per tutti l'importante è essere preparati e vivere intensamente.
In realtà sul pensiero della morte credo che ci soffermiamo poco tutti, altrimenti non riusciremo a vivere veramente. Sto leggendo "Tristano muore" di Antonio Tabucchi e come quando lessi Terzani ho pensato che per parlarne così tranquillamente sia neccessario aver vissuto veramente .
Giorni fa osservavo con mia figlia l'album del mio matrimonio avvenuto 25 anni fa. Ebbene, mi sono ritrovata a dirle:- questo è morto, anche questo è morto.." e via dicendo, tanto da rinchiuderlo nel cassetto dov'era, quell'album mi ha fatto fare le tue stesse riflessioni.
La medicina è la serenità!!
ciao Soffio, hai ragione, man mano andiamo in prima linea,quando la vecchia guardia se ne va, ma non e' detto, muoiono anche tanti giovani,si incontrano persone che non vedi mai, come hai detto tu, cque in queste circostanze si riflette..ciao grazie a presto rosa buona domenica
E' il destino di tutto il mondo, forse l'unico uguale per tutti. Buona vita
Errebi
Se rispettasse i turni, senza falciare giovani vite, sarebbe molto più accettabile.
Ciao
Cristiana
Prima o poi tocca a tutti! Apparteniamo ad una razza che nasce e muore. Sinceramente non mi fa paura la morte, la sofferenza si. Chi se ne va da questo mondo senza soffrire, che ne so ..con un infarto, un ictus, un coccolone e non si sveglia più la mattina, lo ritengo fortunato e penso che si debba meritare una morte così. Se mi merito una morte così, per me può accomodarsi anche ora appena finisco di commentarti caro Doc! Aspetta che ti abbraccio non si sa mai che la morte mi abbia preso in parola!:)
io ricordo ancora i carri funebri tirati dai cavalli!!!
Quando verrà il nostro turno ci sarà da divertirsi...
Ciao Soffio purtroppo o
invecchi o muori giovane, meglio invecchiare!
e speriamo che questa signora arrivi più tardi possibile.
I cristiani con fede e fiducia nella risurrezione di Cristo, vediamo la morte solo come un passaggio...
Buona domenica caro amico!
Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina…
Dovremmo alzarci dal letto,
pensando che quel giorno può essere un giorno perfetto.
Non importa se piove… non importa se non ti va…
non importano i se e i perché…
l’importante è che provi a sorridere,
anche quando ti sembra inutile.
Non si sa mai che qualcuno potrebbe innamorarsi del tuo sorriso!
Fabio Volo, Il giorno in più
effettivamente se non si è a contato con le persone a distanza di tempo queste cambiano talmente da non essere persin riconosciute... mia suocera quando l'ho vista l'ultima volta mi è sembrata un pò più piccola (corta)
Io non vado più ai funerali, dopo aver perso un mio amico ho preso questa decisione. E' stato un evento così ingiusto che mi ha fatto passare la paura della morte. E' solo un passaggio il cui senso è ricordarci l'importanza di vivere bene.
Un caro saluto
Ho appena letto i tuoi consigli, corro a ringraziarti anche qui!!!
Sei un grande!!!
Grazie!!!
Essendo di pubblico dominio, la professione, di Mister Soffio, mi chiedo se dietro i suoi post, non ci sia un suo indirizzo ' educativo ' ovvero, psicologicamente parlando terapeutico elargito peraltro gratuitamente ' urbi et orbi '. Sicuramente non è così, e lo dimostra a maggior ragione il post che commento, che già dal titolo non giova al morale, almeno che alla celebre massima del Memento Mori, non si opponga l' altrettanto celeberrima del Carpe Diem. Ovviamente le mie, sono fantasticherie nutrite di sospetti esageratamente diabolici, a cui sono sicuro, Mister Soffio non ha mai pensato. Questo argomento, richiama alla mia mente ( se ben ricordo ), una composizione tratta da una della ultime sillogi poetiche di Eugenio Montale, in cui lui parla di un' agenzia di pompe funebri, forse di Roma, che si chiamava l' Avvenire. Montale la citava, ritenendo che i titolari di quell' Agenzia, avevano un senso dell' humor, superiore a quello dello scrittore Achille Campanile, a cui certo quel senso, non mancava.
Beh, Mister Soffio, mi permetto di suggerirLe per un suo eventuale post sull' argomento qualcosa del genere.
Facendo le corna, con ambo le mani, sommessamente la saluto.
Ciao Soffio,
io sono da sempre quella che evita per quanto possibile, ma quando si tratta di parenti e persone care si deve affrontare quel disaggio interiore,che non viene non dalla paura dell'ignoto,ma dal quel sentimento strano, descritto bene da te.
Una serena serata ti auguro.
In questa esistenza con così tante disuguaglianze resta sempre l'unica Livella.
E Totò la sapeva lunga.
"Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale, / per vedere se la gente poi piange davvero / e scoprire che è per tutti una cosa normale / e vedere di nascosto l'effetto che fa. / Vengo anch'io? No, tu no!". (Enzo Jannacci)
Ecco, quel "no, tu no" significa più tardi possibile, pur riconoscendo che "è per tutti una cosa normale".
Ciao.
...l'unica è non pensarci, oppure pensarci quando accadrà, io al mio funerale voglio la musica della Regina della notte del Flauto Magico di Mozart e poi buon cibo e vino rosso per tutti e che ridano, allegri e caciaroni.
Ciao.
Spaventa più la morte degli altri che la propria.
GRAZIE CARI LETTORI prima di coricarmi uno sguardo ai vostri commenti é salutare. Non adombratevi se pubblicamente ringrazio IL POETA SULLE 23. Detta come va detta...mi fa spataccare
mmh, periodo di passaggi: anche io sono stata a due funerali nell'arco di una settimana.
genitori che se ne vanno, per lo più in tarda età, il che dà dolore ma esclude la tragedia.
poter essere la prossima non mi sgomenta, essendo già stata "in procinto di" alcuni anni fa ... io temo la malattia ed il dolore.
e temo che la prossima possa essere mia madre.
Da buona napoletana ho fatto gli scongiuri..ma hai ragione, come si cambia, ci si trasforma, un pò prima di andarsene...
Io di sicuro.
ormai sono la più anziana della famiglia, la primogenita...
Ma non voglio pensarci...
Abbraccio terreno.
Purtroppo è il naturale corso della nostra vita; meglio non pensarci.
Mamma mia che post! Che succede? Su su con la vita...
e mamma mia, doctor!!
non fare come Cassandra, che diceva verità però annunciando sventure. Questo tuo pensiero pur nella sua inconfutabilità lo trovo alquanto funesto,troppo triste.
dai doctor,
su con la vitaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
P.S. - In quel gruppo dei prossimi, io cedo il passo, volentieri!!
Scusi signor Soffio se ancora una volta ho voglia di commentare un suo post...sono così interessanti!!E' vero che si cambia prima della...fine.Io per esempio trovo spesso che si ringiovanisce,sarà il viso disteso...non avere più nessun tipo di preoccupazione...finalmente un pò di...PACE!
posso raccontare un fatto che mi ha molto scosso!?sii?
Quest'anno il 9 marzo venerdi di quaresima,al mio paese è stata organizzata la VIA CRUCIS DEL MALATO,la chiesa piena di gente,tanti malati,parenti, accompagnatori,c'era anche un gruppo di assistenti volontari tra cui una mia carissima cugina,malata da anni.Verso la fine della messa mia cugina ha un malore ,inutili tutti i soccorsi,all'arrivo del 118 per lei non c'era più nulla da fare!era molto devota,lei ha cercato il Signore e lui le ha risposto!così hanno detto tutti...
solo che io adesso ogni volta che vado in chiesa(pochissime volte)non posso non pensare a quello che è successo...non ci rimane che sperare che il nostro turno sia ancora lontano ma.....
dalla Sardegna con preoccupazione!
Gli anziani vanno ai funerali per scaramanzia.
E' rimasta mitica l'omelia del parroco al paese natio in Istria, quando una sua esitazione dette adito ad un ironico fraintendimento.
Il prelato dall'alto del pulpito redargui i fedeli circa la provvisorietà della vita e disse:
TUTTI DEVONO MORIRE .... FORSE ANCH'IO... si fermò troppo a lungo prima di finire la frase .. i fedeli lo fissarono stupido e dimenticarono la fine della frase: da allora ripetevano l'indugio prendendolo per i fondelli : credeva forse di essere eterno ;D ???
Meno male che hai specificato che da te si fanno cose più normali :D
Ciao Soffio!
toccamose un pò le balle.......
E' un pensiero che si tende a scacciare e questa "civiltà" tende in tutte le maniere a nasconderlo.
Prima o poi ci tocca,si spera il più tardi possibile!
mi viene spesso da pensare: quale altra esperienza significativa posso aspettarmi dalla vita? .... risposta : la morte.
Ciao Giuseppe, Erich Fromm diceva: "l'uomo muore sempre prima di essere completamente nato".
Forse anche la morte fisica è una nuova nascita!
Serena giornata!
speriamo che tocchi a noi il piu' tardi possibile
Ossignuuuuur!
Sì son pensieri che prendono anche me, ultimamente, ai funerali di zii il cui numero si assottiglia sempre più.
Ma son molto brava a scrollare le spalle e "vivere la mia giornata".
Soffio...da me e da Ambra ci sono le info per la giornata del bottone: aspettiamo le vostre conferme.
Si comincia sempre così: prima i nonni, poi la zia che non si è mai sposata, i genitori, i genitori degli amici, poi gli amici.
E un giorno non ci sarà più niente da seguire.
L'ospite d'onore sarai tu.
la tua ultima precisazione fa volare il post: sublime.
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