giovedì 30 agosto 2012

AMORE E DINTORNI




Avevo promesso di scrivere sull’amore e le promesse vanno mantenute.
Sorge però un problema…la definizione di amore, e qui si potrebbe chiudere subito il post giacché se non si vogliono scrivere le solite ovvietà o sdolcinature non si sa bene cosa sia l’amore.
Ho pensato anche che un povero psicologo di provincia è meglio non esponga personali teorie pena far la figura del cioccolataio (modo di dire modenese)
Pertanto mi farò aiutare da Socrate, Platone, Freud, Jung, Craig, Galimberti, Gaber Francesco e Maria.
A parte Francesco e Maria gli altri dovreste conoscerli o averli almeno sentiti nominare.

F) Francesco si é laureato in economia, è un buon impiegato di una grande e nota azienda, ha 50 anni, moglie e due figli, conduce una vita ordinata e normale, si interessa della vita sociale, fa volontariato, ed è quello che generalmente si dice una brava persona e un buon padre di famiglia nonché un bravo marito.
Avrebbe voluto una vita più vivace affettivamente ma ormai si è adattato e tiene per sé i sogni.
M) Maria ha 48 anni, sposata con due figlie, commessa in un vecchio negozio della città e anche lei è quella che si dice una brava moglie e una buona madre, senza grilli per la testa, coltiva piccoli interessi personali e ha fatto del dovere e della fedeltà la sua bandiera, viene additata come moglie modello.

“La scelta del coniuge è di solito guidata da motivazioni inconsce, istintive: La mancanza di consapevolezza produce indifferenziazione, e la conseguenza pratica è che l’uno presume che l’altro abbia una struttura psicologica identica alla sua……..più è vasta la inconsapevolezza più la libertà di scelta in fatto di matrimonio è limitata”

F) Mi scusi signora non volevo passarle davanti, tocca a lei
M) No No non si preoccupi, ho tempo, mi servono solo 4 o 5 cipolle di Tropea, domani è domenica e posso mangiarle
F) Beh…le dia anche a me già che le prende per la signora, magari mia moglie brontola un po’ ma poi……
M) Ma sono così buone, sua moglie non dovrebbe brontolare
F) Non dica così signora sennò le chiedo di sposarmi qui di fronte a tutti

“ l’amore non è tanto un rapporto con l’altro quanto una relazione con l’altra parte di noi stessi, quindi un cedimento dell’Io per liberare in parte la follia che lo abita…..per il solo fatto di esserci accanto l’altro ci concede di perderci nella nostra follia e di riprenderci”

F) – al bar del rione – Signora lei è quella della Tropea, come è andata la cipollata?? Mi permette di offrirle il caffè??
M) Ma no lasci…non sono abituata……chissà cosa pensa la gente… lei mi fa sorridere
Due mesi dopo, e dopo alcuni incontri fortuiti in quartiere F ha osato chiedere a M di bere qualcosa assieme all’uscita di lei dal negozio.
Seriamente titubante M ha accettato, però alle 18, non certo le sera, non potrebbe permetterselo, e poi cosa direbbe a casa???
Anche lui non saprebbe che dire a casa ma l’incontro è stato piacevole, confidenziale, sincero
F) Maria posso darti del TU ???
M) Ma io non riesco, lei ha studiato, figurarsi, io una commessa che è andata poco a scuola, lei è un dottore
F) Ascolta Maria, non neghiamo che almeno ci siamo simpatici, potremmo osare una pizza una sera??qualcosa ci inventeremo, mica voglio sposarla o scappare di casa!!
Il primo bacio era rubato, veloce, adolescenziale, ma entrambi tremavano, poi avevano passeggiato tenendosi sotto braccio e raccontando ognuno di sé.
Per entrambi il rientro a casa era stato pesante, la solita bugia – una pizza con amici –
Poi….poi lei si era abbandonata tra le sue braccia, o meglio si erano abbandonati nelle braccia l’uno dell’altro, in silenzio, ascoltandosi, non avevano neppure pensato di fare all’amore, era altro quello che cercavano, lo cercavano da molti anni, anzi credevano di aver smesso di cercarlo.

“passione vuol dire patire l’altro, soffrire la vertigine che la mia possibilità di trascendermi dipende dalla libertà dell’altro. Per questo la passione si accompagna al turbamento che non è prodotto dal disordine delle passioni ma dal confuso presentimento che l’altro può disporre di me, può accogliere così come può rifiutare il naturale desiderio del mio corpo di trascendersi in altro”

F) Maria come sei bella, come fai a essere così bella??? Così femmina???
M) Ma non è vero, sono brutta, poi per me è normale essere così, tu mi dici delle cose…bada che poi mi monto la testa!
F) Maria è terribile tornare a casa, io le voglio bene, non vorrei mai farle del male, mi ha dedicato tanti anni della sua vita, ma tu…tu sei altro

“ci sono ottime ragioni per cui siamo interessati al degrado dell’amore. La prima ragione è l’impotenza psichica di cui parla Freud a proposito dell’autolimitazione che noi operiamo nella nostra capacità di desiderare e di sostenere il desiderio. Privo di desiderio l’amore garantisce tenerezza, intimità, sicurezza ma non prevede l’avventura, la tensione e il senso del rischio che alimentano la passione. E questo perché l’amore che nasce sotto il segno della stabilità e dell’eternità vuole ciò che il desiderio rifiuta”

F) Maria dobbiamo andare, dobbiamo essere a casa ad un orario decente, fermati, smettila, rivestiti, sei stupenda Maria, perché ti ho incontrato a 50 anni???
M) Ti ricordo però cosa mi hai detto di aver letto??? “l’idealizzazione è terribilmente pericolosa quando ci si innamora, ci impoverisce perché tutto ciò che ha valore è collocato nell’altro”
F) Maria se andassimo a vivere assieme ???
M) Sei pazzo?? E i nostri figli?? Non posso, non posso, lasceremmo dietro di noi una scia di dolore immenso, non potrei essere felice sapendo che altri soffrono
F) Maria ancora 5 minuti, lasciati guardare prima di rivestirti, sei così bella!
M) No dai mi metti in imbarazzo, non è vero che sono bella, ho dei chili in più!

“il pudore è un tentativo di mantenere la propria soggettività in modo da esser segretamente sé stessi in presenza degli altri. E qui l’intimità si coniuga con la discrezione nel senso che “essere in intimità” con un altro significa “essere irrimediabilmente nelle mani dell’altro”

F) Quando potrò rivederti Maria ?? non riesco a pensare che trascorrano una decina di giorni senza toccarti o baciarti, penso ai nostri matrimoni e mi sembrano assurdi, abbiamo finto per anni e non volevamo dircelo e ora…ora che possiamo?? Che vigliaccheria!!

“allora la domanda che sorge è la seguente: il matrimonio ha qualcosa a che fare con il benessere o con la salvezza?? E’ un istituto di salvezza o di benessere? Il matrimonio questo opus contra naturam è un percorso di individuazione o una via verso il benessere?”

M) Francesco ma tu chi sei??? Dove eri sino ad oggi ??? quando faccio l’amore con te non so più dove sono o chi sono
F) non dire nulla Maria, non so ancora se tu sei un sogno o una realtà, so che senza di te non posso stare, so che tu hai materializzato quello che non credevo esistesse….come è dura tornare a casa….sai Maria che ancora mi stupisco di come con
te mi lascio andare, mi lascio guardare e toccare

“il potere individuativo della sessualità appare nell’intenso incontro d’amore tra un uomo e una donna, nella fusione momentanea che si compie con l’atto d’amore. Questa esperienza che ogni volta tocca l’individuo nel profondo, non può essere interpretata esclusivamente come un accoppiamento di tipo biologico. Questo formidabile evento, in cui l’uomo e la donna si uniscono nel corpo e nell’anima, deve essere considerato un simbolo vivente del ‘mysteriun coniunctionis’, la meta del percorso di individuazione”

F) Maria essere dentro di te è un modo per continuare a dirti quello che le parole non riescono, Maria lo capisci riesco a spiegarmi almeno un poco?
M) Amore mio si, tu senti quello che sento io

“nella sessualità infatti il gioco è più alto perché la meta non è il godimento dell’Io ma il suo perdersi in quelle regioni dove la parola è affidata a quell’alterità che abbiamo rimosso quando la costruzione di sé richiedeva contenimento e ordine”


Francesco e Maria vivono quello che possono, gestiscono come sempre i loro figli, i coniugi rispettivi, i parenti, gli amici, lavorano, sono brave persone, come tutti li hanno conosciuti.
Soffrono di non vivere assieme, hanno ancora paura di rischiare di essere felici per la prima volta nella vita.

27 commenti:

lucietta1 ha detto...

Caro Soffio,ho letto due volte il tuo post,è bellissimo!E' delicato,vero,profondo e non dà soluzioni o consigli ma analizza dati di fatto con cognizione di causa.Complimenti mi piacerebbe che tu fossi più vicino a casa mia ti chiederei di fare una bella chiaccherataTi saluto con tutta la mia stima !

Elisena Migiani ha detto...

Perché dici "hanno paura di rischiare per la prima volta d'esser felici"...
Non credo che in passato non lo siano stati. L'amore ha tante facce ed anche se è vero che a volte "altri sentimenti" si travestono d'amore non essendolo, non è detto che non rendano felici.
Innamorarsi, come loro, vivendo l'amore di nascosto, unisce molto di più perché "non è scontato".
E poi, dico io, perché deve per forza entrar un altro/a nella vita d'una persona per capire che non c'è più amore nel proprio rapporto di sempre.
Dov'è l'onestà del sentimento?
Io credo che chiunque, anche la persona più innamorata ed amata, si senta "diversa" nell'esser l'oggetto del desiderio, posta al centro dell'attenzioni nella vita altrui!
Questi due, per me, son due persone "insoddisfatte" che hanno preferito vivere fino ad ora senza rischiare di riprendersi la loro pienezza....troppo facile attendere un altro/a per ricominciare ;-)
Ciao Doctor!
Salutoni

Pierluigi ha detto...

Che belle le fiabe della buonanotte!

Ambra ha detto...

Hai affrontato il tema dell'amore in modo originale e profondo. Nulla di banale, nulla di sdolcinato. Credo che ogni lettore si possa ritrovare nelle emozioni da te rappresentate in modo così acuto nei dialoghi dei due.

Renata_ontanoverde ha detto...

Anche a Trieste nel mio ufficio si usava l'espressione di "cioccolataio" per definire una persona che millantava conoscenze , competenze ed importanza che non riusciva a sostenere, essendo la cioccolata un articolo di importanza "inferiore" rispetto al mondo del caffé a cui "noi" appartenevamo ;)

Amore, M&F: quante volte manca la buona volontà di applicare ciò che hai descritto nel dialogo ai relativi partner e non M a F ed F a M. E' l'ebrezza della novità e del "proibito" che li attizzano facendoli sentire più vivi che nell'ambito del matrimonio? Ma penso che Amore sia la consapevolezza di essere nati per incontrarci e convivere aiutandosi vicendevolmente a crescere e sviluppare le nostre qualità amalgamandoci con quello che si chiama sesso ed affetto tutto legato da buona stima.
Quello che comunemente manca nella coppia è mettersi in gioco, è accettare di cambiare per risvegliare sentimenti e sensazioni sopite e riscoprire che era proprio la persona giusta!
Ma queste sono mie opinioni personali.

Paola Tassinari ha detto...

...no comment, però gli esperti hanno detto che l'innamoramento dura al massimo due o tre anni, Francesco e Maria si lasceranno quando si saranno conosciuti profondamente e non avranno più niente da scoprire :)

Sandra M. ha detto...

Eh no, non devi davvero smettere di parlare di tutto ciò e altro ancora.
Macca
P.S.: "...se sapessi parlare di Maria
se sapessi davvero capire la sua esistenza avrei capito esattamente la realtà..."
:0)

patrizio spinelli ha detto...

Era atteso più delL’ oracolo di Delfi e finalmente Mister Soffio, ha parlato e si è pronunciato sul tema richiesto a furor del popolo della Rete, il tema dell’ Amore. Ha parlato per bocca dei grandi, tenendo per se le proprie opinioni al riguardo, perché ci fa sapere, modestia Sua, uno piscologo di provincia rischierebbe di fare la figura del cioccolato, ( Sic ); non essendo modenese, non capisco al 100%, ma mi adeguo.
Che dire, il tema dell’ Amore, è il tema principe di tutta la nostra vita, nel bene e nel male. Anch’ io, negli anni giovanili, sono passato precocemente dall’ amor platonico all’ amor platanico, vale a dire quello consumato sotto il grande platano dei giardini comunali. Poi da quello more uxorio, a quello russorio il passo è stato breve. Se è vero come è vero che le roncopatie, costitutiscono causa di separazione coniugale, mi auguro di trovare quanto prima un rimedio adatto all’ uopo. Pur godendo ancor di buona salute dalla cintola in giù, ripetere il miracolo della cipolla di Tropea, mi pare arduo.
La riverisco, lasciandola a riflettere sul Mysterium coniunctionis, io più modestamente rifletterò sulla primitiva congiunzione verbale: cioè sulla - e - .

Loredana ha detto...

Tema difficile, in cui ognuno si potrebbe sentire maestro per la propria esperienza, ma con il rischio di cadere nella banalità.
Eppure, caro Soffio, preferisco la tranquillità di un rapporto che avrà perso la passione, ma sa regalarci tanta serenità.

Grazie per i tuoi spunti ^_^

loredana

dtdc ha detto...

più volte, durante la lettura del tuo post ho avuto i brividi. Che cosa strana e folle la vita, che cosa strana, folle e irrinunciabile, l'amore.
Ciao

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Complimenti per il post!
Ti auguro una felice giornata.

Anna Santese ha detto...

è disponibile come psicologo online^_^ mi analizzi, chissà se risulterei una folle geniale o un geniale folle?
Il post è romantico al punto giusto^^

Galadriel ha detto...

Aaaah! L'amour! Buon fine settimana Doc.

il monticiano ha detto...

Quella di Francesco e Maria è una storia bella che coinvolge il lettore
Il mio parere personale è che se sono felici, e lo sono, devono continuare ad esserlo ovviamente rischiando.

Adriano Maini ha detto...

Per me, invero, sono tutti misteri dell'animo, ma se sono veramente spontanei é dolce ammirare - come qui - un po' di quei moti del cuore!

Unknown ha detto...

davvero un bel post. Parlare d'amore è sempre difficile è complicato, perchè è un sentimento cosi complesso e differente per ognuno di noi. Ogni persona possiede la propria visione in merito,credo che nulla sia più complicato dell'amore. Ovviamente non parlo solo dell'amore tra un uomo e una donna,ma anche quello che si può provare per un figlio, un genitore, un fratello o un caro amico.
a presto

adriana ha detto...

e no, questo non lo dovevi fare, rendere il tradimento romantico, giusto e indispensabile quando è solo l'inganno altrui e il lasciar credere all'altro che l'amore continua...sarà perchè sono scottata?
Anche a Torino ci sono i "cioccolatai"

kermitilrospo ha detto...

condivido ogni tua parola per esperienza vissuta... mi sono spesso detto che anche la mia era "vigliaccheria" e mi sono sempre autodifeso guardando il lato egoistico del sentimento che provavo. Una sola domanda: ti chiami Francesco ?? ;-)

ciao e grazie

Paola Tassinari ha detto...

...si fa presto a giudicare quando non si vive la parte, ma io li capisco i due traditori: sono troppo buoni non vogliono essere responsabili di dolore altrui, il sentimento dell'amore non l'hanno cercato, è arrivato da sè, dovevano rinunciare?
Non si rinuncia all'armonia, non resistono gli argini ad un fiume in piena, ma Francesco e Maria nonostante tutto amano talmente tanto la loro famiglia che si prendono solo un pezzetto di cielo...e abbasso tutta quella tiritera inconcludente del tradimento, mica nasciamo monogami, cosa sarà mai un tradimento...

Sara ha detto...

No, non trovo giusto tradire i rispettivi coniugi nascondendosi con la frase ; ma cosa diranno i nostri figli?
Che direbbero se sapessero che il tradimento è all'ordine del giorno? Mi metto nei loro panni.. sarebbe peggio sapere che mi madre/padre sta vedendo una persona di nascosto, preferire che mi si dicesse; non amo più tuo padre/madre e mi sono innamorata/o.. lo lascio per vivere questa storia ad'amore con serenità e alla luce del sole!

Da noi si dice Tenr il culo al caldo.. troppo comoda! Per me questo non è amore, è codardia.

Come sempre è una mia opinione e in quanto tale, pienamente opinabile!

Bel racconto comunque!
:-)

ilcuorecomeilmare ha detto...

Esiste il tradimento quando l'amore non c'è più?
Cosa e chi tradiamo?
Nella storia tra Francesco e Maria, invece c'è anche la difesa di ben altri sentimenti.
Poi sono stati scelti, in questa storia, credo non a caso, due nomi di persona che da sempre sono sinonimo di amore, anche quando le cose non vanno apparentemente non bene.

Renata_ontanoverde ha detto...

Ma, Soffio, forse son io che son sbagliata, o è la solita manfrina ripresa dal Dante che se infarcisci la storia di romantici sospiri ogni tradimento è giustificato ??

Trovare l'amore al di fuori del matrimonio è una possibilità che non scarto a priori, ma mi chiedo quanta parte abbia in questa passione il fatto che F & M quando sono assieme lasciano fuori dalla porta tutti i problemi che abitualmente riducono in briciole la passione dei loro rispettivi matrimoni?

Amore secondo me è fare i conti anche con una pesante quotidianità che logora, ma non è detto che affossi il vero sentimento.


Perché non fai parlare anche il marito di Maria e la moglie di Francesco?

Silver Silvan ha detto...

Quante banalità scontate. Io e mia madre, davanti alla tv nel suo ultimo anno di vita. Stiamo guardando Noi due sconosciuti, un vecchio film con Kirk Douglas e Kim Novak. Storia banale. Un lui ed una lei, sposati, che si incontrano davanti alla scuola dove aspettano l'uscita dei rispettivi figli. Dal parlare alla stanza di un motel il passo é breve. Mentre lei si riveste, dopo l'ennesimo incontro che sa di squallore e di frustrazione, io sbotto dicendo che deve essere tremendo uscire dal letto di qualcuno per entrare in quello di tuo marito. E mia madre risponde che sì, é tremendo. Io mi giro e le chiedo come faccia a saperlo. E lei risponde che lo sa e basta. Ed io mi accorgo che l'ho sempre saputo, sin da bambina, l'avevo intuito. Col tempo ho capito ed approfondito. Prima che morisse. Per cui posso dire con assoluta certezza che il post che ho letto é infarcito di grossolane banalità. É bello avere le chiavi per interpretare la realtà e le baggianate che racconta la gente sui blog.

Silver Silvan ha detto...

Blog terapeuta, persino. Alla faccia!

Unknown ha detto...

Forse si cela, dietro la parola 'amore', il desiderio di uscite dalla solita routine, specialmente quando ci si accorge che gli anni passano inesorabilmente.
Si da l'etichetta amore alla voglia intensa di provare qualcosa di diverso, alla voglia di rimettersi in gioco.
Non lo trovo imperdonabile, come invece potrebbe essere la decisione di buttare tutto alle ortiche, il bene, l'unione, i figli, rinnegando tutto ciò che è stato.
Cristiana

Anonimo ha detto...

Ho letto il post più volte, perchè mi è piaciuto, perchè penso che ogni storia d'amore, lecita o illecita, sia degna di rispetto e di comprensione.
Non ho mai tradito e non so cosa si provi nel farlo, so solo che l'amore nasce anche se non lo si vuole.
E forse sta proprio in questo la sua forza e il suo potere.
Buona giornata Soffio :)

Silver Silvan ha detto...

Chiunque scambi l'amore col desiderio di uscire dalla routine meriterebbe di essere preso a calci nel culo per mille chilometri. Io darei man forte a quello che rifila i calci nel culo. La gente confusa va aiutata.