giovedì 1 novembre 2012

Il sapore della notte

Il sapore della notte mi è sempre piaciuto perché non è quello della giornata normale.
La giornata normale ha sentore di cibo, una volta caffélatte e pane, poi cappuccino e rumori, oppure caffè e traffico, o ancora brioche e radio.
La giornata normale ti dice cosa devi fare, a che ora, chi devi incontrare, ti scandisce il tempo, i ritmi, gli abiti, i gesti, gli incontri.
La giornata normale è piena di gente, ti vedono sempre, ti vedono tutti.
La notte no, la notte, un pezzettino di notte può essere tutto nostro, solo nostro.
“Da vecchi si dorme meno..” sentivo dire quando non lo ero, e mi sembrava una delle solite frasi stantie e polverose, invece….é vero, o almeno è vero per me.
Io però questo fatto di dormire meno me lo godo, oddio non che sia insonne, questo no, per fortuna aggiungo, ma mi capita di svegliarmi verso le 3 o verso le 5, quando evidentemente il ritmo del sonno Rem cambia.
Sono gli orari dei sogni, e io li aspetto, e a occhi chiusi comincio a chiedermi cosa mai vorranno cercare di dire, e mi sento contento quando mi sembra di capirci qualcosa, oppure non ci capisco nulla e allora li annoto su un foglietto, e li tengo lì, come ingredienti che si ripongono nella madia e possono sempre servire
A volte cerco di riaddormentarmi e posso riuscirci, ma a volte quatto quatto mi alzo cercando di non svegliare la Civetta, sarebbe un grave attentato alla vita matrimoniale.
In genere lei dorme, non fa parte di quella specie che da vecchi dorme meno, però con me a volte fa finta di non accorgersene, oppure si è abituata, apre gli occhi un attimo e ricomincia a ronfare – meglio così -.
Dunque un po’ di tempo libero, o meglio un “tempo da solo” e qui si deve decidere, perché se sono le 3 poi bisogna dormire ancora, (non sono un ragazzino da discoteca che alle 3 forse rientra a casa) ma se sono le 5 o poco oltre, la tentazione aumenta.
Prima cosa andare a dare da mangiare alla gatta, sennò sente muovere e inizia un casino che neanche il 113 quando arriva a sirene spiegate, poi due o tre bicchieri d’acqua così i reni cominciano a lavarsi, poi…..poi ci si gode il tempo……..si può accendere il computer per vedere novità o magari scrivere come ora, si può fare una furtiva colazione a porte chiuse, si possono scrivere messaggi sbisciolosi, si possono immaginare persone che partono e prendono il treno, si può guardare fuori dalla finestra e immaginare cosa fanno quelli che hanno anche loro una luce accesa – già…..ma quella finestra che è accesa alle 3 ?? chi c’è dietro? Un malato ?? uno insonne ?? uno che se la gode come me?? Uno che deve partire presto ??
E se dovessi prendere un treno, dove potrei andare ?? a Firenze dove ho fatto il militare ? gran bella città, oppure a Padova dove ho studiato a vario titolo per ben 8 anni? E mi è sempre piaciuta con le sue brume, le piazze, i torrenti segreti, gli occhi azzurri delle fanciulle dalla parlata cantilenante?.
Per ora resto in casa, mi prendo il lusso di restare in pigiama, non mi pettino neppure, e con i capelli scomposti faccio lo psico eccentrico che sa, tipo Andreoli, e mi vado a mettere in poltrona.
Accogliente poltrona, ove posso infrattarmi e proteggermi con la copertina di pile e stare a occhi chiusi a parlare con questa o quella persona, oppure guardarla mentre dorme, o preparare ciò che dovrò poi dirle, oppure ascoltare il vento e la pioggia, come ora, e nel frattempo, lasciare che il freddino nebbioso della notte salga su per il naso, e tutto il corpo sia avvolto da un quasi brivido che non è tale ma che è anche tale, e spesso mi ricorda quando avevamo il pigiama a righe, fatto con giacca e pantaloni, e sembravamo usciti da una prigione, e non c'era termo , né centrale né autonomo, e alle finestre si formavano ancora i ghiaccioli.
Poi….poi se sono le 3 e dintorni si deve tornare a letto, ritrovare il caldino buono delle coperte, ma se sono le 5, meglio verso le 6 così non abbiamo sensi di colpa, allora ci si può permettere di restare alzati e di prendersi un’ora di vita in più, già…. E se giacché sono le 6 facessi arrivare le quasi sette?? Vestendosi silenziosamente…. A quel punto un bacio in fronte alla Civetta dicendole con un sussurro “vado al bar…vuoi che ti porti qualcosa??”.
Ci sono buone probabilità che risponda con un brontolio rigirandosi e, con un barlume di lucidità, generosamente dica “vai pure…”, e dunque….via …!!!.
E’ importante aspettare le quasi sette, perché tra le 6 e le 7 arrivano i giornali nelle edicole, il bar odora di zucchero, ci si conosce tra avventori, sapendo di essere una elite ben diversa da quelli che si svegliano alle 7 e si buttano a rigonfiare il traffico.
Cari lettori e lettrici, oggi è il giorno dei Santi, diamoci da fare, per quello dei morti….ci penseremo.

26 commenti:

blandina ha detto...

Come hai descritto bene quell'esitare (mi alzo, non mi alzo), quel desiderare di levarsi e godere di un silenzioso anticipo del giorno, quel senso di possesso di una fettina della notte, solo nostra, così intima.

Loredana ha detto...

Felice Ognissanti, Soffio!

loredana

nellabrezza ha detto...

che bello... mi sono emozionata. questa foto infatti è una bellissima brumosa alba...il mondo è veramente magnifico quando noi noi, stupidamente, dormiamo...

kermitilrospo ha detto...

mi sfugge il concetto di messaggi sbisciolosi :D

(i ragazzini da discoteca rientrano dopo le 5... ne ho le prove!!)

gattonero ha detto...

La mia sveglia media del mattino è verso le 8; se mi sveglio alle 7, o poco oltre, mi giro dall'altra parte e torno a dormire, so già che mi sveglierò alle 9 e passa.
I risvegli notturni: se, come fai tu, mi metto a pensare, qualunque sia l'ora, è finita, non riesco più a chiudere occhio; a quei pensieri si aggiunge quello di non riuscire più a dormire, e non è che sono cose che puoi resettare. Di alzarmi per mangiucchiare o sbevazzare acqua o fumare non se ne parla nemmeno, non l'ho mai fatto in gioventù, tanto meno lo farò adesso che quella gioventù dorme ormai in un beato sonno profondo.
Ciao, buon autunno.

giglio ha detto...

sempre sofferto di insonnia, io...
penso a quando sarò più vecchia, che farò? non dormo per nulla? mannaggia.
Comunque sia, l'insonnia non mi piace per niente ma ci convivo non mi resta altro da fare..
ciao, buona giornata

adriana ha detto...

che bella descrizione del momento della notte che ognuno può fare a suo piacere, anche se credo che la maggior parte imprecherà contro l'insonia e ,unica cosa che farà sarà schiaffarsi davanti alla tv (ci sarà qualche programma?).
Io , per mio conto anche se non mi succede spesso, rimango nel calduccio del letto e leggo, sarei tentata ad andare a fare colazione in un "baruccio" famigliare, ma vicino a me non ce ne sono e poi per una donna è un po' strano...ah, questo maschilismo!

fracatz ha detto...

peccato, un vero peccato che noi abbiam sempre dovuto arrabbbattarci per sopravvivere, pensa quanto sarebe stato bello esser stati come le lucciole e vivere nelle tenebre, schiavi sol di un mondo glacial con la nostra coppetta di champagne gelato in mano, fornitaci dal sudore del generoso bobbolo tajano

Sandra M. ha detto...

Ti comprendo. Però io la vivo un po' al contrario: potendo (e ora da pensionata, ogni tanto posso)faccio tardi la notte...anche le 2 ..o le 3. Il silenzio della casa, il buio delle altre stanze, sono avvolgenti e confortevoli.Adoro far tardi la notte, con me stessa e le mie "pensate". E adoro far tardi la mattina: magari mi sveglio alle "quasi-sette" ma sono velocissima a rigirarmi dall'altra parte...almeno fino alle 9,30/10...ah...che godùria!

Paola Tassinari ha detto...

Io dal letto non mi alzo neanche se ho sete, mal di denti, o da andare in bagno, resisto senza dormire, ma mai alzandomi dal tepore del letto, fino a che non suona la sveglia.
Ciao e fra i santi ci sei pure tu :)

Sciarada ha detto...

Ciao Giuseppe, ho letto questo tuo scritto calandomi nella sensazione di essere di fronte al primo capitolo di un grande capolavoro!
Lieta festa di Ognissanti!

Renata_ontanoverde ha detto...

Quando sono tormentata ed alle tre mi sveglio, devo alzarmi, bere un caffé, come facevo quando ero incinta, e messe le cuffie (non avevo ancora il computer o l'ipod) ascoltavo i dischi di musica, classica e leggera a tutto volume.
Ora sono i pensieri molestati dalle preoccupazioni che mi fanno smaniare e mi spingono ad alzarmi, a distrarmi davanti al computer con un caffé in mano e la vestaglia addosso al pigiama di flanella e Mucia che mi tiene compagnia.
Poi se sono le tre, torno a dormire un ora, ma spesso resto alzata e vado a recuperare il sonno nel pomeriggio.
Il primo mattino è sempre il più bello, ma io amo l'alba estiva, che mi regala la luce di buon ora, che mi fa sentire viva. Il buio mi blocca. Devo imparare ad amarlo.

Ultimamente i pensieri sono tali che resto a letto, mi giro dall'altra parte ed accendo la tele a basso volume, mi concentro a percepire le parole, dato il volume è troppo basso e così mi riaddormento.

Anonimo ha detto...

Io, più che la notte, amo il mattino prestissimo. Mi piace essere la prima ad aprire le persiane, stare un po' sul terrazzo, guardare la luna, e pensare che dopo qualche ora la città cambierà fisionomia. Si crea una sorta di intimità con l'ambiente che mi circonda.
Però... eheheh... se nel mio letto ci fosse un Civettino... rinuncerei volentieri a questo per stare tutta avvinghiata a lui! :)
Buona serata Soffio!!!

Unknown ha detto...

Sono sempre stata un animaletto notturno e adoro la notte.Quando non sarà più così, allora capirò che sono più di là che di qua.
Quando mio marito viaggiava molto e non era nata ancora mia figlia, scambiavo la notte per il giorno.
Un gran bel post.
Cristiana

patrizio spinelli ha detto...

Oh, là, là, Mister Soffio, che bello scoprire tutte le varie fasi, da Lei descritte come un mattinale del commissario Maigret, del suo nottambulare domestico!
Basta certamente essere muniti di modeste cognizioni di psicologia spicciola per vaticinare che tendenzialmente Lei, a quanto apprendiamo, tenderebbe verso un tenore di vita notturna e non oso pensare trasgressiva o peggio ( meglio, secondo i punti di vista), libertina. Conoscendola un po’ dalle pagine del Suo blog, ritiro quanto di irriguardoso appena detto.
Lei adduce la sua modesta insonnia, alla Sua età, non più di florida giovinezza, io invece credo sia legata al lavoro del Suo fegato, che se pure in buona salute lavora per smaltire il colesterolo ingerito o endogeno. Non mi spiattelli ora sul muso i referti dei suoi esami del sangue. Credo che anche il Suo colesterolo LDL e HDL, i suoi trigliceridi, siano perfettamente sotto controllo. Comunque sia la tabella dei ritmi circadiani ci dice che fra l’ una e le tre della notte lavora il fegato che se pure in buona salute, superata la mezza età anche lui poverino fa qualche sforzo insieme alla bile che tarda a svuotarsi e ci sveglia. Non mi prenda per un medico, sono solo un appassionato di medicina.
La saluto Mister Soffio, sotto l’occhio vigile della luna. Sogni d’ oro!!!!

Tiziano ha detto...

Le ore piu belle sono proprio quando la notte
sta per finire ce una quite l'aria sembra più pulita i piu rumorosi sono appena andati a letto c'e solo qualcuno che la pensa come noi.

Soffio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Soffio ha detto...


Caro Poeta, sempre così punzecchiante e stimolante, mi corrono alcune precisazioni. Non mi sono mai concesso una vita libertina. Per farle solo un esempio quando ero adolescente partecipavo da micro responsabile a gruppi cattolici e si studiavano gli atti del Concilio Vat 2° da poco terminato. Donne solo in lontananza, scuole in classi rigorosamente solo maschili. Poi un certo periodo di vita di caserma che, come credo sappia, é luogo ove si parla solo di donne ma non se ne vedono mai (si era negli anni 60/70) Poi la psico, il ché da quel punto di vista é bloccante. Si immagina Lei una fanciulla che mi facesse l'occhiolino?? dovrei subito chiedere lumi su un probabile irrisolto Edipo. Infine mi consenta di sorprendermi circa la sua disquisizione sul mio fegato, il quale, poveraccio, fa del suo meglio. Piuttosto mi é parsa una fuga sul versante tecnico/medico. Non fuggirà da qualcosa caro Poeta ? Vuole raccontare il suo ultimo sogno, così andiamo diritti al suo inconscio !!. Con immutata stima, suo devotissimo Soffio

Renata_ontanoverde ha detto...

Al poeta sulle 23 : mi spiace deluderla, ma le ore dalle 3 alle 5 sono -secondo la medicina cinese- le ore di massima energia dei polmoni e non del fegato! ;D
Piuttosto chi è fumatore si sveglia a quest'ora proprio in "astinenza" di nicotina!

errebi ha detto...

Anch'io caro Soffio mi sveglio come te. Appena metto la testa sul cuscino mi addormento di botto poi...verso mattino presto mi sveglio e, ad occhi aperti, cammino con il pensiero attraverso i momenti della vita di mio figlio e...rimpiango il tempo che non utilizzato bene con lui.
Ciao

patrizio spinelli ha detto...

Per la Peppa, Mister Soffio, non La prenda così in malo modo. Smentisco nel modo più assoluto….Lei ha estrapolato, una frase da un contesto del tutto innocuo….come il buon Silvio, ha sempre insegnato, dobbiamo negare, negare, anche di fronte all’ evidenza più schiacciante….
Scherzi a parte, non mi sarei mai permesso di darLe la patente di libertino, e, se mi rilegge nel commento precedente, vedrà che è già munito delle mie scuse, o perlomeno a me sembrano tali, e le rinnovo adesso, a onor del vero.
Per quanto riguarda i miei trascorsi giovanili, Le posso dire, che anch’io non sono stato un irriducibile tiratardi, anche se lo ammetto, ho avuto una vita meno morigerata della Sua, giacchè non disdegnavo con qualche amico fare occasionalmente un’ incursione in qualche night- club, curioso com’ero della vita notturna.
Per quanto riguarda i sogni, mi spiace deluderLa, perché purtroppo appartengo alla categoria di quelli, che non se li ricordano; ne saprei dire se sogno in bianco e nero oppure a colori.
Mi pare di ricordare un piccolo fotogramma di un recente sogno in cui vedevo in un luogo imprecisato, forse una località esotica, una lotta neppure tanto violenta fra un elefante ed un ippopotamo che si affrontavano di testa, come due arieti. Basta, è l’unica scena che ricordo. Attendo, se avrà la bontà e la cortesia, la sua interpretazione. Non mi dica che sono un eunuco, perché non ci crederebbe il Sultano del Brunei….
La saluto, con il libro della smorfia napoletana, fra le mani….
I miei rispetti.

alessandra ha detto...

Molto bello. Io provengo da una famiglia di panettieri, quelli della notte come canta Giovanotti.
Mio suocero alle cinque del mattino di domenica si sedeva nella sua poltrona, guardava due televisioni contemporaneamente, una sotto e una sopra, così vedeva due cose, diceva lui.

Giancarlo ha detto...

Un felice fine settimana a te...ciao

Ambra ha detto...

E' vero, la notte è un altro mondo. Sono ore di vita in più per noi che ne abbiamo ormai così poche. E, come dici tu, sono solo nostre, quiete, serene, in un silenzio che non dà l'angoscia, al contrario.
Parlo con cognizione di causa anche perché ero ancora giovane quando mi alzavo nel cuor della notte insonne per andare al lavoro e, manco a farlo apposta l'altra notte mi sono alzata decisa alle 3.

@enio ha detto...

si in effetti guardare fuori dalla finestra la notte, dopo che ci si è svegliati, e respirare l'aria fresca e umida pulita quì in mantagna mi fa sentire bene... poi mi ricordo perchè mi sono svegliato... maledetta prostata .... e me ne torno ancora a letto fino alle 8

viola ha detto...

Ciao. Anche a me piacciono le ore della notte. Ma non quelle del mattino presto presto, ma della sera tardi.
Mi sembra di aver "rubato" del tempo, di averne di più per leggere, scrivere, solitari a carte, ferri, uncinetto...
Ora che sono ESODATA, non punto più la sveglia alle 7, ma alle 8. Mi sveglio, la punto alle 8,20 e in quei venti minuti mi riaddormento e molte volte sogno.
La notte è bella. silenziosa: un tempo tutto per me.
Bravissimo Soffio a descrivere gesti e stati d'animo in un modo così meraviglioso.