martedì 8 giugno 2010

MARIO

Mario é morto oggi, un incidente stradale, investito da un'auto, uomo anziano che ancora aveva voglia di vivere. Ebreo di nascita, famiglia laica ma rispettoso di alcuni momenti tradizionali. Qualche volta mi aveva invitato a celebrare la Pasqua ebraica a casa sua, e allora ci si sedeva attorno alla tavola a ricordare il passaggio del Dio di Israele, erbe amare e fianchi cinti, pronti a partire con in testa quella che noi cattolici chiamiamo "papalina" che poi é il copricapo ebraico. Ma i buoni cattolici si stupirebbero se assistendo ai riti ebraici riuscissero a vedere quanto abbiamo copiato. Perché come una volta mi disse sorridendo Mario, il cristianesimo é una eresia del giudaismo, eresia che ha copiato molto. In quelle sere Mario leggeva testi ebraici in ebraico. Si capiva che doveva fare appello all'antica conoscenza laicamente praticata. Un parente prossimo di Mario fu anche sindaco, credo socialista di Modena, ed ebreo anche lui. Mario aveva abbastanza anni per aver partecipato alla guerra partigiana ed era andato anche nelle scuole a parlarne perché lui era doppiamente pericoloso "ebreo e socialista" e mi ricordava quel meraviglioso film che é Train de vie. Mario se ne é andato, a breve verrà sepolto e io andrò, con la mia "papalina" che porterò con rispetto e con un sassetto in tasca da deporre sulla tomba. Pezzi di storia che se ne vanno e noi, io, sempre più in prima linea.

1 commento:

Tereza ha detto...

ciò che temiamo è la scomparsa dei testimoni della speranza, di un tempo che ha saputo rinascere...noi di cosa potremo dirci testimoni?